Il tempo e lo spazio di Francesco Leonetti

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MUDIMA
Via Alessandro Tadino 26, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
15/01/2019

ore 18

Curatori
Marco Rustioni
Generi
documentaria

Una mostra su Francesco Leonetti, a circa un anno dalla morte nella città in cui si è pienamente affermato come scrittore e intellettuale militante, ha l’obbiettivo di restituire la sua multiforme attività di poeta, romanziere, regista, attore, teorico delle arti, saggista e attivista politico attraverso spazi selezionati di fruizione, destinati a evidenziare una parte dei materiali prodotti in quasi sessant’anni di produzione culturale.

Comunicato stampa

Una mostra su Francesco Leonetti, a circa un anno dalla morte nella città in cui si è pienamente affermato come scrittore e intellettuale militante, ha l’obbiettivo di restituire la sua multiforme attività di poeta, romanziere, regista, attore, teorico delle arti, saggista e attivista politico attraverso spazi selezionati di fruizione, destinati a evidenziare una parte dei materiali prodotti in quasi sessant’anni di produzione culturale.

Il titolo scelto, Il tempo e lo spazio di Francesco Leonetti allude al modo in cui l’autore ha profondamente vissuto le dinamiche storico-sociali del suo tempo. Leonetti ha agito all’insegna del molteplice, sia nella scelta dei generi che dei media, e per recuperare la forza della sua personalità intellettuale è necessario muoversi con cautela fra i moti centrifughi della sua opera e seguire per frammenti la natura rabdomantica e zigzagante del suo pensiero, sempre teso alla ricerca di fondamenti teorici che possano restituire il lato eversivo, asistematico e decentrato della prassi estetica.

Dalla selezione proposta emergono due modalità di fruizione. Da un lato, Leonetti ha vissuto tra i libri ed è stato soprattutto scrittore. Per far conoscere una parte del suo lavoro culturale viene perciò allestita una antologia visiva di alcune sue opere narrative e poetiche, che sono state ritagliate e ricomposte in estratti fruibili, tali da poter attrarre l’attenzione e la curiosità del visitatore. Dall’altro Leonetti è vissuto discutendo e elaborando con altri idee, progetti, iniziative. Se c’è un aspetto che lo distingue da qualunque altro autore del secondo Novecento è proprio la disponibilità ideologica a condividere e a dialogizzare l’esperienza intellettuale, come dimostrano le cinque riviste da lui fondate («Officina» «Che fare» «Alfabeta», «Campo» e «Tutto da capo») e la rete di relazioni intrecciate nel corso di una vita (e nella mostra si fa riferimento al rapporto privilegiato instaurato con Pasolini, Vittorini, Volponi e Arnaldo Pomodoro). Viene inoltre documentata la sua esperienza performativa, sia come attore che come regista. Proprio per questo, per tutta la durata dell’evento sarà proiettato il film-documentario Processo politico (1970).

Con questa mostra si intende verificare quale sia la ricezione attuale del corpus leonettiano. Essa si rivolge a chi si avvicina per la prima volta all’autore e vuole sapere qualcosa di più di un rappresentante, certo significativo ma mal compreso, della cultura italiana del secondo Novecento. Per chi avesse invece un interesse di tipo scientifico, relativamente ai temi dello sperimentalismo e delle avanguardie letterarie degli anni Sessanta, sarà questa l’occasione per valutare diversamente questa epoca di rinnovamento e di trasformazione culturale, proprio perché il punto di vista di Leonetti, rispetto a quello di altri sodali di «Officina» o degli esponenti del Gruppo 63, non è ancora emerso in modo organico.