Inaugurazione Nuova Galleria Sabauda Torino

Informazioni Evento

Luogo
MUSEI REALI - GALLERIA SABAUDA
Piazzetta Reale, 1 , Torino, Italia
Date
Il
Vernissage
04/12/2014

ore 11.30 su invito

Generi
inaugurazione
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La Galleria Sabauda si trasferisce nella Manica Nuova di Palazzo Reale. Si realizza così finalmente la configurazione finale del Sistema dei Musei Reali.

Comunicato stampa

Il progetto si pone come un fondamentale intervento di valorizzazione della storia architettonica e artistica italiana, generando nuove interazioni con il sistema culturale e promozionale di Torino.
È dal giorno della sua inaugurazione, il 2 ottobre 1832, in occasione del compleanno del sovrano e committente Carlo Alberto, che la storia della magnifica collezione è travagliata. L’esposizione delle opere non è mai riuscita negli anni a trovare una stabilità espositiva o di collocazione. Già nel 1848, divenendo sede degli uffici del Senato del Regno, la Galleria subiva la prima modifica, iniziando così un percorso “itinerante” che fino a oggi non si era mai fermato.
Grazie al supporto economico della Compagnia di San Paolo e con la supervisione della Soprintendenza dei beni storici, artistici e etnoantropologici del Piemonte e della direzione del Museo, il gruppo di progettazione (composto da Studio Albini Associati, OBR Open Building Research S.r.l., Rick Mather Architects LLP, Aubry & Guiguet Programmation Scpa, D’Appolonia S.p.A., F & M Ingegneria S.p.A., Manens – TiFS S.p.A, Noorda Design, Castagna Ravelli Studio), facente capo a Marco Albini dello Studio Albini ha finalmente donato una casa stabile ai capolavori che dal 4 dicembre potranno essere ammirati nella loro nuova e definitiva collocazione.

Le Opere
Distribuita su quattro piani, in circa 8000 mq, e in parte restaurata per l’occasione, la prestigiosa collezione della Galleria Sabauda comprende oltre cinque mila opere datate dal XIV al XX secolo (tra cui 900 dipinti, 180 sculture, arazzi e oreficerie, mobili...) e una raccolta grafica di oltre seimila pezzi. Tra i capolavori, opere del Guercino, di Giovan Battista Tiepolo, Rubens, Mantegna, Gentileschi, Van Dyck.

Il Progetto
L’ipotesi di adattamento del Palazzo alle esigenze museali si è posto come obiettivo il ripristino dei criteri alla base del progetto originale dello Stramucci, successivamente stravolto dagli interventi operati nel tempo.
Il progetto prevedeva aperture sia in senso trasversale che longitudinale per un effetto di trasparenza visiva tra le sale e di fluidità dello spazio. L’edificio della Manica Nuova è stato così riportato alla condizione storica originaria, ideale per un allestimento museografico.

Lo Studio Albini Associati ha studiato per l’allestimento delle soluzioni di percorsi tali che il visitatore non entri nelle sale espositive in controluce, facendo inoltre in modo che possa mantenere un continuo rapporto visivo con il contesto dei Giardini Reali e del Sistema Museale. In questo modo i diversi spazi espositivi sono percepiti come una sequenza, un percorso, un itinerario tra le Collezioni.
La trasformazione della Manica Nuova è impostata su alcuni principi base:
1. Privilegiare una sequenza di percorso continua e ininterrotta che attraversi tutto l’edificio nei vari piani riducendo quanto possibile l’effetto di interruzione dei piani orizzontali del Museo.
2. Razionalizzare la distribuzione degli spazi in modo da non dover ritornare sui propri passi o percorrere due volte le stesse sale.

3. Riportare l’edificio alle condizioni previste dal progetto Stramucci riaprendo le aperture e i varchi nelle murature che sono state chiuse nell’utilizzo ad uffici regionali.
La trasparenza e la percorribilità del progetto originale dello Stramucci è oggi riottenuta appieno.

Modalità di esposizione
Per ovviare alla riduzione delle pareti su cui esporre i quadri, ecco la necessità di intervenire con una soluzione flessibile, reversibile e modificabile, non alterando la struttura dell’edificio e consentendo l’esposizione delle opere nelle loro varie dimensioni.
Per lo Studio Albini Associati le caratteristiche architettoniche della Manica Nuova e le nuove esigenze museali della Galleria Sabauda sono diventate così occasione di ricerca architettonica per esplorare nuove possibilità museografiche: il corridoio centrale è stato valorizzato come spazio dedicato alla storia della critica dell’arte, raccontando le figure dei grandi pittori, in modo da creare una successione di spazi diversificati e su misura che consentano una migliore relazione con le opere. Si sono realizzate soluzioni affinché l’organizzazione spaziale privilegiasse la chiarezza distributiva e la visibilità, una maggiore fluidità per non creare affollamenti e intersezioni, oltre a una successione degli spazi espositivi che permettano sia la contemplazione d’insieme sia il raccoglimento individuale per una migliore fruizione dell’opera d’arte.
Le opere sono montate su supporti indipendenti dalle murature, che rimangono inalterate, con pannellature appese ai soffitti, valorizzando così anche le opere stesse. Il livello dell’allestimento della Galleria Sabauda e il livello dell’architettura della Manica Nuova si integrano e si valorizzano così a vicenda.

