I Have Lived

Informazioni Evento

Luogo
THE BRITISH SCHOOL AT ROME
Via Antonio Gramsci 61, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedi-sabato, ore 16.30-19.00, fino a sabato 22 dicembre

Vernissage
14/12/2012

ore 18.30

Contatti
Email: info@bsrome.it
Generi
arte contemporanea, collettiva

‘I Have Lived’ è la prima mostra per il 2012-13 del programma Fine Arts dell’Accademia Britannica, diretto da Jacopo Benci. La mostra, sostenuta in parte da Edwin Abbey Trust, Australia Council for the Arts, Derek Hill Foundation, Linbury Trust, Nicholas Berwin Charitable Trust, Giles Worsley Fund/RIBA, presenta nuove opere dei residenti attuali.

Comunicato stampa

‘I Have Lived’
Tom Brigden, Amir Chasson, Anne-Marie Creamer, Michèle Di Menna,
Katy Kirbach, Michael Needham, Candida Powell-Williams, Tao Sule-DuFour

Inaugurazione: venerdì 14 dicembre 2012, ore 18.30-21.30
Lunedì-sabato, ore 16.30-19.00, fino a sabato 22 dicembre

The British School at Rome
Via Gramsci 61, 00197 Roma
www.bsr.ac.uk

‘I Have Lived’ è la prima mostra per il 2012-13 del programma Fine Arts dell’Accademia Britannica, diretto da Jacopo Benci. La mostra, sostenuta in parte da Edwin Abbey Trust, Australia Council for the Arts, Derek Hill Foundation, Linbury Trust, Nicholas Berwin Charitable Trust, Giles Worsley Fund/RIBA, presenta nuove opere dei residenti attuali, gli architetti Thomas Brigden e Tao Sule-DuFour e gli artisti Amir Chasson, Anne-Marie Creamer, Michèle Di Menna, Katy Kirbach, Michael Needham, Candida Powell-Williams
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare Reshma Narain, Fine Arts Intern, [email protected]

Tom Brigden (Giles Worsley Travel Fellow, ottobre-dicembre 2012) è un architetto specializzato nel riuso creativo di edifici storici. Vive e lavora a York. Nell’ambito del suo dottorato finanziato dall’AHRC presso le università di Cardiff e Newcastle, intitolato A Strategic View: The Origins, Uses and Abuses of the Protected Vista, Tom ha esplorato la struttura visiva delle città, e in particolare lo sviluppo storico delle politiche di pianificazione contemporanee ideate per proteggere dallo sviluppo specifici paesaggi urbani. Il lavoro di Tom esplora temi quali autenticità, identità, nostalgia, lo sguardo e il pittoresco così come si traducono nei nostri ambienti visivi, e integra i processi di progettazione e disegno nei suoi scritti di ricerca. Suoi disegni sono stati presentati presso il Royal Institute of British Architects, Londra (2009-2010), nell’Architect’s Journal (2009, 2010), e sono stati oggetto di un articolo del professor Adam Sharr, dal titolo “Selective Memory: Contesting Architecture and Urbanism at Potsdam’s Stadtschloss and Alter Markt” nella rivista German Life and Letters (2010).

Amir Chasson (Abbey Fellow in Painting, ottobre-dicembre 2012) vive e lavora a Londra. Ha conseguito il MA in Design presso la Middlesex University (2007) e il MFA in Fine Art presso il Goldsmiths’ College (2010). Il suo lavoro è stato selezionato due volte per Bloomberg New Contemporaries (2009 e 2010), e preselezionato per il Jerwood Drawing Prize (2009) e per la Jerwood Painting Fellowship (2011). Opere di Amir saranno incluse nella mostra Painters’ Painters, che aprirà tra breve alla Saatchi Gallery di Londra. Le sue mostre recenti includono Manmadegod, ArtEco, Londra; MINITS 4, Peckham Artist Moving Image Festival, Londra, e My French Nurse’s Dream (personale) Outpost Gallery, Norwich (2012).
“Gli uomini nei dipinti di Amir Chasson hanno volti familiari. Non è il fastidioso “dove li ho visti?” che si ricava dal fuggevole incontro con un personaggio televisivo minore (anche se i suoi soggetti precedenti includevano astronauti, nazisti e battitori di aste d’arte). Piuttosto, è che di solito il suo cast di uomini di mezz’età con pochi capelli, cravatte di cattivo gusto o fruste magliette polo sono l'epitome del Signor Normale –gente così ordinaria che è impossibile definirla socialmente. Raffigurati con lineamenti sghembi e gonfi, nasi ingrossati, occhi un po’ sbilenchi, questi ‘everymen’ sono messi a contrasto con dipinti che suggeriscono dati, che rappresentano grafici a torta o diagrammi topografici. Nel caso odierno, si tratta di pesi rotondi verdi messi uno sull’altro come siepi ambiziosamente potate. Originariamente formatosi come designer, Chasson è affascinato dal modo in cui i grafici astratti vengono utilizzati per rappresentare la società. Gli individui evocati dai suoi ritratti sfuggono a ogni facile classificazione.” (The Guardian, agosto 2012)

