Greta Guidotti – Madre Terra
Incavi, uteri di pietra, archi arborei, rugosità calcaree e tracce di liquidità fangose, tutti i segni della natura sono rintracciabili nei corpi femminili ritratti dalla fotografa Greta Guidotti.

Informazioni
- Luogo: TORRE DELL'OROLOGIO
- Indirizzo: Piazza Giacomo Matteotti - San Polo d’Enza - Emilia-Romagna
- Quando: dal 18/07/2015 - al 02/08/2015
- Vernissage: 18/07/2015 ore 19
- Autori: Greta Guidotti
- Generi: fotografia, personale
- Orari: 18:00 / 22:00
Comunicato stampa
Testo di presentazione di Adele Cacciagrano
"Avevo bisogno di viscerali legami,
di riconoscermi nei tuoi dettagli.
Sentirmi figlia era legittimare il mio respiro".
Greta - Poesie in utero
La ricerca di un legame profondo e ancestrale, il tentativo necessario di riannodare i fili di un rapporto armonioso e puro con la natura che ci circonda, una natura non umanizzata, ma che mantiene il suo stato di selvatichezza e quindi tutta la sua alterità
Il corpo umano femminile
riscopre di fronte a tale maestà la sua piccolezza: è figlia minore e infinitesimale di quella bellezza grandiosa, ferina e creatrice. Eppure, nei dettagli del corpo, nelle pose e nelle fattezze, la donna porta la stigma di una consonanza emblematica con il corpo della Natura madre. Incavi, uteri di pietra, archi arborei, rugosità calcaree e tracce di liquidità fangose, tutti i segni della natura sono rintracciabili nei corpi femminili ritratti dalla fotografa Greta Guidotti in un connubio armonico e naturale tra la Madre Terra, divinità ancestrale o semplicemente entità geo-fisica di cui il genere umano condivide materia, ascendenza e fattezze, e la donna, il cui corpo flessuoso, pieno e cavo allo stesso tempo, condivide lo stesso destino di maternità dell'umana progenie.
I luoghi in cui il corpo femminile della Madre Terra e della donna vengono immortalati appartengono tutti al territorio emiliano della Val d'Enza e limitrofi: paesaggi, nature e rocce care alla fotografa che in quei luoghi vive e che, attraverso il mezzo fotografico, attiva un dialogo
silenzioso, ma sensibilissimo e aperto nel cogliere piena di stupore le infinite manifestazioni dell'armonia cosmica tra le donne e la Terra quando queste, indisturbate, si mettono a nudo una accanto all'altra nella loro essenza.
riscopre di fronte a tale maestà la sua piccolezza: è figlia minore e infinitesimale di quella bellezza grandiosa, ferina e creatrice. Eppure, nei dettagli del corpo, nelle pose e nelle fattezze, la donna porta la stigma di una consonanza emblematica con il corpo della Natura madre. Incavi, uteri di pietra, archi arborei, rugosità calcaree e tracce di liquidità fangose, tutti i segni della natura sono rintracciabili nei corpi femminili ritratti dalla fotografa Greta Guidotti in un connubio armonico e naturale tra la Madre Terra, divinità ancestrale o semplicemente entità geo-fisica di cui il genere umano condivide materia, ascendenza e fattezze, e la donna, il cui corpo flessuoso, pieno e cavo allo stesso tempo, condivide lo stesso destino di maternità dell'umana progenie.
I luoghi in cui il corpo femminile della Madre Terra e della donna vengono immortalati appartengono tutti al territorio emiliano della Val d'Enza e limitrofi: paesaggi, nature e rocce care alla fotografa che in quei luoghi vive e che, attraverso il mezzo fotografico, attiva un dialogo
silenzioso, ma sensibilissimo e aperto nel cogliere piena di stupore le infinite manifestazioni dell'armonia cosmica tra le donne e la Terra quando queste, indisturbate, si mettono a nudo una accanto all'altra nella loro essenza.
