Graziella Menichelli – Tagliare e cucire parole
Le forme del dolore divengono opere estetiche che lasciano lo sguardo dello spettatore sgomento; percorsi di malattia e disperazione trasformati in sculture.
Comunicato stampa
Il mondo di Graziella Menichelli è un mondo assolutamente interiore eppure definito e delineato. La forza creativa e plastica dell’artista dà forma a percorsi di malattia e disperazione ed immediatamente dopo li sublima in sculture cariche di poesia e libertà oppure negli arazzi forme e geometrie essenziali e pulite. Le forme del dolore divengono opere estetiche di altissimo livello che lasciano lo sguardo dello spettatore sgomento e perplesso, timoroso di scavare e scontrarsi in simili ed universali”incidenti”.
La soluzione, il continuum vitale, il divenire sono conservati attraverso il recupero ed il riutilizzo nonché la rinascita di oggetti di scarto prima disfatti e poi assemblati in dialogo teatrale reciproco.
Un lavoro umile che esce dal cerchio preordinato delle convenzioni pittoriche e plastiche dell’accademismo.