Il lavoro di Anne-Marie Creamer (Derek Hill Foundation Scholar, ottobre-dicembre 2012) si è spesso incentrato sull’esistenza di artefatti o incontri casuali, come le 200 lettere che l’esule transilvano Mikes Kelemen scrisse a una sua fittizia zia nel XVIII secolo, o l’incontro con un gruppo di piccoli danzatori Székely in Romania. La sua pratica artistica, che comprende video, disegni e dipinti, ha un approccio esplorativo e sperimentale alla narrativa e al racconto, spesso con storie contenute entro altre storie, che formano una più ampia struttura a mise-en-abyme. Il Sogn og Fjordane Kunstmuseum, Norvegia, ha recentemente commissionato a Anne-Marie Creamer di sviluppare con Lars Sture e Kjetil Berge un meta-quotidiano che ha avuto due edizioni ed è stato distribuito in 55000 abitazioni. Ha inoltre partecipato a mostre al Kunstvereniging Diepenheim, Paesi Bassi; John Soane Museum, Londra; Voorkamer, Belgio; Alma Enterprises, Londra; Apex Arts Gallery, New York; Palm Springs Art Museum; Galerie der Künstler, Monaco di Baviera, e altri spazi a Praga, Derby, Dublino, Norwich e Romania. Fra le pubblicazioni che trattano il suo lavoro, The Drawing Book, a cura di Tania Kovats (Black Dog Publishing, 2006). Ha studiato presso la Middlesex University e il Royal College of Art. Vive a Londra, dove è docente presso la University of the Arts.

Michèle Di Menna (Rome Fellow in Contemporary Art, ottobre-dicembre 2012) vive e lavora a Berlino e Nanaimo, Canada. Fra le sue mostre personali recenti: 2012, Ooze Generator, Galerie Kamm, Berlino; 2010, Fusion, Pro Choice, Vienna; The Shape of Things to Come, Art Statement con Galerie Kamm, Art Basel. Performances recenti: 2012, Made in Germany 2, Kestnergesellschaft, Hannover; 2011, For 10 minutes a few deep moments, Badischer Kunstverein, Karlsruhe. Fra le mostre collettive recenti: 2012, Soundworks, Institute of Contemporary Arts, Londra; 2011, based in Berlin, Atelierhaus Monbijoupark, Berlino;2010, Bilder in Bewegung – Künstler & Video/Film 1958-2010, Museum Ludwig, Colonia; Ginger Goodwin Way, Or Gallery, Vancouver.

Katy Kirbach (Abbey Scholar in Painting, ottobre 2012-giugno 2013) vive e lavora a Londra. Le sue mostre recenti includono Abstract Critical Newcomers Award, Londra, 2012; Night Shift, Simon Oldfield Gallery, Londra, 2011; Royal Academy Schools Show, Londra, 2011; Got the Blues for Red, Christian Larsen Gallery, Stoccolma, 2010.
I dipinti di Katy Kirbach fanno uso di processi quali ripetizione, gesto, copertura, taglio, sfregamento, spruzzo, sbianca. I suoi dipinti spesso iniziano con colori acidi, aggressivi, che fanno però da fondo e vengono coperti via via che l’opera si sviluppa. I lavori più recenti sono di modesta dimensione, e funzionano come singole proposizioni. Potrebbero richiamarsi l’un l’altro, venendo iniziati con gli stessi colori o segni. Potrebbero provocarsi e anche confutarsi a vicenda, creando uno spazio di discussione tra, e insieme entro, le opere.

