I Maestri del Novecento

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO NAZIONALE DI PALAZZO DE NORDIS
piazza Duomo , Cividale del Friuli, Italia
Date
Dal al

giovedì / venerdì / sabato / domenica
orario continuato dalle ore 11.00 alle ore 18.30 chiusa il 25 dicembre 2011

Vernissage
20/12/2011

ore 18

Contatti
Email: informagiovani@cividale.net
Biglietti

ingresso libero

Curatori
Alessandro Fontanini
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La rappresentazione della figura umana nel Friuli Venezia Giulia. Il percorso espositivo si suddivide in due sezioni, disegno e pittura, seguendo un ordine cronologico. Vi trovano spazio i maggiori artisti regionali contemporanei assieme ad autori di valenza nazionale e internazionale che hanno interagito in vario modo con il mondo dell’arte in Friuli Venezia Giulia.

Comunicato stampa

La rappresentazione della figura umana in Friuli Venezia Giulia è il tema della mostra che si inaugura martedì 20 dicembre alle ore 18.00 nelle prestigiose sale di Palazzo de Nordis e che porta a Cividale del Friuli oltre 80 capolavori, perlopiù inediti, di grandi artisti che hanno lasciato testimonianze importanti nell'arte figurativa del Novecento.

La mostra, promossa dall’Associazione Culturale Amîs di Cividât in stretta collaborazione scientifica con la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia, che ha messo a disposizione la sede di Palazzo de Nordis, è la prosecuzione ideale dell'esposizione del 2010 “I Maestri del paesaggio” con la quale compone un ciclo biennale sulla pittura nel “secolo breve”, ponendo Cividale del Friuli, recentemente entrata a far parte del patrimonio Unesco per le sue testimonianze longobarde, tra le città protagoniste dei più importanti eventi culturali del momento.

Come per la precedente esposizione, la mostra si distingue per la raccolta di capolavori e opere di grande qualità, inedite o normalmente non accessibili al pubblico, provenienti da collezioni private e pubbliche. Il percorso espositivo si suddivide in due sezioni, disegno e pittura, seguendo un ordine cronologico. Vi trovano spazio i maggiori artisti regionali contemporanei assieme ad autori di valenza nazionale e internazionale che hanno interagito e influito in vario modo con il mondo dell'arte in Friuli Venezia Giulia.

Protagonisti della prima parte dell’esposizione, dedicata alla fine dell’Ottocento e ai primi decenni del Novecento, sono Giuseppe Barison, Arturo Rietti, Gino Parin, Gino De Finetti, Guido Fulignot, Edoardo Del Neri, Ugo Carà, Carlo Sbisà, Federico Righi Augusto Cernigoj, per proseguire con Arturo Colavini, Umberto Martina, Giovanni Napoleone Pellis. Fra i primi dipinti campeggia una splendida scena di campagna veneta realizzata da Emma Ciardi, figlia di Guglielmo Ciardi, uno dei maggiori protagonisti della pittura veneziana di fine Ottocento.

Alla scuola friulana appartengono il tolmezzino Giovanni Moro, Enrico Ursella, il cividalese Luigi Bront, Antonio Coceani, Marcello Mascherini. E ancora Afro e Mirko Basaldella, Modotto, Giuseppe Zigaina, Sergio Altieri, Anzil, Giorgio Celiberti, Carlo Ciussi, Aldo Colò, Cesare Mocchiutti, Giorgio Gomirato, Renzo Tubaro, Guido Tavagnacco, Renzo Codognotto, Fred Pittino, Luciano Ceschia, Gianni Borta, Claudio Mario Feruglio, Bruno Aita, Franco Dugo e il duo Stefano Marotta e Roberto Russo.

Presenti anche lavori di grandi maestri di valenza nazionale e internazionale come Tullio Crali, Arturo Martini, Piero Marussigh, Virgilio Guidi, Mario Sironi, Matteo Massagrande, Lajos Markos, Safet Zec. L'iniziativa è corredata da un corposo catalogo scientifico curato da Alessandro Fontanini con il coordinamento scientifico del Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologicidel Friuli Venezia Giulia, Luca Caburlotto, di Maria Chiara Cadore, Rossella Fabiani, Chiara de Santi e ulteriori saggi critici di Fabio Cescutti e Licio Damiani.

La mostra, aperta al pubblico con ingresso gratuito dal 22 dicembre, è stata sostenuta dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dall’Azienda Speciale Villa Manin, dalla Provincia di Udine, dal Comune di Cividale del Friuli e dalla Banca di Cividale: una sinergia che ha contribuito a creare un ulteriore valore culturale sul territorio.