Io(T)>>Davide Coltro – (W) – from Internet of Things to Internet of Wonder
La Nuova Galleria Morone è lieta di presentare Io(T)>>(W) – From Internet of Things to Internet of Wonder, personale di Davide Coltro, un excursus sul progetto del “Quadro Elettronico”, esperienza sulla quale l’artista ha fondato la propria riflessione teorica.
Comunicato stampa
La Nuova Galleria Morone è lieta di presentare Io(T)>>(W) – From Internet of Things to Internet of Wonder, personale di Davide Coltro, un excursus sul progetto del “Quadro Elettronico”, esperienza sulla quale l'artista ha fondato la propria riflessione teorica. L’impatto della tecnologia nella storia dell’arte gli fa assumere i “generi della pittura” come strumenti per indagare il mistero dell’immagine fino a giungere alla “pittura oltre la materia” che anima le sue opere.
Gartner Inc. è una grande azienda americana di consulenza strategica, una multinazionale dell’informazione ragionata, osservatorio che aiuta la gente importante a prendere decisioni importanti. Con l’attento lavoro dei suoi analisti, ha dato alla luce uno studio che definiva le linee fondamentali della tendenza tecnologica globale chiamata appunto “IoT”, Internet of Things. Le opere d’arte sono anch’esse oggetti, certo con un posto di rispetto nelle proprietà di una persona ma pur sempre “cose” che possono diventare “intelligenti e connesse” quindi, il “Quadro Elettronico” come opera d’arte, si inserisce a pieno titolo in questo universo ancora in fase magmatica ed in via di definizione.
Cose insieme ad altre cose, flussi di dati che convergono in grandi arterie di “Big Data” e misure di capienze contenitive sempre piu’ vicine alle distanze astronomiche ma sorge una domanda: quale posto avranno le arti e le attività del pensiero creativo, tutto ciò che edifica lo spirito ed educa l’uomo ai valori che lo rendono tale sotto la volta celeste ? E ancora: quale contributo potranno dare gli artisti, i pensatori, gli autori di qualunque creazione, infine coloro che cercano di mettere ordine nella propria interiorità e cercano di aiutare gli altri a farlo ?
E’ possibile accogliere queste urgenze come “segni dei tempi”, il lavoro di Davide Coltro, respinge con risolutezza ogni utopia di mondo perfetto ed è volto a ricercare uno spiraglio di intervento, una minima possibilità di contribuire all’orientamento positivo nel rapporto tra arte e tecnologia. Egli immagina un orizzonte capace di ospitare gli sforzi per edificare lo spirito, la cultura, la promozione di senso della vita, la naturale inclinazione dell’uomo al bene ed alla felicità. Ecco l’idea di un IoW (Internet of Wonder) all’interno delle rivoluzioni digitali che stiamo vivendo. La rete globale che ora innerva il mondo come spazio ad infinite dimensioni capace di accogliere progetti ed oggetti con potenzialità tecnologiche per generare le esperienze estetiche di stupore e meraviglia, da sempre campi di competenza delle arti.
Il “Quadro Elettronico”, come primo elemento che popola lo spazio Io(W), è contributo reale e si colloca nell’area non ancora catalogata dalla formidabile razionalità dei nuovi media. Così Coltro, creando un flusso di esperienze estetiche, le distribuisce sui suoi “terminali artistici remoti”, gli schermi divengono tele elettroniche che mettono in relazione autore e fruitori, trasformando questi ultimi in “spettattori” attivi in una costruzione di senso che li coinvolge.
Nato a Verona nel 1967 vive e lavora Milano.
Le sue opere e quadri elettronici sono stati acquisiti ed esposti in importanti musei e collezioni: Museo Palazzo Forti -Verona, Collezione VAF Stiftung - Francoforte, Panza di Biumo - Varese, Galleria Civica Ezio Mariani - Seregno, Collezione Unicredit – Milano; Galleria d’Arte Sacra del Contemporaneo GASC , Milano - Museum of Modern Art - Mosca, Museo ZKM - Karlsruhe, Urban Planing Center - Shangai, Etagi Loft Project - San Pietroburgo, Centro Luigi Pecci - Prato, Collezione Farnesina - Roma, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto MART - Rovereto, Marca di Catanzaro - Galleria Civica di Trento