Incontro con Walter Bortolossi
Nell’incontro verrà analizzata in dettaglio il senso della combinazione e stratificazione della sua opera, quasi interamente rivolta a una sorta di grande collage pittorico che non è esagerato riferire al mondo laico dell’Illuminismo.
.jpg)
Informazioni
- Luogo: LIBERA ACCADEMIA DI BELLE ARTI - SCUOLA DEL VEDERE
- Indirizzo: Via Giacomo Ciamician 9 - Trieste - Friuli-Venezia Giulia
- Quando: dal 27/02/2014 - al 27/02/2014
- Vernissage: 27/02/2014 ore 20
- Autori: Walter Bortolossi
- Curatori: Maria Campitelli
- Generi: incontro – conferenza
Comunicato stampa
Giovedì 27 febbraio 2014, alle ore 20.00, nella sede della Scuola del Vedere / Libera Accademia di Belle Arti, via Rittmeyer n 18, a Trieste, I piano, ci sarà un incontro con il pittore Walter Bortolossi, la serata sarà introdotta dal critico Maria Campitelli. Nell’incontro verrà, quindi, analizzata in dettaglio il senso della combinazione e stratificazione della sua opera, quasi interamente rivolta a una sorta di grande collage pittorico che non è esagerato riferire al mondo laico dell’Illuminismo. Seguirà una discussione aperta sugli argomenti toccati nella serata con la possibilità di chiedere ulteriori approfondimenti
Per ulteriori info: [email protected]
MARIA CAMPITELLI fondatrice, mentore e anima del Gruppo 78, che ha visto il suo inizio proprio nel 1978, a seguito delle performance di Hermann Nitsch e Otto Muehl e quale punto di attrito dentro la città di Trieste tra un Museo inerte e la volontà di operare nel solco del contemporaneo, è reduce dai fasti della mostra itinerante realizzata in Messico. Nel corso degli anni ha realizzato varie edizioni “Natura naturans” e di “Manifesto d’artista”. Ha interesse marcato per la spettacolarizzazione dell’arte coniugata soprattutto in ambito installativo e performativo.
WALTER BORTOLOSSI la sua presenza a Trieste segue i successi della retrospettiva al Museo d’Arte Moderna di Udine (tenutasi nel 2010) e delle personali alla galleria del Museo della Louisiana State University e alla Egbert Baquè Contemporary Art di Berlino (tenutesi nel 2012) oltre alla partecipazioni a importanti collettive a Los Angeles, Milano e Udine. Nel grande calderone della sua opera entrano molte componenti: dalla cinematografia di Bollywood alle più recenti teorie scientifiche, dalla bizzarria di una caricatura o di una deformazione al ritratto fedele di una attrice cult del cinema americano, dall’ultima insolenza filosofica all’evocazione religiosa, dall’illustrazione popolare al profilo di un’architettura ipermoderna, e così via: nel mondo turbinoso dell’autore non c’è tempo per riposarsi o per lasciare decantare il pensiero a cui la pittura fa da supporto: non a caso ricorre spesso l’immagine di filosofi e pensatori che dal caos tenterebbero di ricavare la possibilità di un progetto o le soluzioni per una situazione di crisi.
