Human Landscape

Informazioni Evento

Luogo
PRIMO PIANO LIVINGALLERY
Viale Guglielmo Marconi 4, Lecce, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì: 11-13h/16-19:30h
Sabato:16-20h

Vernissage
07/12/2013

ore 19

Contatti
Email: primopianogallery@gmail.com
Artisti
Jingchen Ni, Daniela Perego, Margherita Levo Rosenberg, Massimiliano Manieri, Dario Manco, Carlos Anzola, Silvia De Gennaro, Elisa Laraia, Clara Arozarena, Matteo Bosi, Nathan Brusovani, Clare Charles Cornell
Curatori
Dores Sacquegna
Generi
arte contemporanea, collettiva
Loading…

La mostra “Human Landscape”, vuole riflettere su cosa sia oggi il corpo umano e le relazioni con l’arte contemporanea.

Comunicato stampa

Artisti in mostra:
Carlos Anzola (Venuezela), Clara Arozarena (Francia), Matteo Bosi (Cesena, IT), Nathan Brusovani (Israele), Clare Charles Cornell (Usa), Silvia De Gennaro (Roma, IT), Nathalie Dubleumortier (Francia), Marcella Fusco (Napoli, IT), Giuseppe Incampo (Bari, IT), Margherita Levo Rosenberg (Genova, IT), Massimo Lorusso (Roma,IT), Dario Manco (Lecce, IT), Massimiliano Manieri (Lecce IT), Patrick Mitch (Usa), Gabriela Morawetz (Francia), Jingchen Ni (Cina), Cuathemoc Rodriguez Sevilla (Mexico),Francesco Schiavulli (Bari, IT), Stuart Ross Snider (Arizona,US), Fie Tanderup (Danimarca), Shilpa Joglekar (India), Yu Zhao Yang (Cina).
Video in mostra:
Francesco Arena (Genova, IT), Ivana Basic (Serbia), Elisa Laraia (Potenza,IT), Daniela Perego (Roma, IT).

La mostra “Human Landscape”, vuole riflettere su cosa sia oggi il corpo umano e le relazioni con l’arte contemporanea. Secondo Pierre Bourdieu, filosofo e sociologo francese, il “corpo è inteso come mediatore tra noi e il mondo”, serve dunque alla persona a definire la propria identità rispetto agli altri, a mostrare alla società in che fase della vita si trova.Le differenze anatomiche tra uomo e donna, sono la prima base classificatoria per la differenziazione culturale e sociale. La separazione, l’esclusione, la distinzione tra sessi è applicata attraverso simboli, pratiche e attribuzioni di ruoli reali ed immaginari.
Assumere dei ruoli nella società dell’immagine e della globalizzazione, porta l’essere umano ad assumere una identità multipla. In questa molteplicità, il concetto di identità si trasforma in alterità, si frammenta, si parcellizza, creando alterità ad hoc in cui vedere riflessi quei tratti che la propria identità ideale ha reso tabù o riconosce come amoralità, primitivismo, illogicità, difetti, peccati, ma anche pregi, modi di vivere, di relazionarsi con il mondo.
Ed ecco, che questa mostra, verte sul paesaggio umano, cioè su quella rete di relazioni sociali e non, che portano ad identità multiple, ad identità fluide, ad identità in rete, ad identità in positivo e in negativo, ad alterità; e che forniscono con la loro completa esposizione, quel senso di appartenenza ad una comunità globale che ci identifica oggi con classificazioni positive del tipo "come siamo (come io sono)" o si contrappone con una più potente classificazione negativa del tipo "come io non sono” (come noi non siamo).

Una ricerca sull’identità e sulla volontà di porre in primo piano un corpo materiale che produce “linguaggio”, lettura, identificazione, e che è comunque` parte integrante della scena contemporanea attuale.
Questo evento, raccoglie le testimonianze di 26 artisti contemporanei (in collezione e rappresentati dal 2004 ad oggi) che la Primo Piano LivinGallery promuove ed espone in Italia e all’estero.