H.H. Lim – Politicamente Parlando
Quadri e video creano una narrazione visiva fatta di frammenti in cui immagini e parole si sovrappongono, in un continuo gioco di slittamenti semantici, traduzioni e tradimenti che riflettono il senso dell’epoca in cui viviamo.
Comunicato stampa
Dal 20 marzo al 30 aprile 2014 la Galleria Bianconi è lieta di presentare Politicamente Parlando, prima personale di H. H. Lim a Milano, con cui la galleria inaugura la propria collaborazione con l’artista. La mostra, a cura di Giacomo Zaza, ruota attorno a un corpus di opere di grande e medio formato realizzate per l'occasione e affiancate da una serie di video girati tra il 2012 e il 2013. Quadri e video creano una narrazione visiva fatta di frammenti in cui immagini e parole si sovrappongono, in un continuo gioco di slittamenti semantici, traduzioni e tradimenti che riflettono il senso dell’epoca in cui viviamo. In parallelo alla mostra, due importanti momenti di approfondimento: venerdì 28 marzo, in occasione di miart 2014, la galleria presenta un video-screening dedicato alla serie Vittorio Square Story, mentre martedì 15 aprile, è la volta di Francamente Parlando, conversazione in galleria durante la quale l’artista e il curatore si confronteranno sulle relazioni e le connessioni tra estetica e politica con ospiti quali Alberto Garutti, Hou Hanru, Evelyne Jouanno e Gabi Scardi.
Nato in Malesia ma attivo in Italia dal 1976, H. H. Lim vive a Roma, dove si è diplomato all’Accademia di Belle Arti e dove da lungo tempo è animatore e interprete di punta della scena artistica. La sua pratica, che spazia dal video alla performance, dalla pittura alla scultura, affonda le radici nella sua complessa formazione culturale divisa tra Oriente e Occidente. In equilibrio tra ironia e provocazione, le opere di Lim hanno sempre un carattere fortemente narrativo, mescolando e contrapponendo elementi e messaggi della comunicazione contemporanea con immagini e riferimenti all’arte dei suoi due mondi, sia essa tradizionale, popolare o alta. Come messaggi da decifrare, nei suoi quadri compaiono segmenti di testo o frasi scritte al contrario, scavate nel gesso, spesso accostate, senza alcun legame apparente, a figure disegnate su fondi monocromi – riferimento diretto alla tradizione artistica cinese, che da sempre associa immagini e scrittura, a volte anche senza un senso evidente se non per chi già conosce quel codice. Quello di Lim è quindi un esercizio di associazione apparentemente casuale che scardina il nesso tra immagine e parola, creando un cortocircuito che può essere letto e interpretato solo soggettivamente dall’osservatore.
Le opere realizzate per la mostra partono dall’attualità socio-politica per comporre una visione fluttuante del mondo capace di attraversare la realtà quotidiana. Le contraddizioni e il complesso di norme e comportamenti che regolano i rapporti umani e la vita in generale si articolano fino ad aprirsi in un gioco di specchi che riflette spazi su altri spazi e altri spazi ancora, sia esteriori che interiori. Tre grandi pannelli a parete – Iena in nero; Iena in rosso ossido; Iena in grigio – mettono al centro della rappresentazione la figura di una iena, evocata come animale totemico, accompagnata da frasi estrapolate dai media (“io posso essere preoccupato, deluso, amareggiato / ma l’ira proprio non mi ha mai posseduto”; “la politica è un piacere ma poi / diventa una droga fine a se stessa”; “when did art stop believing in / the power of people?”). Accanto ad altre opere più piccole, le iene innescano un processo visivo prima ancora che mentale, completamente aperto, in cui si intrecciano analogie e proiezioni, contenuti e referenze, senza mai giungere a un’interpretazione definitiva. “La iena è un animale ambiguo – sottolinea Lim – sciacallo e predatore, vittima e carnefice, fragile e crudele al tempo stesso. Ogni spettatore che si troverà a osservare l’animale potrà identificarlo con se stesso, con i detentori del potere o con le vittime del sistema, a seconda della propria percezione”.
In Words in nero la narrazione è affidata ai gesti delle mani secondo i movimenti codificati della lingua dei segni: i gesti diventano parole, il messaggio è trasmesso unicamente attraverso la comunicazione visuale/gestuale e il contenuto diventa forma. Lo stesso accade in Argomento di Stagione, installazione di tappeti in PVC su cui è possibile camminare, un mosaico di immagini tratte dai notiziari televisivi per non udenti che traduce le notizie del giorno. Qui i fatti quotidiani vengono modulati dalla danza del corpo, innescando un viaggio inaspettato attraverso un nuovo e mutevole punto di vista sul mondo.
