Independent Film Show 23
Independent Film Show 23 edition, coordinata da Raffaella Morra e organizzata da E-M ARTS e Fondazione Morra, è un’occasione rara per godersi ed esperire i films Super 8mm e 16mm e i video senza distrazioni.
Comunicato stampa
Independent Film Show 23 edition, coordinata da Raffaella Morra e organizzata da E-M ARTS e Fondazione Morra, è un’occasione rara per godersi ed esperire i films Super 8mm e 16mm e i video senza distrazioni. Independent Film Show è un modo per educare/avvicinarsi alle percezioni divergenti e ai mutamenti, è un rituale dei sensi e la ricerca di una sensibilità espansa. L’aspetto interessante è l’effetto dei media su chi li percepisce e la liberazione dei sentimenti non costretti in un ambito specifico. L’approccio è con l’immagine e il suono/silenzio, attraverso sensazioni e pensieri. Independent Film Show oscilla tra fonti disparate che si fondono in un flusso trasformativo: le soluzioni d’avanguardia, il montaggio diretto nella cinepresa, le pratiche del film strutturale e del found footage, e le innovazioni Fai-da-te. te sperimentate nei laboratori.
I programmi si concentrano sulle pratiche cinematografiche contemporanee e sui significati non convenzionali, sulla singolare opportunità di conoscere i film-makers come amanti dei materiali filmici, nella loro interazione con le componenti di proiezione, pienamente consapevoli della complessità dei media e del loro potente impatto.
Giovedì 15 giugno il workshop Tecniche flicker realizzate digitalmente con DaVinci Resolve di Peter-Conrad Beyer si concentra sulle tecniche di montaggio del film sperimentale found footage e flicker, componendo con i singoli fotogrammi video come le note musicali su uno spartito. È disponibile un gruppo di immagini in movimento con cui lavorare e si eseguono vari esercizi di montaggio con i tagli veloci e il flicker; si sperimenta con la forma e il contenuto nel montaggio dei film digitali. I partecipanti creano le proprie brevi sequenze di film sperimentali. https://www.peter-conrad-beyer.de/
Venerdì 16 giugno Visual Music: controllare il Laser e i Monitors Vettoriali attraverso il Suono è il workshop multidisciplinare di Alberto Novello aka JesterN che riunisce competenze provenienti da diversi campi teorici: archeologia dei media, elettronica analogica, progettazione grafica, ottica, computer vision, codifica e modellazione 3D per i giochi degli anni Ottanta. Attraverso la prototipazione digitale, il workshop mostra le possibili configurazioni hardware per impostare una workstation di sintesi video analogica, costruire dei diversi moduli matematici per ottenere diversi risultati estetici - dalle curve di Lissajous alla modellazione 3D e al video raster, imparando al contempo la storia della videoarte. http://www.jestern.com/
giovedì 15 giugno 2023
Ri-presi dai vulcani (del vedere l’ignoto) a cura di Nomadica
Ri-presi dai vulcani (del vedere l’ignoto) è il programma a cura di Nomadica, fondato da Giuseppe Spina e Giulia Mazzone, una “cosa” che intreccia cinema, scienza, arte, pensieri e proiezioni di ogni genere, luogo e tempo. Nomadica è un laboratorio autonomo permanente che si approccia all’immagine in movimento come mezzo trasversale con il potenziale di attraversare i confini e aprirsi a nuove esplorazioni.
Dove vanno i vecchi dèi che il mondo ignora? è un lungometraggio di Giuseppe Spina e Giulia Mazzone girato sull’Etna, che spazia tra il video-saggio, il diario, la finzione, il film scientifico. Il film è diviso in tre parti: “la regione inferiore” in cui corpi titanici sovrumani, come Ciclopi contemporanei, strappano e tagliano massi vulcanici; “la regione del fuoco” dove divinità vagano condannate tra l’interno e l’esterno della Terra, tra le ombre e il fuoco; “la regione deserta” in cui il film si stacca dall’occhio umano per andare nell’ultra-visibile, dentro la cenere, tra i cristalli dentro la roccia, fino al punto estremo. http://www.nomadica.eu/
Volcano di Peter Gidal, film 16mm girato su un vulcano delle Hawaii, combina i temi centrali della sua pratica: gli esperimenti con la durata, la ripetizione e il rapporto tra film e fotografia. L’idea principale del film riguarda la tecnica afterimage del vulcano: l’effetto che ha sul paesaggio e la sua rappresentazione filmica e fotografica. L’uso della pellicola neutra provoca nello spettatore la consapevolezza del processo di visione di un film, permettendogli di riconoscere il modo in cui il tempo e lo spazio sono impiegati per rappresentare la realtà.
