Il Ritratto della salute
Chiara Stoppa interpreta Il Ritratto della salute, una storia vera che parla di malattia, ma soprattutto della forza di andare avanti, di affrontare la vita nonostante tutto. Un racconto toccante, ma dai toni leggeri che utilizza il Teatro come momento di incontro. Lo spettacolo è abbinato all’opera di Benedetta Ristori, fotografa professionista che, ispirata dal tema della performance, creerà un’opera inedita ad essa collegata, dando vita ad un vero e proprio spettacolo in fusione.
Comunicato stampa
Associazione PianoinBIlico
all’interno di
VOGLIAMO VIVERE! Punto di Fusione
Rassegna d’Art-e-teatro ospite di MaisonFou per la stagione IL CONTAGIO 2011-2012 ad Areapergolesi
presenta
Il ritratto della salute di e con Chiara Stoppa + fotografia / Benedetta Ristori
5-8 gennaio 2012 | Areapergolesi | via G.B. Pergolesi 8 | Milano
VOGLIAMO VIVERE! Punto di Fusione è una rassegna d’Art-e-Teatro promossa da Silvia Borsari, Silvia Gulia Mendola e Greta Zamparini dell’Associazione PianoinBilico e realizzata grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e al patrocinio del Comune di MilanO.
La rassegna vuole esplorare le alchimie possibili tra Teatro e altre arti per creare dei veri e propri spettacoli in fusione: 14 spettacoli dal vivo di altrettante compagnie teatrali che collaboreranno e si fonderanno, ogni volta in modo differente, con 14 opere di arti diverse.
Il 2012 si apre con un imperdibile appuntamento.
Dal 5 al 8 gennaio è in scena il monologo di Chiara Stoppa, Il ritratto della salute, una storia vera che parla di malattia, ma anche della forza di andare avanti, di affrontare la vita nonostante tutto. Un racconto toccante, ma dai toni leggeri che utilizza il Teatro come momento di incontro, come strumento per esorcizzare le paure e trovare nel confronto con il pubblico il coraggio e lo stimolo per riprendere in mano la propria vita nonostante tutto.
Scrive Chiara Stoppa:
“Chissà com’è essere malati? Malati di tumore? Un giorno me lo chiesi. E poi...
Quando i medici mi dissero che avevo pochi mesi di vita, iniziai a pensare a cosa dire ai miei amici, alle persone a me care, per un degno saluto.
Poi decisi che era meglio alzarsi dal letto, era meglio stare meglio, era meglio vivere no?
E...ad ogni modo, ora, dopo molto più che pochi mesi, sono qui. In piedi, con una storia da raccontare.
E sono qui per questo. Scriverla per portarla in giro con me. Incontrare le persone. Tramite il teatro, che è il tempio dell’incontro. E poi è parte della mia vita.
Nessun elisir di lunga vita, nessuna formula magica.
La malattia come passaggio. Come un viaggio in una terra lontana.
Un viaggio dal quale a volte si torna indietro.
Almeno per me è stato così e, come scrive Carver in una sua poesia:
“...e che te ne sono grata, capisci? E te lo volevo dire.”
Lo spettacolo è abbinato all’opera di Benedetta Ristori, fotografa professionista che, ispirata dal tema della performance, creerà un’opera inedita ad essa collegata, dando vita ad un vero e proprio spettacolo in fusione.