Chiudono il cerchio i video Vittorio Square Story, Hula Hoop e Daily Music, che ribadiscono ancora la ciclicità dello sguardo dell’artista: partendo da piccoli accadimenti della realtà circostante, dall’ordinario del quotidiano, Lim approda a una manifestazione non ordinaria del mondo, fino a dare vita a un brusio di parole e immagini dal sapore ambiguo e sfuggente, in un gioco di interscambio tra sarcasmo e riflessione, fiducia e sfiducia nella comunicazione.
Accompagnano la mostra due momenti pensati per approfondire la figura e il lavoro di H. H. Lim. In concomitanza con miart 2014, venerdì 28 marzo, dalle 18.30 alle 22.00, la Galleria Bianconi affianca la sua presenza in fiera con un video-screening in galleria. Esclusivamente in questa occasione verranno proiettate tutte le opere video della serie Vittorio Square Story: alcuni filmati di varia durata e girati in momenti differenti, realizzati dall’artista con la sua videocamera domestica riprendendo scene di ordinaria e straordinaria quotidianità dalla finestra del suo appartamento romano in piazza Vittorio. La sua abitazione e gli accadimenti registrati in presa diretta nel loro divenire diventano simbolo di una riflessione sulla realtà personale e globale, a tratti anche molto cruda, che coinvolge ciascuno di noi in ogni parte del mondo.
Martedì 15 aprile, infine, la Galleria Bianconi organizza Francamente Parlando, conversazione in galleria tra H. H. Lim, il curatore Giacomo Zaza, e alcuni ospiti quali Alberto Garutti, artista e amico di lunga data di Lim; Hou Hanru, direttore artistico del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma; Evelyne Jouanno, critica e curatrice indipendente, fondatrice della Emergency Biennale; Gabi Scardi, critica, curatrice e docente di arte contemporanea. La conversazione partirà dall’approfondimento della pratica artistica di Lim, dalla sua capacità di sintetizzare temi e contesti differenti sia sociali che culturali, per allargarsi a uno sguardo globale che abbraccia e include gli aspetti più attuali della realtà dei nostri giorni.
In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo sull’opera di H. H. Lim edito da Blisterzine, che sarà il primo volume della collana Bianconi, a cura di Giacomo Zaza.
H.H. Lim
H.H. Lim è nato in Malesia. Si è laureato all’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 1976, vive e lavora tra Roma e Penang. È fondatore e animatore dello spazio espositivo romano Edicola Notte, che dal 1990 rappresenta una delle realtà più dinamiche e propositive della capitale.
Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive:
La Nuit Blanche, La Gaitè Lyrique, Parigi (2013); 6. Biennale di Praga, Praga (2013); 55. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, Padiglione della Repubblica di Cuba, Venezia (2013); John Cage Experiments And Its Context, NCCA Centro Nazionale d’Arte Contemporanea, Mosca (2013); Daily Music, Izu Zone Fine Arts gallery, Penang – Malesia (2012); Landscape on the Move, De Vleeshal & De Kabinetten van de Vleeshal, Middelburg – Olanda (2012); Il tesoro nascosto, GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2011); Tang Gallery, Bangkok (2011); 12. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Venezia (2010); 3 Camere, RAM Radioartemobile, Roma (2010); Gone with the Wind, UCCA Centro Ullens per l’Arte Contemporanea, Pechino (2010); Becoming Intense – Becoming Animal – Becoming..., Università di Heidelberg, Heidelberg – Germania (2009); Emergency Biennale, Biennale di Istanbul (2007); Onda Anomala, Evento Pallelo a Manifesta 7, Von Morenberg, Trento (2008); Guangdong Station, Museo d’Arte, Guandong (2008); Wherever We Go, Walter & McBean Galleries, San Francisco (2007); the 5th Ink Painting Biennial of Shenzhen, Museo d’Arte di He Xiangning, Shenzhen (2006); Super, Frac des Pays de la Loire, Carquefou – Francia (2006); 20x20 Artisti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna 1980-2000, Castello Colonna di Genazzano, Genazzano (2005); “Sweet Taboos” “Go Inside”, Tirana Biennial 3, Galleria Nazionale d’Arte, Tirana (2005); À l’ouest du sud de l’est, CRAC Centro Regionale d’Arte Contemporanea Languedoc-Roussillon, Sète – Francia (2004), Villa Arson, Nizza (2004); Luoghi d’affezione, Grand Place Ikob, Bruxelles (2003); Urban Flashes, Centro di Arte Contemporanea Plataporma Garanti, Istanbul (2003); Le Opere e i Giorni, Certosa di San Lorenzo, Padula (2002); Dream 2, Red Mansion Foundation, Londra (2002); Speechless, IT Park, Taipei – Taiwan (2002); Tribù dell’Arte, MACRO Museo d’Arte Contemporanea, Roma (2001); Mondial, Grimaldi Forum, Monaco (2001); The sky from the well, Dimensions Art Center, Taipei (2001); Artisti suonati, Flash Art Museum, Trevi (2001); Lifa, Ibrahim Hussein Museum, Pulau Langkawi - Malesia (2000).
