Il Novecento in dieci opere #10
Il decimo, e ultimo appuntamento de Il Novecento in dieci opere, è una conversazione tra Davide Ferri e Pier Luigi Tazzi, curatore e critico d’arte, su Untitled (Fear Eats the Soul), 1994, di Rirkrit Tiravanija, una figura centrale nel panorama dell’arte del nostro tempo.
Comunicato stampa
Roma, febbraio 2016 - Il decimo, e ultimo appuntamento de Il Novecento in dieci opere, è una conversazione tra Davide Ferri e Pier Luigi Tazzi, curatore e critico d’arte, su Untitled (Fear Eats the Soul), 1994, di Rirkrit Tiravanija, una figura centrale nel panorama dell’arte del nostro tempo.
Il Novecento in dieci opere è una serie di incontri che nasce con l’intento di raccontare dieci opere del secolo scorso per riflettere su alcuni aspetti dell’arte di oggi.
Il Novecento in dieci opere non è però un corso di storia dell’arte contemporanea, né il tentativo di restituire una visione esaustiva e organica del Novecento.
Il Novecento in dieci opere è piuttosto una serie di conversazioni che si svolgono alla luce di un singolo lavoro: sono ammesse divagazioni, ma durante ogni dialogo l’immagine dell’opera scelta è sempre lì, proiettata alle spalle degli astanti.
A parlare delle opere non sono necessariamente degli specialisti, ma artisti, scrittori, teorici, che intrattengono con quelle un legame affettivo o di lunga consuetudine.
Il Novecento in dieci opere, attraverso il disvelamento di predilezioni o magari idiosincrasie o semplicemente riprendendo il filo di dialoghi interrotti, vuole provare a contraddire quella che sembra una lacuna della critica attuale: la difficoltà a parlare di singole opere (certo, ci sono delle eccezioni, la collana One Work di Afterall Books è un luminoso esempio), a favore di generiche riflessioni sulle pratiche o sulle poetiche, spesso più rassicuranti.
4 febbraio - Claudio Verna
Marcel Duchamp, Grande Vetro, 1915-23
4 marzo – Riccardo Falcinelli
Andy Warhol, Brillo Boxes, 1964
1 aprile – Claudio Zambianchi
Claude Monet, Le Ninfee dell’Orangerie, 1920-26
13 maggio – Franco Guerzoni
Luigi Ghirri, Modena, 1973
10 giugno – Luca Bertolo
Philip Guston, The Studio, 1969 8 luglio – Italo Zuffi
Bruce Nauman, A Cast of the Space under My Chair, 1965-68
28 ottobre – Chiara Camoni
Costantin Brancusi, Porta, 1914-16
18 novembre – Cecilia Canziani
Cindy Sherman, Untitled Film Stills, 1977-80
14 gennaio – Daniele Balicco
Alberto Burri, Cretto di Gibellina, 1984-89
25 febbraio – Pier Luigi Tazzi
Rirkrit Tiravanija, Untitled (Fear Eats the Soul), 1994
Pier Luigi Tazzi (Colonnata, 1941) vive a Capalle e a NongPrue, Thailandia. Curatore e critico d’arte, è presidente della Fondazione Lanfranco Baldi onlus, Pelago, dal 1998. La sua vasta attività di curatore ha compreso mostre come: XLIII Esposizione internazionale d’arte/ La Biennale di Venezia, 1988; Documenta IX, Kassel, 1992; Wounds / Democracy and Redemption in Contemporary Art, Moderna Museet, Stoccolma, 1997; Watou Poeziezomer 2001 / Een lege plek om te blijven; Arte all’Arte 6 / Voices over, Volterra Colle di Val d’Elsa Montalcino Casole d’Elsa San Gimignano Poggibonsi, 2001; Happiness / A Survival Guide for Art and Life, Mori Art Museum, Tokyo, 2003/2004; Rites de passage, Schunck- Glaspaleis, Heerlen, 2009; Aichi Triennale 2010 / Arts and Cities, Nagoya; Adel Abdessemed: l’age d’or, Mathaf, Doha, 2013/2114.
Davide Ferri (Forlì, 1974) vive a Roma ed è critico e curatore indipendente. E' docente di Estetica presso l'Accademia di Belle Arti di Rimini (LABA) e tra i docenti del CFA in curatela museale e di eventi allo IED di Roma. Ha curato diverse mostre e progetti in alcune gallerie e musei d'arte contemporanea, tra i quali, di recente, Afro. Pensieri nella mano ai Musei San Domenico di Forlì, Franco Guerzoni. Nessun luogo, da nessuna parte. Viaggi randagi con Luigi Ghirri alla Triennale di Milano, La figurazione inevitabile. Una scena della pittura oggi al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato e, con Antonio Grulli, Sentimiento Nuevo. Incontri sulla nuova critica e scrittura d'arte in Italia al Museo MAMbo di Bologna. Attualmente sta lavorando alla mostra Tutta l’Italia è silenziosa, in dieci spazi tra ambasciate e accademie straniere a Roma.