Graziella Vigo – In scena
Graziella Vigo ha documentato il lavoro del maestro Muti in fotografie di estrema suggestione. Tra le opere in scena, quelle che Giuseppe Verdi ricava da Shakespeare hanno un ruolo importante, sia per il compositore che per il direttore.
Comunicato stampa
Il 4 aprile la Kasa dei Libri entra nelle ultime tre settimane dei suoi 100 di questi Shakespeare, la rassegna di cento giorni dedicati al bardo in occasione dei quattrocento anni dalla sua morte. Accompagnati da importanti personaggi della cultura italiana come Andrée Ruth Shammah, Ricardo Franco Levi, Federica Fracassi, Tim Parks, Stefano Zuffi e tanti altri abbiamo ripercorso le trame di dieci opere shakespeariane, ciascuna affiancata a un tema; abbiamo parlato della follia nel Re Lear, dell’amore di Romeo e Giulietta, del Giulio Cesare e delle idi di marzo… Da qui al 23 aprile, ultimo giorno del ciclo e giornata mondiale del libro, ci aspettano ancora L’Otello – o la gelosia – e Le allegri comari di Windsor – o l’ironia.
Come noto alcune opere di Shakespeare sono state di ispirazione per Giuseppe Verdi autore di Macbeth, Otello e Falstaff, che il Teatro Alla Scala ha, tra l’altro, ospitato nel 2001 con la direzione musicale di Riccardo Muti per celebrare l’anno verdiano. In quell’occasione Graziella Vigo, fotografa che fino ad allora si era concentrata sulla moda, dopo avere ritratto il maestro Muti, ha trascorso un anno dietro le quinte per documentare con le immagini il particolare rapporto tra Verdi e Shakespeare. Per questa ragione Andrea Kerbaker ha pensato che la decade dell’Otello fosse l’occasione migliore per esporre alcuni di questi scatti.
Le fotografie vengono proposte al pubblico della Kasa dei Libri nella mostra che inaugura mercoledì 6 aprile alle 18 e prosegue fino al 23 e sono capaci di restituire l’eco della musica in ogni immagine. Gli scatti di Graziella Vigo diventano momenti di sospensione, dove vivono le scenografie, gli interpreti indimenticabili (Leo Nucci e Paoletta Marrocu nel Macbeth, Placido Domingo, Barbara Frittoli e Leo Nucci nell’Otello, Roberto Frontali, Inva Mula e Ambrogio Maestri nel Falstaff), nei costumi e nei suoni; tutti questi elementi vengono riuniti in un unico fotogramma che trasforma la fotografia in pittura, dando risalto ai dettagli fatti di contrasti, di luci e ombre, di gesti e colori.
Sempre nella decade dedicato all’Otello, la Kasa dei Libri ha in programma due incontri dedicati al teatro:
- Martedì 5 aprile alle 13 Variazioni su Shakespeare e la gelosia, con Lella Costa
Nel 2000, Lella Costa ha dedicato a Otello e alla gelosia un suo prezioso spettacolo, Precise parole, dove affrontava il tema shakespeariano inserendolo, come fa sempre, in un contesto ricco di riferimenti alla contemporaneità. È quindi persona molto informata dei fatti, come di tutto Shakespeare, visto che qualche anno dopo ha fatto anche un fortunato spettacolo sull’Amleto.
- Giovedì 7 aprile alle 18 incontro con Giulia Lazzarini
Non abbiamo una decade dedicata alla Tempesta, ma l’incontro con l’Ariel più memorabile della storia del teatro non poteva mancare. Giulia Lazzarini ci parla di Shakespeare, Strehler, del Piccolo e di tanto, tantissimo palcoscenico.
Infine martedì 12 aprile alle 18 è in calendario un incontro con Armando Massarenti dal titolo Otello opera della verità e dell’apparenza: una originale lettura filosofica dell’Otello, che non è tanto tragedia della gelosia, ma dell’apparenza, e come tale mette in scena un matrimonio che diventa un vero e proprio stato allucinatorio.