Michael Needham (Australia Council Resident Artist, ottobre-dicembre 2012) è un artista che vive a Melbourne, dove è Lecturer in Fine Art alla locale università. La sua attività comprende principalmente installazioni scultoree, disegno, e interventi architettonici. Il lavoro di Needham esplora il mito, la fede e la malinconia residuale nella psiche contemporanea. Le sue mostre recenti hanno sondato il rapporto tra rappresentazione e morte attraverso una esplorazione visiva e spaziale del corpo-spazio e la traccia.
Fra le sue mostre personali e collettive recenti, Between the Object and the Shadow, Daine Singer, Melbourne; Long Shadowed Land, La Trobe University VAC, Bendigo, Australia; Visual Horizon, AIRY Gallery, Yamanashi, Giappone (2012); Hidden, Rookwood Cemetery, Sydney; Evidence of Absence, Death Be Kind, Melbourne (2011). Needham ha conseguito il BFA (Hons) nel 2002 presso la Monash University, Melbourne, e il PhD in Fine Art nel 2010, presso l’Australian Catholic University. Il suo lavoro è rappresentato da Daine Singer, Melbourne.

Candida Powell-Williams (Sainsbury Scholar in Painting and Sculpture, ottobre 2012-settembre 2013) vive e lavora a Londra. Le sue mostre personali includono Sleight, Lewisham Arthouse, Londra (2012, parte di una ‘studio residency’ di un anno), e Glissando, Salisbury Arts Centre (2012). Ha curato la maratona performativa multidisciplinare Chain, Londra (2012). Ha partecipato recentemente alle collettive I’ll be your Mirror, Blackpool (2011), The Absurd Hero, Hatch Gallery, Londra (2011), e commissioni pubbliche per il Canary Wharf’s Architecture Festival (2010) e l’Università di York (2009). Candida lavora anche come scenografa, i suoi lavori più recenti in questo campo sono Goldilocks, Little Angel Theatre, Islington, Londra, e Curious, Tam Tam Theatre, Londra. Insegna disegno e scultura a Hampstead, Londra.
“Candida Powell-Williams affronta il nostro senso collettivo della realtà attraverso sculture simili a oggetti di scena, scenari assurdi, e la messa in questione del creare oggetti. Sempre alla ricerca di un senso veritiero, e allo stesso tempo sovvertendolo, il suo lavoro è radicato in una tradizione non-verbale, ma gioca contemporaneamente con forme teatrali di comunicazione e l’uso della creazione di miti come strumento filosofico. È affascinata dai luoghi utopici che appaiono fittizi, ma in cui esiste vita reale. Il suo lavoro è animato da un uso giocoso del colore e dell’humour, così come dal suo forte coinvolgimento in collaborazioni creative. Il suo lavoro attuale si concentra sul modo in cui la nostra interpretazione del luogo e delle esperienze sia mediata dagli altri.”

Tao Sule-Dufour (Rome Prize-Holder in Architecture, ottobre 2012-marzo 2013) è un architetto che si è laureato alla Cooper Union e ha conseguito il dottorato in architettura presso l’Università di Cambridge. Ha lavorato presso lo studio Eric Parry Architects di Londra. Nel suo PhD ha indagato la fenomenologia di Edmund Husserl, al fine di articolare una filosofia dell’architettura e la sua rilevanza per la pratica tradizionale dell’etnografia. Èinteressato alle sovrapposizioni tra architettura, filosofia e antropologia sociale. Il suo progetto per il Rome Prize è una appropriazione creativa di opere scelte di G.B. Piranesi, la cui prima fase si intitola Columnaphagy (Column-eating) and the Dissolution of the Wall in Piranesi's Campo Marzio: The Case of Plate XIV and the Church of S. Nicola in Carcere.

‘I HAVE LIVED’
Tom Brigden, Amir Chasson, Anne-Marie Creamer, Michèle Di Menna,
Katy Kirbach, Michael Needham, Candida Powell-Williams, Tao Sule-DuFour

Opening: Friday 14 December 2012, 6.30-9.30 PM
Monday-Saturday, 4.30-7.00 PM, until Saturday 22 December

