Isole. Zone d’arte al largo della Calabria

Informazioni Evento

Luogo
MAON - MUSEO D'ARTE DELL'OTTO E NOVECENTO
Via Raffaele De Bartolo n° 1 , Rende, Italia
Date
Dal al

Apertura da Martedì a Sabato, di mattina su appuntamento / 16:00-19:00. Chiuso i festivi e il lunedì

Vernissage
09/03/2019

ore 18

Curatori
Tonino Sicoli
Generi
arte contemporanea, collettiva, arte moderna
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La rassegna presenta sessantacinque artisti, non solo calabresi ma comunque legati alla Calabria per la loro attività e per mostre, che hanno dato un contributo importante alla storia dell’arte del secolo scorso e del ventunesimo.

Comunicato stampa

Sabato 9 marzo 2019 alle ore 18 si inaugurerà al MAON, Museo d’arte dell’Otto e Novecento di Rende/Cs, la mostra “ISOLE. Zone d’arte al largo della Calabria”, curata da Tonino Sicoli, che resterà aperta al pubblico fino al 13 aprile 2019.
La rassegna presenta sessantacinque artisti, non solo calabresi ma comunque legati alla Calabria per la loro attività e per mostre, che hanno dato un contributo importante alla storia dell’arte del secolo scorso e del ventunesimo.
Ricostruire la storia di un territorio e individuarne il patrimonio culturale è il primo passo verso l'acquisizione di una propria identità. La Calabria per molto tempo non solo è stata penalizzata dall'emigrazione intellettuale e dall'assenza di fenomeni significativi in loco ma anche la storiografia ha ignorato quello che pure è accaduto, in situazioni difficili e di emarginazione.
Alla fine degli anni70, in Calabria fioriscono i primi segni di riscatto culturale, i giovani artisti cominciano ad interrogarsi su ciò che avviene nel mondo dell’arte, intraprendendo viaggi e vivendo esperienze in altre realtà.
Nei primi anni 80, gli artisti calabresi dimostrano di non essere più legati a modelli culturali del passato, ma di essere in linea con le declinazioni artistiche più attuali. Nasce il cosiddetto post-meridionalismo...
Filiberto Menna, Enrico Crispolti e Tonino Sicoli organizzano a Roma una mostra al Centro Luigi Di Sarro con artisti calabresi emergenti. Per i post-meridionali questa esperienza rappresenta la fine di ogni complesso di inferiorità e si avvia un percorso identitario nuovo.
Si forma progressivamente un sistema dell’arte in cui la formazione, la comunicazione, le strutture, l’informazione, una politica culturale sempre più integrata con i modelli esterni creano le condizione di un’attività qualificata e diffusa.
Nel 1997 viene fondato il Centro per l’arte e la cultura “A. Capizzano” su iniziativa di Sandro Principe, già parlamentare e sindaco di Rende. Dopo sette anni di un’intensa attività di mostre viene istituito il MAON, ovvero Museo dell’Arte dell’Otto e Novecento (2004), nato da un progetto del critico d'arte Tonino Sicoli. Il museo ha sede a Palazzo Vitari (XVIII sec), nel Centro Storico della cittadina calabrese, concesso in comodato d'uso dall'Amministrazione comunale. E’ l’unico museo che ha una collezione degli artisti nati e legati alla Calabria negli ultimi due secoli. Attorno ad esso si sono creati contatti e confronti con il panorama artistico nazionale e internazionale, con eventi ed artisti protagonisti della storia dell’arte moderna e contemporanea.
In occasione della mostra è pubblicato il catalogo-album “Isole d’istanti. Le radici del MAON”, con testi di Nicola Siciliani de Cumis, già ordinario di Pedagogia generale all’Università La Sapienza di Roma, e di Tonino Sicoli, direttore artistico del MAON, con fotografie di quarant’anni di attività.

