Immediatamente
Ci sono cose che vogliamo poter fare immediatamente, ovvero senza mediazioni e subito. Soltanto nel momento dell’esposizione, infatti, l’opera diviene aperta alle relazioni che scaturiscono attorno alla sua forma e si fa interlocutore di un dialogo con ciò che la circonda: le altre opere, il luogo che la ospita e gli osservatori.
Comunicato stampa
Ryan Contratista, Sharon Gervasi, Emanuele Marullo, Alessandro Mazzatorta, Rebecca Moccia, Elisabetta Sichel
Ci sono cose che vogliamo poter fare immediatamente, ovvero senza mediazioni e subito.
Immediato è il rapporto tra autore e opera, e il mostrarsi di entrambi appare fisiologico: un “far vedere” connaturato al bisogno dell’ opera di essere guardata in quanto soggetto (opera: coincidenza di òpus, lavoro materiale, e apàs, toccare, cogliere, raggiungere), quello dell’ artista di scagionare il proprio lavoro da sé e di conseguenza riflettere sul proprio operato.
Soltanto nel momento dell’esposizione, infatti, l’opera diviene aperta alle relazioni che scaturiscono attorno alla sua forma e si fa interlocutore di un dialogo con ciò che la circonda: le altre opere, il luogo che la ospita e gli osservatori.
L’istanza di rendere possibile questo sviluppo dialettico si è concretizzata nella ricerca di uno spazio fisico. Questi giovani artisti infatti non sono stati invitati a partecipare ad una mostra, ma, scavalcando occasionalmente la prassi, hanno posto personalmente la prima parola, l’invito ad iniziare a discorrere.
Opening come proposta di Apertura; La mostra libertà di poter godere repentinamente di questo desiderio come un’imbastitura guidata dalla necessità, ironizzando sul carattere ex-temporaneo e familiare dell’impresa.