LASER DRAWING vedere il Suono e ascoltare la Luce
improvvisazione analogica audio-visiva di Alberto Novello aka JesterN
Alberto Novello aka JesterN è scienziato, compositore e artista multimediale e nella sua pratica riutilizza dei dispositivi analogici trovati o decontestualizzati per indagare le connessioni tra la luce ed il suono sotto forma di installazioni e performance contemplative. Ripara e modifica strumenti del nostro passato analogico: oscilloscopi, prime console di gioco, mixer video analogici e laser. Avvolgendo il pubblico in informazioni sonore e luminose sincrone, la performance LASER DRAWING vedere il Suono e ascoltare la Luce è progettata per creare un’esperienza sinestetica in cui ciò che si sente è anche ciò che si vede. La stessa elettricità generata per muovere le membrane dei diffusori audio viene inviata simultaneamente al motore ad alta velocità che devia la luce laser su un’asse x/y, convertendo la vibrazione sonora in movimento luminoso.
venerdì 16 giugno 2023
LUCE a cura di Raffaella Morra
Claudio Caldini ha iniziato a filmare con il formato leggero Super 8mm aggirando i limiti del cinema professionale ed ottenendo un’estetica personale profondamente legata alla propria pratica e visione del film, che ha poi influenzato i giovani film-makers. In HELIOGRAFÍA Caldini utilizza una scrittura evanescente per catturare dei barlumi di luce in un paesaggio, come nelle celebri sequenze fotografiche di Eadweard Muybridge, scompone il movimento in una successione di fragili istanze, facendole oscillare. Le forme si dissolvono e i colori esplodono sullo schermo come in un quadro Impressionista.
TRAMPA DE LUZ di Pablo Marín: “…Negli ultimi anni ho scoperto nel Super 8mm un mondo di possibilità davvero uniche e profonde. Spingendo il formato e la cinepresa ai suoi limiti meccanici, ho provato che il Super 8mm può essere trasformato in un medium sorprendentemente flessibile e infinito in termini di ripresa e (soprattutto) di montaggio in cinepresa. È certamente una forma d’arte che rientra in quelle che la poetessa Eileen Myles ha definito ‘tecnologie patetiche’: strumenti forse troppo semplici, obsoleti e/o superati, ma attraverso i quali è comunque possibile esplorare i limiti dell’immaginabile”.
Pablo Mazzolo lavora con la pellicola analogica per esplorare le proprietà ottiche e chimiche del medium, con particolare attenzione ai paesaggi umani e naturali. PHOTOOXIDATION è una de-elettronizzazione di un’entità molecolare a seguito di foto-eccitazione: la luce aumenta il suo stato di ossidazione e allo stesso tempo rilascia elettroni radicali liberi.
Programma di films Super 8mm e 16mm degli amici del LEC a cura di Azucena Losana
LEC Laboratorio Experimental de Cine è un progetto dedicato alla formazione, alla produzione, alla curatela e alla diffusione del film sperimentale in Messico. Al LEC promuoviamo l’immagine in movimento e la relazione con altri formati artistici per creare un cinema che espande e sfida i limiti del linguaggio audiovisivo convenzionale. Soprattutto, siamo interessati a generare discorsi multipli basati sulla relazione tra film e arte, attraverso l’installazione, la performance e la new media art. Attualmente siamo particolarmente interessati al materiale d’archivio, che raccogliamo e recuperiamo per lavorare con tecniche come il direct to film ed il cinema senza cinepresa. In questo modo, ci chiediamo se a partire da una proposta artistica consapevole dell’importanza della conservazione e della ricreazione sia possibile collegare i diversi attori dell’esperienza archivistica: artisti, conservatori, archivisti e comunità.
La aparición de Tezcatlipoca di Annalisa Quagliata utilizza le tecniche filmiche realizzate a mano per creare un ritratto di Città del Messico, affrontando le immagini del passato preispanico attraverso il paesaggio contemporaneo.
Cumbia en la Alameda di Pablo Cruz Villalba, nel novembre 2021, i passanti si fermavano a ballare la cumbia nel parco principale di Città del Messico.
Bandera Churubusco di Walter Forsberg, realizzato durante la residenza al Laboratorio Experimental de Cine negli Studios Churubusco, è una guida visiva alla storia del cinema in Messico attraverso le illustrazioni da libri di seconda mano in Calle de Donceles.
Desaparecer di Elena Pardo and Manuel Trujillo, scomparire / cessare di essere in qualche luogo, smettere di esistere. È stato calcolato che in Messico scompare una persona ogni 110 minuti, vale a dire 13 persone al giorno. Nessuno sa come e perché. Nella ricerca dei loro cari, le famiglie trovano solo cenere e frammenti.
Programma films Super 8mm e 16mm di Azucena Losana
“Mi interessa sperimentare e accedere direttamente al materiale, sia fisicamente che chimicamente. È una piccola magia poter entrare in tutto questo, che sta sopra a ciò che poi si può vedere. Sono anche molto attratta dalla logica delle macchine, dai proiettori analogici che sono super trasparenti e completamente nobili. Il proprio funzionamento è diafano e nudo, e si può vedere, accedere, intervenire e utilizzare, in un modo o nell’altro. Credo di essere davvero interessata alla congiunzione di queste cose, non solo quando sto filmando. Perché non ci sono solo i proiettori, ma anche le cineprese e molti altri modi di accedere alla luce. È il rapporto diretto con la luce che si produce attraverso di essi.
