Interconnessione II Capitolo Digressione

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO FICO
Via Enrico Tellini 17, 20155, Milano, Italia
Date
Dal al

Su appuntamento

Vernissage
17/01/2019

ore 18,30

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Interconnessione è una relazione reciproca tra fatti, fenomeni, sistemi, un nesso che comporta interazioni, trasmissioni, codici. Posizione intermedia fra due oggetti, fra limiti di spazio o di tempo, comunanza e collegamento o reciprocità.

Comunicato stampa

Interconnessione
II Capitolo
Digressione
A cura di O’Dirk

Interconnessione è una relazione reciproca tra fatti, fenomeni, sistemi, un nesso che comporta interazioni, trasmissioni, codici. Posizione intermedia fra due oggetti, fra limiti di spazio o di tempo, comunanza e collegamento o reciprocità.
Ogni epoca ha comunicazione, rapporti, relazioni e codici propri, destinati al rinnovamento perpetuo. Data la complessità e ampiezza della tematica scelta si apre un’indagine su più livelli: il discorso si articola quindi in sei diversi capitoli, Compromesso, Digressione, Intermezzo, Signal, Sacro, Memoria. I capitoli proposti non sono esclusivi ed isolati ma, in un continuo gioco di rimandi e connessioni, comunicano fra loro. Interconnessione, infatti, è al tempo stesso modalità espositiva, ovvero relazione che intercorre tra le diverse opere esposte e dialogo che verrà a crearsi tra i vari capitoli, e tematica generale affrontata in ogni esposizione sotto le differenti sfaccettature del termine.
All’interno di un discorso la digressione è una deviazione nella quale vengono a inserirsi temi o argomenti più o meno lontani da quello centrale. Il carattere additivo è allo stesso tempo trasgressione, dirottamento e arricchimento, che comporta una presa in considerazione di elementi provenienti da differenti scenari, una forma di assemblaggio post produttivo dall’accezione barocca. Ciò che si viene a creare è un insieme di immaginari uniti da una coerenza visiva immediata ottenuta dall’accostamento di elementi autonomi.
Il discorso è quindi portato ad ampliarsi in una digressione e lascia spazio ad intuizioni visive e concettuali. Le opere in mostra hanno in comune la mancanza di un fuoco visivo univoco, come nelle opere di Matteo Tonelli, nelle quali la dinamicità costretta in una forma geometrica precisa, si evolve nella sua forma organica. Nell’installazione di Pietro Catarinella gli elementi scelti e associati tramite una complessa sovrapposizione di livelli portano ad un parossismo visivo e implicano un atteggiamento attivo dell’osservatore, costretto a muoversi per scoprirne i dettagli, esprimendone il carattere esperienziale. L’installazione dialoga con lo spazio sfruttandone la verticalità e i volumi. Tommaso Gatti lavora invece attraverso assemblaggi, composizioni scultoree in cui stilemi liberty in ferro battuto, elementi dall’estetica raffinata, sono ibridati con elementi di scarto, appartenenti ad un immaginario decadente contemporaneo.

Fondato da Giulia Wetter ed Elisa Diaferia, O’Dirk è un progetto artistico e curatoriale nato nel 2017 a Milano e dedicato alla sperimentazione delle nuove forme dell’arte contemporanea e alla promozione di giovani artisti. A Ottobre 2018 inaugura la sede in SpazioFico, ex officina milanese riconvertita a Project Space.

Interconnection
Chapter II
Digression
Curated by O’Dirk

Interconnection means a mutual connection between two or more subjects, a relationship which implies interaction, transmissions and codes.
In order to be able to better understand the complexity of this term, we decided to dedicate six chapters to analyze “Interconnection” under different aspects: Compromise, Digression, Interlude, Signal, Holy, Memory.
“Interconnection” is at the same time general theme of this year exhibition program, and our curatorial approach to them: indeed all the chapters are strictly connected.

Digression is a temporary detour from the main subject of a speech: it brings additional fragments to the main theme, and it is both a transgression and an enrichment. It is a deviation which implies elements from different scenarios. It is a post-productive way of assembling elements similar to the Baroque’s aesthetics.
This digression creates a combination of different scenarios united by an immediate visual coherence composed by autonomous elements.

This combination leaves to the spectator the possibility to sense different visual and conceptual associations. As a leitmotiv of this exhibition, there is the absence of an univocal visual focus, such as in Matteo Tonelli's works in which the dynamism forced into a precise geometric shape evolves in its organic form. In Pietro Catarinella’s installation the elements chosen and associated through a complex overlap of layers lead to a visual paroxysm and imply an active attitude of the observer, forced to move to discover the details, expressing the experiential character of the work. The installation dialogues with the space, exploiting its verticality and volumes. Tommaso Gatti works through assemblages, sculptural compositions in which Liberty style wrought iron stylistic elements, aesthetically refined, are hybridized with elements of waste, belonging to a contemporary decadent imaginary.
Founded by Giulia Wetter and Elisa Diaferia, O’Dirk is an artistic and curatorial collective born in 2017 in Milan. Its mission is to experiment new forms and codes of contemporary art and the promotion of young international artists. In October 2018 O’Dirk starts running the new Project Space SpazioFico.

pietro catarinella, tommaso gatti, matteo tonelli