The British School at Rome
Via Gramsci 61, 00197 Roma
www.bsr.ac.uk

‘I Have Lived’ is the first exhibition for 2012-13 of the BSR Fine Arts Programme, directed by Jacopo Benci. The exhibition, supported in part by the Edwin Abbey Trust, the Australia Council for the Arts, the Derek Hill Foundation, the Linbury Trust, the Nicholas Berwin Charitable Trust, the Giles Worsley Fund/RIBA, presents new works by the current residents, artists Amir Chasson, Anne-Marie Creamer, Michèle Di Menna, Katy Kirbach, Michael Needham, Candida Powell-Williams, and architects Thomas Brigden and Tao Sule-DuFour.
For further information, please contact Reshma Narain, Fine Arts Intern, at [email protected]

Tom Brigden (Giles Worsley Travel Fellow, October-December 2012) is an architectural practitioner based in York, specialising in the creative re-use of historic buildings. Throughout his AHRC-funded doctorate at the universities of Cardiff and Newcastle, entitled A Strategic View: The Origins, Uses and Abuses of the Protected Vista, Tom has explored the visual structure of cities, and in particular, the historical development of contemporary planning policies devised to protect specific townscape vistas from development. Tom’s work explores themes of authenticity, identity, nostalgia, the gaze and the picturesque as embodied in our visual environments, and integrates the processes of design and drawing into his research writing. His drawings have appeared in exhibition at the Royal Institute of British Architects, London (2009-2010), in the Architect’s Journal (2009; 2010), and have been the subject of an article by Professor Adam Sharr, entitled “Selective Memory: Contesting Architecture and Urbanism at Potsdam’s Stadtschloss and Alter Markt” in the journal German Life and Letters (2010).

Amir Chasson (Abbey Fellow in Painting, October-December 2012) lives and works in London. He completed an MA in Design at Middlesex University (2007) and an MFA in Fine Art at Goldsmiths College (2010). His work was twice selected for Bloomberg New Contemporaries (2009 and 2010) and was shortlisted for the Jerwood Drawing Prize (2009) and for the Jerwood Painting Fellowship (2011). Amir’s work will be included in Painters’ Painters, an upcoming show at the Saatchi Gallery in London. Recent shows include Manmadegod, at ArtEco, London, MINITS 4, Peckham Artist Moving Image festival in London and My French Nurse’s Dream, a solo show at Outpost Gallery in Norwich (2012).
“The men in Amir Chasson’s paintings have familiar faces. It’s not the nagging “where do I know them from?” you get from a brush with a minor TV personality (although his earlier subjects have included astronauts, Nazis and art auctioneers). Rather, it’s that usually his cast of middle-aged guys with thinning hair, tasteless ties or tired polo shirts are the epitome of Mr Normal – so middle-of-the-road they’re impossible to pin down socially. Rendered with wonky, puffy features, the noses swollen, the eyes, a little lop-sided, these everymen are offset with paintings suggesting data, depicting pie charts or topographic diagrams. Here it’s round green measuring weights stacked like ambitiously pruned hedges. Originally trained as a designer, Chasson’s fascinated by the way abstract graphics are used to represent society. The individuals his portraits conjure dodge any easy classification.” (The Guardian, August 2012)

The work of Anne-Marie Creamer (Derek Hill Foundation Scholar, October-December 2012) has often centred on the existence of artifacts or chance encounters, such as the 200 letters Transylvanian exile Mikes Kelemen wrote to his fictitious aunt in the 18th century, or her encounter with a group of dancing Székely children in Romania. Her arts practice, encompassing videos, drawings and paintings, takes an exploratory and experimental approach to narrative and storytelling, often featuring stories nested within other stories, forming a larger mise-en-abyme structure.
Anne-Marie Creamer has recently been commissioned by Sogn og Fjordane Kunstmuseum, Norway to develop with Lars Sture and Kjetil Berge a meta-newspaper that ran for two editions and was distributed to 55,000 homes. She has also been involved in exhibitions at the Kunstvereniging Diepenheim, The Netherlands; John Soane’s Museum, London; Voorkamer, Belgium; Alma Enterprises, London; Apex Arts Gallery, New York; Palm Springs Art Museum; Galerie der Künstler, Munich, and other venues in Prague, Derby, Dublin, Norwich & Romania. Publications that featured her work include The Drawing Book, edited by Tania Kovats (Black Dog Publishing, 2006). She studied at Middlesex University and the Royal College of Art. She lives in London, where she is a Lecturer at the University of the Arts.

