Giuseppe Gallo – Michelangelo sogna Brancusi

Informazioni Evento

Date
Dal al
Vernissage
06/12/2022
Artisti
Giuseppe Gallo
Curatori
Denis Isaia
Generi
arte contemporanea, personale

Scultore, pittore e disegnatore, Gallo intreccia linguaggi provenienti da mondi diversi attingendo alla filosofia, alla matematica, alla cosmologia e alla letteratura. I suoi lavori appaiono sospesi tra diversi tempi storici e donano consistenza a pensieri sfuggenti e domande insolute.

Comunicato stampa

Scultore, pittore e disegnatore, Gallo intreccia linguaggi provenienti da mondi diversi attingendo alla filosofia, alla matematica, alla cosmologia e alla letteratura. I suoi lavori appaiono sospesi tra diversi tempi storici e donano consistenza a pensieri sfuggenti e domande insolute.

 

Michelangelo sogna Brancusi (2022) è il titolo della monumentale scultura che raffigura il volto incantato del Maestro rinascimentale su cui è germogliata la Colonna infinita dello scultore modernista Constantin Brâncuşi. Per l’occasione, l’opera sarà sospesa al centro della piazza del museo, scelta simbolica e spettacolare che sottolinea il rapporto tra antico e contemporaneo, nodo fondante della linea d’indagine del Presidente Vittorio Sgarbi.

 

Quella di Gallo è infatti un’arte senza tempo che cita i grandi maestri senza categorizzarli per epoche e stili, ma ricercando un’idea primigenia che accomuni stagioni ed espressioni differenti. L’artista non risponde tanto all’affermazione di uno stile quanto a un interrogativo d’ordine squisitamente poetico. 

 

In un ideale connubio con l’iconica architettura, il progetto espositivo si propone come percorso diffuso con sculture, disegni e installazioni esposte nella piazza, nel foyer, nel mezzanino e nel cavedio del museo. In un’alternanza di tecniche e materiali, la monografica su Giuseppe Gallo vede protagoniste 50 opere realizzate dagli anni Ottanta a oggi. 

 

Tema ricorrente della rassegna è la natura, attraverso cui l’artista ribadisce la volontà di legare i propri soggetti ai tempi lenti e profondi del mito invitando a una contemplazione di ordine filosofico, manipolando il tempo e allontanando gli spettatori dalla frenesia cittadina. La natura rappresenta dunque per Gallo l'ambiente-simbolo in cui l’artista rintraccia un fondamentale principio di vita e di poesia.