Il Paradiso si mostra – La Madonna di Ognissanti di Battistello Caracciolo

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA DI SAN GIOVANNI THERESTIS
Stilo, Stilo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
18/11/2014

ore 17

Generi
presentazione

Sarà presentato il restauro della pala d’altare raffigurante la Madonna di Ognissanti, di Giovan Battista Caracciolo detto il Battistello (1578 – 1635), protagonista dell’arte pittorica del primo seicento napoletano.

Comunicato stampa

Martedì 18 novembre 2014, alle ore 17.00, presso la chiesa di San Giovanni Therestis in Stilo (Rc), sarà presentato il restauro della pala d’altare raffigurante la Madonna di Ognissanti, di Giovan Battista Caracciolo detto il Battistello (1578 – 1635), protagonista dell’arte pittorica del primo seicento napoletano.
All’importante manifestazione, organizzata dalla diocesi di Locri – Gerace; dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria; dalla Provincia di Reggio Calabria e dal Comune di Stilo, parteciperanno il vescovo di Locri - Gerace, S. E. Francesco Oliva; il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria, Francesco Prosperetti; il sindaco di Stilo, Giancarlo Miriello; il presidente della provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa; l’assessore provinciale ai Beni Culturali, Eduardo Lamberti Castronuovo; l’assessore provinciale ai Borghi Storici, Mario Candido; il funzionario di zona della Soprintendenza BSAE della Calabria e storico dell’arte, Faustino Nigrelli; il presidente regionale del Fai, Anna Lia Paravati; il capodelegazione Fai della Locride e della Piana, Carmela Fonti e i restauratori Sante Guido, Giuseppe Mantella, Laura Liquori e Ilaria Maretta.
L’iniziativa si svolge a conclusione del cantiere didattico realizzato grazie ad un protocollo d’intesa siglato nel dicembre 2012 finalizzato al restauro e alla valorizzazione dell’importante opera d’arte di proprietà della Parrocchia di san Giorgio Martire in Stilo. Il cantiere aperto di restauro è stato inaugurato lo scorso 21 marzo in coincidenza con l’inizio delle Giornate di Primavera promosse dal FAI - delegazione della Locride e della Piana, che per l’occasione ha avviato un progetto rivolto a tutte le scuole della Calabria, che ha consentito agli studenti di seguire fino al mese di giugno tutte le fasi del restauro, attraverso specifiche attività formative e didattiche. Durante il periodo estivo il cantiere ha proseguito la sua attività divenendo occasione di partecipazione e fruizione per i numerosi turisti presenti nella cittadina del reggino.
La Madonna di Ognissanti di Battistello Caracciolo (cm. 415 x 300), realizzata per la chiesa matrice di Stilo tra il 1618 e il 1619 su commissione del medico Tiberio Carnevale, raffigura una complessa rappresentazione iconografica del Paradiso con i protagonisti disposti su due registri. Secondo i precetti sanciti dalla Controriforma, infatti, i santi, insieme con la Vergine Maria, ascoltano le preghiere dei fedeli presentando le supplici istanze a Cristo. In alto è raffigurata la Chiesa Trionfante, con al centro Maria col Figlio incoronata da angeli; nel gruppo a sinistra si possono riconoscere sant’Anna, san Francesco di Paola, san Francesco d'Assisi e san Giovanni Battista, a destra invece, san Giuseppe e i santi diaconi Stefano e Lorenzo. La Chiesa Militante si colloca nel registro inferiore, con i santi Pietro e Paolo ai piedi della Vergine, tra il gruppo degli Evangelisti, a sinistra, e quello dei Quattro Dottori della Chiesa, a destra; alle loro spalle si intravedono altre figure che fuoriescono dal buio del fondo: fra esse Maria Maddalena e santa Marta - immagini simboliche di vita contemplativa e vita attiva -, gli Apostoli e le Sante Vergini.
Dopo il restauro si può finalmente apprezzare l’articolata composizione creata da Battistello che genera uno spazio denso di figure pervase dal chiarore di una luce radente o immerse nella fitta penombra su un cielo che ora appare finalmente azzurro. La pulitura delle superfici pittoriche ha quindi evidenziato il modo dell'artista di amplificare il tono rosato degli incarnati e l’intensità del rosso e dell’ocra delle vesti o, al contrario, il rendere sempre più indefinito e cupo lo sfondo della scena. La dinamica dei gesti e la retorica degli sguardi emerse a seguito del restauro crea un commovente dialogo tra le figure dei santi che finisce per coinvolgere, in un vibrante percorso ascensionale verso la Vergine, lo sguardo partecipato dello spettatore.