Helmut Schober – Orizzonti enigmatici

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MUDIMA
Via Alessandro Tadino 26, Milano, Italia
Date
Dal al

lun/ven h. 15.00/19.30; sab su appuntamento

Vernissage
18/01/2012

ore 18.30

Artisti
Helmut Schober
Generi
arte contemporanea, personale
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La Fondazione Mudima è lieta di presentare, dopo quella del 1994, la seconda mostra personale dell’artista di origine austriaca, ma milanese di adozione, Helmut Schober.

Comunicato stampa

La Fondazione Mudima è lieta di presentare, dopo quella del 1994, la seconda mostra personale dell’artista di origine austriaca, ma milanese di adozione, Helmut Schober.
Helmut Schober “fissa nelle sue tele situazioni e processi virtuali, e la sua tecnica non è certo una pittura in senso tradizionale, bensì un metodo sviluppato da lui stesso che fa risplendere in maniera straordinaria particelle di colori chiari su fondi scuri” . Da molti anni Schober esplora con risultati sempre nuovi le possibilità insite in questo procedimento. I quadri di Schober, attraverso l’uso di tecniche diverse, sembrano ricreare, nella loro sottile matericità, una pulsazione di pulviscolo cosmico che si concentra in nuclei di luce e di energia: un vortice spiraliforme che allude alla nascita, o alla morte, di stelle sconosciute.
“Schober ha percorso il suo cammino artistico con ammirevole coerenza. Dalle
performances e installazioni degli anni Ottanta e prima ancora, quando lavorava prevalentemente con tubi al neon e specchi – ovvero con strumenti che emettevano e riflettevano la luce – compiendo passi sempre nuovi ci ha mostrato quali possano essere le possibilità della pittura intesa come mezzo che cattura la luce. La sua produzione più recente vuole apparire come una quintessenza di tale tentativo”.

Durante l’inaugurazione sarà presentato un volume dedicato all’artista delle edizioni Mudima con gli interventi critici dell’ Ordinarius Prof. Peter Anselm Riedl, Università di Heidelberg e del Dr. Helmut Herbst e prefazione del Prof. Dieter Ronte.
Aprirà la mostra un discorso del Prof. Dieter Ronte