Goetterdaemmerung (Il Crepuscolo degli Dei) – Finissage con Oobe

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO SALUZZO PAESANA
Via Bligny 2, Torino, Italia
Date
Il

Sabato 10, domenica 11 e lunedì 12 gennaio le due sedi di mostra - Cripte dell'Ex Cimitero di San Pietro in Vincoli e Appartamento Padronale di Palazzo Saluzzo Paesana - saranno visitabili dalle 15 alle 19.

Vernissage
12/01/2015

dalle 19 alle 22

Contatti
Sito web: http://www.goetterdaemmerung.it
Biglietti

L'ingresso al finissage sarà riservato a tutti i possessori di un biglietto di visita alla mostra GOETTERDAEMMERUNG emesso in data 10-11-12 gennaio 2015.

Artisti
Oobe
Generi
performance - happening, serata - evento, musica
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A Palazzo Saluzzo Paesana si terrà l’evento conclusivo della mostra, con una performance sonora a cura di Oobe, artista ambient che ha recentemente debuttato sulle frequenze della Boiler Room.

Comunicato stampa

Torino, 10 gennaio 2014 - Ultimi giorni per poter visitare la mostra GOETTERDAEMMERUNG, prima personale italiana dedicata a SVEN MARQUARDT, già fotografo "clandestino" della Berlino Est più underground e front-man del celebre club techno Berghain.

Sabato 10, domenica 11 e lunedì 12 gennaio le due sedi di mostra - Cripte dell'Ex Cimitero di San Pietro in Vincoli e Appartamento Padronale di Palazzo Saluzzo Paesana - saranno visitabili dalle 15 alle 19.

Dalle 19 alle 22 di lunedì 12 gennaio, a Palazzo Saluzzo Paesana si terrà l'evento conclusivo della mostra, con una performance sonora a cura di OOBE, artista ambient che ha recentemente debuttato sulle frequenze della Boiler Room.

Per una completa esperienza fuori dal corpo, verrà offerta ai partecipanti una degustazione dei misteriosi infusi di erbe SENSATONICS prodotti a Berlino.

L'ingresso al finissage sarà riservato a tutti i possessori di un biglietto di visita alla mostra GOETTERDAEMMERUNG emesso in data 10-11-12 gennaio 2015.

La mostra è realizzata nell'ambito della manifestazione culturale TORINO INCONTRA BERLINO ed è realizzata grazie al sostegno della Fondazione per la Cultura Torino, con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città di Torino e del Goethe-Institut Turin, in collaborazione con Banca Mediolanum.

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La mostra prende il titolo da “Il Crepuscolo degli Dei”, in tedesco Götterdämmerung, un’espressione impropria ma usuale nella mitologia nordica, utilizzata per indicare la fine del mondo, il giorno fatale della grande catastrofe, la battaglia finale degli Dei contro oscure potenze avversarie che li annientano. Alla fine del XIX secolo Richard Wagner rielabora questa saga nel testo del suo dramma musicale Die Götterdämmerung, la quarta parte della celebre tetralogia de l'Anello del Nibelungo, che rappresenta la summa della concezione estetica del grande compositore, evocatrice di drammi umani e mitici, di amori sublimati, di ritorno a un leggendario passato eroico. In un contesto completamente diverso, Luchino Visconti recupera l’impeto wagneriano ne La Caduta degli dei (1969), film in cui innesta, sullo sfondo delle tragiche vicende di una famiglia di industriali, gli Essenbeck, la storia dei due anni tedeschi del destino: il 1933-1934, che vedono la fine di un mondo e l’inesorabile ascesa di Hitler al potere.

Sven Marquardt, come Wagner, non concepisce il mito come passato inverato dalla storia, ma come presente che si presta a spiegare il passato, infondendo nei suoi personaggi malinconici, antieroi silenti di un Olimpo ormai dissoltosi per sempre. I suoi ritratti, caratterizzati da un’acuta introspezione psicologica, giocano su un’idea d’impermanenza e sembrano suggerire significati ulteriori, al di là della patina rassicurante delle composizioni ben calibrate e caratterizzate da un uso sapiente del bianco e nero, fortemente chiaroscurato.

Sven Marquardt, testimone dei cambiamenti che hanno attraversato la Germania degli ultimi trent’anni, eternizza attraverso le sue fotografie un microcosmo personale atemporale: i soggetti ritratti e le atmosfere evocative si confrontano con la maestà del mito, passando dalla leggenda alla storia. Ricordi reali e momenti di vita vissuta si rincorrono nella loro immediatezza non costruita, offrendosi talvolta in un’ostentata e impudica intimità ammiccante, nella costante attesa di un’intrusione da parte dello spettatore-voyeur.

In occasione della mostra è pubblicato un catalogo monografico trilingue - italiano, tedesco, inglese - edito da Skira, ad oggi il più completo sul lavoro di Sven Marquardt.

Sven Marquardt (Berlino Est, 1962) vive e lavora a Berlino. Si forma come aiuto operatore alla DEFA (gli studi cinematografici di proprietà pubblica della RDT) dove, collaborando con il fotografo Rudolf Schäfer, figura iconica della Germania Est, inizia nei primi anni Ottanta a documentare la scena underground di Berlino Est. Dopo la caduta del muro, Marquardt si immerge nella club-culture magmatica della capitale riunificata e smette per alcuni anni di fotografare. Successivamente ricomincia a lavorare con la fotografia, sia proseguendo la sua ricerca personale sia nel mondo della moda. Dal 2007 Sven Marquardt contribuisce in maniera significativa alla definizione dell'immagine dell’etichetta discografica “Ostgut Ton” del Berghain. Le sue fotografie sono state esposte in numerose mostre personali e collettive in Germania e all’estero.