Michèle Di Menna (Rome Fellow in Contemporary Art, October-December 2012) lives and works in Berlin and Nanaimo. Recent solo exhibitions include 2012, Ooze Generator, Galerie Kamm, Berlin; 2010, Fusion, Pro Choice, Vienna; The Shape of Things to Come, Art Statement with Galerie Kamm, Art Basel. Recent performances: 2012, Made in Germany 2, Kestnergesellschaft, Hannover; 2011, For 10 minutes a few deep moments, Badischer Kunstverein, Karlsruhe. Recent group exhibitions include: 2012, Soundworks, Institute of Contemporary Arts, London; 2011, based in Berlin, Atelierhaus Monbijoupark, Berlin; 2010, Bilder in Bewegung – Künstler & Video/Film 1958-2010, Museum Ludwig, Cologne; Ginger Goodwin Way, Or Gallery, Vancouver.

Katy Kirbach (Abbey Scholar in Painting, October 2012-June 2013) lives and works in London. Recent exhibitions include Abstract Critical Newcomers Award, London, 2012; Night Shift, Simon Oldfield Gallery, London, 2011; Royal Academy Schools Show, London, 2011; Got the Blues for Red, Christian Larsen Gallery, Stockholm, 2010.
Katy Kirbach’s paintings use processes including repetition, gesture, covering over, cutting into, rubbing, spraying, bleaching. Her paintings often start with acidic, harsh colours, but these act as base notes, becoming obscured as each work develops. Recent works are modest in scale, acting as individual proposals. They might echo each other, beginning with the same colours or mark-making. They might provoke, and even refute, one another, creating a space for questioning between, as well as within, the works.

Michael Needham (Australia Council Resident, October-December 2012) is a Melbourne based visual artist and lecturer in Fine Art. His practice primarily incorporates sculptural installation, drawing and architectural intervention. Among other things, Needham’s work explores myth, belief and residual melancholia in the contemporary psyche. Recent exhibitions have probed a relationship between representation and death through a visual and spatial exploration of body-space and trace.
Recent group and solo exhibitions include Between the Object and the Shadow (2012), Daine Singer, Melbourne; Long Shadowed Land (2012), La Trobe University VAC, Bendigo (Aust.); Visual Horizon (2012), AIRY Gallery, Yamanashi, Japan; Hidden (2011), Rookwood Cemetery, Sydney. Evidence of Absence (2011), Death Be Kind, Melbourne.
Needham holds a BFA (Hons)(2002), from Monash University (Melbourne), and a PhD in Fine Art (2010), from the Australian Catholic University. Michael Needham is represented by Daine Singer, Melbourne.

Candida Powell-Williams (Sainsbury Scholar in Painting and Sculpture, October 2012-September 2013) lives and works in London. Solo shows include Sleight, Lewisham Arthouse, London (part of a year-long studio residency), and Glissando, Salisbury Arts Centre (2012). Curator of a multi-disciplinary performance marathon Chain, London (2012). Recent group shows include I’ll be your Mirror, Blackpool (2011), The Absurd Hero, Hatch Gallery, London (2011), and public commissions for Canary Wharf’s Architecture Festival (2010) and York University (2009). Candida also designs for the stage, most recently Goldilocks, Little Angel Theatre Islington London and Curious, Tam Tam Theatre, London. She teaches drawing and sculpture in Hampstead, London.
“Candida Powell-Williams confronts our collective sense of reality through prop-like sculptures, absurd scenarios and an interrogation of object making. Always searching for but subverting any truthful meaning, the work is rooted in a non-verbal tradition but simultaneously plays with theatrical forms of communication and the use of myth-making as a philosophical tool. She is fascinated by utopian places which seem to be fictional but where real life exists. A playful use of colour and humour animates the work as well as her heavy involvement in creative collaborations. Her current work is focused on how our interpretation of place and experiences are mediated by others.”

Tao Sule-DuFour (Rome Prize-Holder in Architecture, October 2012-March 2013) is an architect. He is a graduate of The Cooper Union, and acquired his doctorate in architecture from Cambridge University. He has worked at the office of Eric Parry Architects in London. His PhD explored the phenomenology of Edmund Husserl, in order to articulate a philosophy of architecture and its significance for the traditional practice of ethnography. He is interested in the overlaps between architecture, philosophy and social anthropology. His project for the Rome Prize is a creative appropriation of select works of G.B. Piranesi, the first phase of which is titled Columnaphagy (Column-eating) and the Dissolution of the Wall in Piranesi's Campo Marzio: The Case of Plate XIV and the Church of S. Nicola in Carcere.