Il progetto grafico e l’illuminazione
Anche il progetto grafico, curato da Noorda Design, segue un doppio livello di comunicazione visiva, di piccola scala per la descrizione delle opere, e di scala maggiore, per orientare immediatamente il visitatore.
Il sistema di illuminazione delle opere e dell’ambiente, curato dallo Studio CastagnaRavelli, proviene da un apposito binario sospeso, a cui sono fissati, nella parte inferiore, dei faretti sagomatori regolabili per una precisa illuminazione delle opere e dei pannelli, e una fila continua di lampade fluorescenti nella parte superiore per l’illuminazione dei soffitti. L’elemento supporta inoltre le telecamere di sicurezza e i rivelatori volumetrici del sistema di allarme.

Entrare nel Museo
I punti di ingresso sono oggi diversi per i visitatori, per i fornitori e per il personale amministrativo.
L’ingresso dei visitatori della Galleria Sabauda e del Museo Archeologico è unico nella crociera centrale della Manica Nuova a livello del piano terra, con biglietteria e guardaroba per entrambi gli spazi museali. Dall’atrio il visitatore potrà scendere al piano interrato per accedere al Museo Archeologico, o potrà iniziare il percorso espositivo della Galleria Sabauda nell’ala sinistra dal piano terra proseguendo poi ai piani superiori.
Il “nuovo” museo, percorso da flussi molteplici di pubblico, diventa, esso stesso, una struttura aperta.

Lo Studio Albini Associati
Lo studio milanese, fondato nel 1930 da Franco Albini, si caratterizza per un approccio all’architettura intesa come “artigianato razionalizzato”, cioè come tradizione artigianale mediata razionalmente dalla produzione industriale. L’esperienza di lavoro di oltre cinquanta anni abbraccia vari campi tra cui progetti e direzione dei lavori per edifici a destinazione culturale (musei, gallerie, biblioteche, etc.) allestimenti, esposizioni, restauro, ristrutturazione e recupero di edifici storici, dove l’introduzione di elementi moderni per la messa a norma diventa occasione di ricerca architettonica e confronto tra tradizione e modernità.
Lo studio dei materiali e delle nuove tecnologie, l’importanza data dal dettaglio come valore progettuale, la ricerca nel campo della museografia sul rapporto tra opera d’arte e spazio architettonico e sul ruolo del museo, rappresentano gli elementi di riconoscibilità di una scuola e di un lavoro di decenni, che è sempre riuscito a coniugare la tradizione con l’innovazione, la cultura scientifica con la cultura umanistica, la tecnica all’estetica, tanto nei progetti a grande scala, come in quelli nell’ambito del design industriale.

Il Prof. Arch. Marco Albini, nato a Milano nel 1940 dove si laurea in Architettura nel 1965, è titolare dell’omonimo studio professionale con sede a Milano. È docente del Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, e visiting professor presso il New York Institute of Technology e la Washington University St.Louis Missouri.
Dal 2004 è associato con l'Arch. Francesco Albini.

Alcuni lavori recenti dello Studio Albini Associati:
Museo del Castello di Masnago - Varese
Museo dell’abbazia di Voltorre - Varese
Restauro del monastero di Cairate - Uffici comunali, biblioteca e abbazia come sede museale - Cairate (VA)
Nuova sede Consob - Milano
Restauro Seminario di Seveso - Seveso (MB)

www.studioalbiniassociati.com

La Galleria Sabauda di Torino

Gruppo di Lavoro

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
E COORDINAMENTO Studio Albini Associati
Marco Albini e Francesco Albini
con
Rick Mather Architects e Vittorio Grassi Architetto
OBR Open Building Resear

PROGETTO MUSEOGRAFICO Studio Albini Associati
Marco Albini e Francesco Albini

PROGETTAZIONE STRUTTURALE
CONSOLIDAMENTO E SICUREZZA
D' Appolonia
PROGETTAZIONE STRUTTURALE E
DOCUMENTI TECNICO-ECONOMICI
FM Ingegneria

PROGETTAZIONE IMPIANTI Manens- Tifs

PROGRAMMAZIONE MUSEALE
Aubry & Guiguet Programmation

CONSULENTI

Analisi storico - filologiche Carlo Bertelli

Progetto restauro apparati decorativi Societa Rava & C. srI, Restauri Opere d' Arte

Progetto grafico e comunicazione visiva Noorda Design

Progetto di illuminazione Castagna Ravelli Studio

Acustica Onleco

Progetto antincendio Studio Lo Cigno, Ing. Giuseppe Amaro

Supporto operativo locale Paolo Bombelli, Anna Maria Palladino

Direzione Lavori: Prof. Arch. Marco Albini

Direzione Operativo Opere Civili: Arch. Vittorio Grassi (RMA)
Arch. Paolo Brescia (OBR)

Direttore Operativo Consolidamento Strutturale: Ing. Fabrizio Tavaroli (D’Appolonia)

Direttore Operativo Nuove Strutture: Ing. Alessandro Bonaventura (FM Ingegneria)

Direttore Operativo Impianti Meccanici e Elettrici: Ing. Paolo Sette (Manens –Tifs)