From 20 March to 30 April 2014, Galleria Bianconi is proud to present Politycally Speaking, the first solo show by H. H. Lim in Milan, which will mark the beginning of the gallery’s collaboration with the artist. The exhibition, curated by Giacomo Zaza, revolves around a body of large and medium-scale work created for the occasion, alongside a series of videos made between 2012 and 2013. The paintings and videos build a visual narrative out of fragments in which images and words overlap, in an ongoing dance of semantic shifts, translations, and treacheries that reflect the era in which we live. Parallel to the show, there will be two important opportunities to take a closer look at the artist’s work: on Friday 28 March, the opening day of miart 2014, the gallery will host a video screening dedicated to the series Vittorio Square Story, while on Tuesday 15 April, it will organize Frankly Speaking, a conversation at the gallery in which artist and curator will discuss the links between aesthetics and politics, with guests such as Alberto Garutti, Hou Hanru, Evelyne Jouanno, and Gabi Scardi.
Born in Malaysia but based in Italy since 1976, H. H. Lim lives in Rome, where he graduated from the Accademia di Belle Arti and has been a leading figure on the art scene for many years. His practice, which ranges between video, performance, painting, and sculpture, is rooted in his complex cultural background, split between East and West. Wielding humor and provocation in equal measure, Lim's works always have a strongly narrative quality, blending and juxtaposing elements drawn from contemporary communication with imagery referring to the traditional, popular, or “high” art of his two worlds. Like messages waiting to be deciphered, his paintings contain segments of text or phrases written backwards, carved into the plaster surface; alongside them, without any apparent link, we often find figures drawn on monochrome backgrounds – a direct reference to the Chinese artistic tradition, which has always combined images with writing, at times with a meaning that cannot be discerned except by those already familiar with the code. Lim’s work is thus an exercise in apparently random association that sabotages the link between word and image, creating a synaptic leap that can only be subjectively interpreted by the viewer.
The works created for the show draw on current events to compose a fluidly shifting vision of the world that moves through everyday life. The contradictory set of rules and customs governing human relationships, and human existence in general, branches out and opens up into a game of mirrors that reflects spaces upon spaces, and more spaces still, both within and without. Three large wall panels—Iena in nero; Iena in rosso ossido; Iena in grigio—center on the figure of a hyena, evoked like a totem animal and accompanied by phrases drawn from the media (“io posso essere preoccupato, deluso, amareggiato / ma l’ira proprio non mi ha mai posseduto” [“I may be worried, disappointed, bitter / but I’ve never given in to anger"; “la politica è un piacere ma poi / diventa una droga fine a se stessa” [“politics can be a pleasure but then / it becomes a drug unto itself”]; “when did art stop believing in / the power of people?”). Alongside other, smaller works, the hyena pieces set a process in motion that is more visual than mental, completely open-ended, weaving together analogies and projections, content and references, without ever leading to a definitive interpretation. “The hyena is an ambiguous animal,” Lim points out; “a scavenger and predator, victim and tormentor, vulnerable and cruel at the same time. Each viewer who looks at the animal can identify it with themselves, with those in power, or with the victims of the system, depending on their personal standpoint".
In Words in nero, the narrative is entrusted to hands that follow the codified movements of sign language: gestures become words, the message is conveyed only through visual/gestural communication, and content becomes form. The same thing happens in Argomento di Stagione, an installation of PVC mats which visitors can walk on: a mosaic of images from TV programs that translate the news of the day for deaf viewers. Here, everyday information is modulated by the dance of the body, taking us on an unexpected journey through a new and shifting perspective on the world.
Coming full circle, the videos Vittorio Square Story, Hula Hoop and Daily Music once again underscore the cyclical nature of the artist’s gaze: working from the minor events that take place in the ordinary world around us, Lim arrives at a manifestation of it that is anything but ordinary, an ambiguous, shifting swarm of words and images, in a game that juggles sarcasm and reflection, trust in and mistrust of communication.
