Isabella Angelantoni Geiger – Essenza

Informazioni Evento

Luogo
STATUTO 13
Via Statuto 13, Milano, Italia
Date
Dal al

dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato

Vernissage
17/06/2015

ore 18,30

Artisti
Isabella Angelantoni Geiger
Curatori
Massimiliano Bisazza
Generi
arte contemporanea, personale
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Ispirata dalla letteratura, e nello specifico da: “Le città invisibili”, di Italo Calvino; l’artista Angelantoni Geiger tramuta in immagini le sensazioni proprie e collettive, rende visibili i pensieri, rappresentandoli con fare elegiaco e raffinato, con l’ausilio dell’astrazione in ambito scultoreo.

Comunicato stampa

Isabella Angelantoni Geiger ha profondamente deciso di capovolgere il dettame comportamentale al quale siamo abituati, nostro malgrado, facendoci riflettere sulla situazione umana e più specificatamente partendo da una sua profonda analisi introspettiva e personale.

Ispirata dalla letteratura, e nello specifico da: "Le città invisibili", di Italo Calvino; l’artista Angelantoni Geiger tramuta in immagini le sensazioni proprie e collettive, rende visibili i pensieri, rappresentandoli con fare elegiaco e raffinato, con l'ausilio dell'astrazione in ambito scultoreo.

Le sue sono opere in filo di ferro, leggere - come la "leggerezza pensosa" di cui parla Italo Calvino nei suoi scritti - che somigliano a una magica tessitura che si dipana a sua volta davanti ai nostri occhi; dove le linee possono intersecarsi per volere dell'artista in nodi che fluiscono velocemente verso linee astratte e delicate, seppur sempre dotate di una sintesi stilistica originale e pura.

Le linee sono la metafora del "filo conduttore" della vita che ci attende o che è già stata
vissuta ma che, se intesa in senso positivistico e in divenire, sa palesarsi ricca di mistero e di sospensioni. L'atmosfera che attornia le sculture di Isabella Angelantoni Geiger è di sospensione.
Le immagini che ci trasmettono le sculture di Isabella Angelantoni Geiger sussurrano uno stilema che guarda all'astrazione di Paul Klee e a quelle linee svettanti e pregne di verticalità, tipiche della scultura di Giacometti - vogliono essere "essenza"; di illusioni, di sogni, di dolori e amori, di tormenti ma soprattutto di speranze.