Credo che il modo in cui operiamo nel cinema sperimentale implichi per me un doppio lavoro. C’è un primo compito al momento della ripresa, se si sta filmando, o quando ci si trova faccia a faccia con un filmato, e ci si fa un’idea di come operare con esso. La seconda parte è pensare a come si svolgerà la proiezione: come passerà attraverso il proiettore, quanti proiettori, cosa suonerà o non suonerà, così come l’idea delle riprese e della proiezione, perché la cosa sorprendente è che lo spettacolo, anche se non è una performance, anche se è un cortometraggio, non sarà mai lo stesso due volte”. Azucena Losana http://www.azulosa.com/
TROCO 3x16mm Film Performance di Azucena Losana
Un’indagine sulla perforazione come elemento fondamentale della pellicola analogica, e anche uno studio del volto umano come rappresentazione, configurazione cromatica e bersaglio dei rilevatori elettronici.
Diversi metri di pellicola 35mm provenienti dalle strisce di riferimento a colori conosciute come ‘China girl’ e altre riprese ravvicinate in pellicola 16mm sono state perforate e i loro volti scambiati manualmente con altri volti; le perforazioni filmiche sono visualizzate in loop durante la performance dal vivo.
sabato 17 giugno 2023
RITMO a cura di Raffaella Morra
Concentrandosi sul movimento, sul ritmo, su tensione e distensione, il programma esplora la creatività per afferrare una mescolanza sinestetica. Fin dalle prime fasi della storia del cinema, le immagini e i suoni provenienti da fonti diverse vengono manipolati in configurazioni insolite, attraverso l’alterazione, il cut-up, il collage e il détournement, trattando il fotogramma come materiale primario.
PWDRE SER THE ROT OF STARS di Charlotte Pryce descrive l’incontro con una sostanza misteriosa, luminosa ed elettrica e, in egual misura, si ispira ai racconti medievali di esperienze visionarie ed alla fotografia Kirlian con le immagini elaborate a mano. ‘Pwdre ser’ è il nome Gallese di una sostanza mitica che è stata osservata da molti fin dal 1400.
ORIGINATE & RECOMPILE di Federica Foglia è la riappropriata del filmato ‘La Taranta’ girato da Ernesto De Martino per la propria ricerca etnografica nel 1962 in Sud Italia. Le donne danzavano il veleno dai loro corpi con l’aiuto di musicisti locali e sacerdoti.
ULTRADREAM di Guillaume Vallée, creato con una stampante ottica da una pellicola 16mm dipinta a mano, incarna uno stato d’animo di benevolenza.
ENHARMONIQUE - Chapitre 1 di Kaveh Kavoosi è il risultato delle trasformazioni causate dall’incontro tra materia e immaginazione; in questo film, che si ispira al ciclo della natura attraverso i suoi elementi acqua, vento, terra e fuoco, l’esistenza segue l’inesistenza e viceversa. Con l’aiuto della musica, lo spettatore è immerso in un evento dopo l’altro, ascoltando così una sinfonia completa; le note di queste composizioni provengono da algoritmi che generano un film organico in evoluzione, una sorta di materia in movimento.
In AFTER NATURE di Barbara Sternberg le immagini digitali e le sovrapposizioni realizzate con la stampante ottica si combinano in un’immersione a cascata verso il nulla: un nuovo inizio o qualcosa di simile? Con gli estratti dai testi di Heinrich Boll e Gertrude Stein.
In Permutations di John Whitney ogni punto si muove ad una velocità diversa e in una direzione che si accorda alle leggi naturali altrettanto valide di quelle di Pitagora. La propria azione produce un fenomeno più o meno equivalente all’armonia musicale.
In Der Nacht di Walter Ruttmann e con l’artista Nina Hanson al pianoforte è stato realizzato nel 75° anniversario della morte di Robert Schumann. Il motivo centrale è l’acqua - simbolo di nuova vita e dell’infinito, che brilla in un vortice scatenato, un torrente, un geyser fumante, ma anche la superficie pacifica dell’acqua o le onde innocenti e giocose. Il film del 1931 è un precursore dei video musicali.
Cinema Visionario - Il mio Personale Underground di Peter-Conrad Beyer
Dal faro di Hiddensee ai Maya in Messico e di nuovo sulle montagne del Hohe Meissner, nel regno di Madre Hulda. Tutti i films sono privi di dialoghi e lavorano esclusivamente con strumenti puramente audiovisivi.
Peter-Conrad Beyer è film-maker sperimentale, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Braunschweig e studiato per il post-laurea all’Accademia di Media Arts a Colonia (2007-10). Vive e lavora a Stralsund sul Mar Baltico. https://www.peter-conrad-beyer.de/
FROM END TO END 3x16mm Film Performance di Peter-Conrad Beyer
L’opposizione strutturale tra le immagini della natura e quelle della civiltà genera un processo di confronto e unificazione visiva. Questo film con tre proiettori 16mm, nella tradizione del cinema espanso, crea un’atmosfera apocalittica che tende al caotico.