The exhibition is accompanied by two events that offer a closer look at the figure and work of H. H. Lim. On the opening day of miart 2014, Friday 28 March, from 6:30 to 10:00 PM, Galleria Bianconi will round out its presence at the fair with a video screening at the gallery. Exclusively for the occasion, it will be showing all the video works in the series Vittorio Square Story: films of varying duration, shot by the artist at different times with his personal video camera, showing scenes of ordinary and extraordinary daily life outside the window of his apartment in Rome's Piazza Vittorio. His home, and the events recorded live as they unfold, come to represent a sometimes harsh reflection on individual and global reality, which touches every one of us, everywhere in the world.
Last but not least, on Tuesday 15 April, Galleria Bianconi will organize Frankly Speaking, a conversation at the gallery featuring H. H. Lim, the curator Giacomo Zaza, and guests such as artist Alberto Garutti, a long-time friend of Lim’s; Hou Hanru, artistic director of MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo in Rome; independent critic and curator Evelyne Jouanno, who founded the Emergency Biennale; Gabi Scardi, a critic, curator, and professor of contemporary art. The discussion will start off by examining how Lim’s artistic practice manages to encompass different social and cultural themes and contexts, then move out for a wider look, touching on some of the most pressing issues that shape our world today.
The exhibition will be accompanied by a catalog published by Blisterzine, which will be the first volume of the series Bianconi, curated by Giacomo Zaza.
H.H. Lim
H.H. Lim was born in Malaysia. He graduated from the Academy of Fine Arts in Rome. Since 1976, he lives and works between Rome and Penang. He is the founder and organizer of the Roman exhibition space Edicola Notte, which since 1990 is one of the most dynamic and proactive realities in the capital.
He has exhibited in numerous group and solo exhibitions:
La Nuit Blanche, La Gaîté Lyrique, Paris, France, 2013; the 6th edition of the Prague Biennial; the 55th Venice Biennial, Republic of Cuba Pavilion in 2013; John Cage Experiments And Its Context at the NCCA National Centre for Contemporary Arts, Moscow, Russia, 2013; Daily Music at the Izu Zone Fine Arts gallery in Penang, Malaysia in 2012; Landscape on the Move, De Vleeshal & De Kabinetten van de Vleeshal, Middelburg, Netherlands, 2012; Il tesoro nascosto at the GNAM Galleria Nazionale d’arte Moderna of Rome and at the Tang Gallery of Bangkok in 2011; the 12th Venice Biennial of Architecture in 2010; 3 Camere at the Ram Radioartemobile gallery of Rome and Gone with the Wind at the UCCA Beijing in 2010; Becoming Intense – Becoming Animal – Becoming..., University of Heidelberg, Heidelberg, Germany, 2009; the Emergency Biennale at Istanbul Biennial in 2007; Onda Anomala, Parallel event to Manifesta7, Von Morenberg, Trento, Italy, in 2008; Guangdong Station at the Guangdong Museum of Art in 2008; Wherever We Go, Walter & McBean Galleries, San Francisco, 2007; the 5th Ink Painting Biennial of Shenzhen, He Xiangning Museum of Art in Shenzhen, 2006; the exhibition Super at the Frac des Pays de la Loire, Carquefou, France, 2006; 20x20 Artisti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna 1980-2000, Castello Colonna di Genazzano, Genazzano, Italy, 2005; “Sweet Taboos” “Go Inside” at the Tirana Biennial 3, The National Gallery of Arts, Tirana, Albania, 2005; À l’ouest du sud de l’est at the CRAC Centre Régional d’Art Contemporain Languedoc-Roussillon in Sète, France and À l’est du sud de l’ouest in Villa Arson, Nice in 2004; Luoghi d’affezione, Grand Place Ikob, Bruxelles, Belgium, 2003; Urban Flashes at the Platform Garanti Comtemporary Art Center, Istanbul, 2003; Le Opere e i Giorni at the Certosa di San Lorenzo, Padula, Italy in 2002; Dream 2, Red Mansion Foundation, London, 2002; Speechless, IT Park, Taipei, Taiwan, 2002; Tribù dell’Arte at the MACRO Museo d’Arte Contemporanea of Rome in 2001; Mondial, Grimaldi Forum, Monaco, 2001; The sky from the well, Dimensions Art Center, Taipei, 2001; Artisti suonati, Flash Art Museum, Trevi, Italy, 2001; Lifa at the Ibrahim Hussein Museum, Pulau Langkawi, Malaysia, 2000.