«Un ventennio quindi, quello dal 1997 al 2017, di encomiabile esistenza in vita del Museo, nei cento e passa suoi pleniluni trascorsi nella pancia del “Capizzano”. Tutti gli altri compleanni nella carne e nelle ossa della prestigiosa sequenza dei cataloghi per lo più a cura di Tonino Sicoli, con le infaticabili iniziative del MAON, a partire dall’Around Rotella del 2006, per arrivare al Teatro della fotografia del 2017, e oltre.
E quindi, zigzagando lungo tutto il bendidio eternizzabile del Museo, oltre che nell’ambito di “Tracce del Novecento”, nelle altre quattro imponenti sezioni del MAON: “Arte in Calabria”, “La raccolta Achille Capizzano”, “La collezione Luigi Ladaga”, “La raccolta Fondazione Carmine Domenico Rizzo”. A parte, le possibili altre attività artistico-educative del Museo. Oltre che nella relativa bibliografia. Ecco perché conviene storicizzare criticamente, contestualizzare decontestualizzando e decontestualizzare contestualizzando. E andare alle radici del MAON.»(Nicola Siciliani de Cumis)

«Vent'anni del Centro Capizzano/MAON si sono, bene o male, compiuti fra strategie e azioni, in un crescendo di vicende, che hanno intrecciato storie personali di tanti compagni di strada, con la storia del territorio. Un territorio dai ritardi e dai disagi pregressi, che hanno, tuttavia, contestualizzato, dando e ricevendo apporti, in una progressiva azione propositiva e di politica culturale.
Tanta gente, intellettuali, amici, artisti, studiosi e studenti, “attori" o fruitori, di passaggio o permanenti, hanno affiancato la storia di un esperimento partito da lontano, fra incertezze e difficoltà ma con un entusiasmo condiviso e, a volte, diviso, che ha redatto un libro aperto, con capitoli già scritti e altri da scrivere. Antesignani di un disegno, che ha inciso negli eventi di un progetto culturale radicale e a poco a poco radicato in un terreno difficile, in una mappa di isole diverse, alcune contigue e altre distanti.»(Tonino Sicoli)

Artisti in mostra
Pippo Altomare, Enzo Benedetto, Cesare Berlingeri, Alberto Burri, Achille Capizzano, Luciano Caruso, Nicola Carrino, Alik Cavaliere, Angelo Colagrossi, Domenico Cordì, Francesco Correggia, Rino Cosentino, Maria Credidio, Mario Del Vecchio, Sebastiano Dammone Sessa, Camilla De Martino Thompson, Luigi Di Sarro, Salvatore Dominelli, Epeo, Francesca Ferraiuolo, Franco Flaccavento, Francomà, Alejandro Garcia, Tonina Garofalo, Francesco Guerrieri, Marcello Guido, Bruce Hasson, Jannis Kounellis, Bruno La Vergata, Elda Longo, Domenico Lo Russo, Luigi Magli, Mauro Magni, Luigi Malice, Antonio Marasco, Max Marra, Michele Marzo, Giuseppe Negro, Fabio Nicotera, Silvano Onda, Rocco Pangaro, Vincenzo Paonessa, Mario Parentela, Antonio Passa, Salvatore Pepe, Guido Peruz, Tarcisio Pingitore, Antonio Pujia Veneziano, Antonella Rocca, Anna Romanello, Mimmo Rotella, Angelo Savelli, Jano Sicura, Nunzio Solendo, Anna Spagna, Nicola Spezzano, Ernesto Spina, Raffaello Talò, Giulio Telarico, Alberto Timossi, Franco Toscano, Ernesto Treccani, Aldo Turchiaro, Vincenzo Zaffina.

L’evento rientra nelle Mostre Annuali del Centro Capizzano – MAON e fra i progetti PEC 2014-2020 della Regione Calabria. È organizzato dal Centro “A. Capizzano” di Rende, col patrocinio del Comune di Rende, in intesa, fra gli altri, con Matera Capitale Europea della cultura 2019.