Il vetro finlandese

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE CINI - LE STANZE DEL VETRO
Ex convitto Isola di San Giorgio Maggiore , Venezia, Italia
Date
Dal al

dalle 10 alle 19
chiuso il mercoledì

Vernissage
11/04/2015

ore 12 su invito

Curatori
Kaisa Koivisto, Pekka Korvenmaa
Generi
design
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Piu’ di 300 opere provenienti dalla Collezione Bischofberger, per far rivivere al grande pubblico il fascino e l’estro del vetro artistico protagonisti del design finlandese del Novecento.

Comunicato stampa

Più di 300 opere provenienti dalla Collezione Bischofberger, per far rivivere al grande pubblico il fascino e l’estro del vetro artistico, a contatto con i capolavori dei principali protagonisti del design finlandese del Novecento.

Il 13 aprile 2015 apre al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia la mostra “Il vetro finlandese nella Collezione Bischofberger” a cura di Kaisa Koivisto, curatrice al The Finnish Glass Museum di Riihimäki (Finlandia) e di Pekka Korvenmaa, professore alla Aalto University School of Arts, Design and Architecture (Finlandia).

L’eccellenza del design finlandese e internazionale contraddistingue l’importante e unico prestito di più di 300 opere in vetro provenienti dalla collezione Bischofberger, firmate dai principali protagonisti del design finlandese del Novecento: Aino e Alvar Aalto, Arttu Brummer, Kaj Franck, Göran Hongell, Gunnel Nyman, Timo Sarpaneva, Oiva Toikka e Tapio Wirkkala. 


La mostra offre al pubblico l’occasione unica di vedere da vicino oggetti rarissimi, spesso in edizione unica, che Christina e Bruno Bischofberger hanno raccolto, con passione e perspicacia, negli ultimi quarant’anni.

All’inizio degli anni Venti, la Finlandia decide di fare del design il proprio manifesto nel tentativo di stabilire una propria autonomia e una propria sovranità culturale. Alcuni tra i maggiori designer del Paese cominciano a utilizzare il vetro per creare vere e proprie opere d’arte nella loro straordinaria capacità di fondere tradizione e sperimentazione nell’utilizzo della materia vetraria.



A partire dal 1932 il vetro finlandese comincia a fare il giro del mondo, comunicando l’abilità e il talento creativo di quelli che saranno considerati i geni visionari del design scandinavo – ossia Arttu Brummer, Gunnel Nyman, Göran Hongell e i coniugi Aino e Alvar Aalto.

Nei primi anni Cinquanta, grazie a un rinato ottimismo e alle influenze internazionali, designer e artisti si fanno più audaci e contribuiscono con il loro lavoro a gettare le fondamenta di quella che verrà definita “l’età dell’oro” del vetro finlandese. 
Si cominciano a produrre oggetti e opere d’arte che, oltre a soddisfare i bisogni funzionali e psicologici dei loro utenti, risultano al contempo esteticamente sofisticati e “naturali” grazie all’utilizzo di forme organiche e curvilinee. 
Accanto a designer di fama internazionale come Alvar Aalto, si affermano anche i futuri astri nascenti del design scandinavo come Kaj Franck, Gunnel Nyman e Tapio Wirkkala, considerato quest’ultimo uno dei simboli del successo internazionale del design finlandese del dopoguerra. 


Negli anni Sessanta e Settanta si assiste a una vera e propria iniezione di colore ed energia, i vetri si colorano e assumono forme sofisticate, e dalle sapienti mani di Oiva Toikka nascono gli uccelli in vetro che diventeranno un marchio iconico della maison Iittala. Nel suo approccio irriverente sia alla materia che alla storia e alla tradizione del vetro, Toikka divenne il ponte di collegamento tra l’epoca d’oro dei favolosi anni Cinquanta e il design più contemporaneo. 


La ricca rassegna curata da Kaisa Koivisto e Pekka Korvenmaa per gli spazi de LE STANZE DEL VETRO presenta i risultati migliori di una centenaria produzione vetraria: forme e modelli che hanno saputo riscrivere le pagine non solo della storia del design scandinavo, ma anche di quello internazionale. Per citare Iittala “We don’t just create beautiful objects. We believe in timeless design that will never be thrown away” ossia “Non creiamo semplicemente dei begli oggetti. Crediamo in un design senza tempo che rimarrà per sempre”.

Immagine: Timo Sarpaneva