Giulio De Mitri – Scavi di Luce

Informazioni Evento

Luogo
NECROPOLI GRECA
via Marche , Taranto, Italia
Date
Dal al
Vernissage
29/12/2017

ore 18

Artisti
Giulio De Mitri
Generi
arte contemporanea
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“Scavi di Luce” dell’artista Giulio De Mitri, installazioni ambientali site specific in due aree archeologiche di Taranto: Necropoli greca e Cripta del Redentore.

Comunicato stampa

Ha preso il via con un fittissimo carnet di eventi culturali, il progetto “Percorsi di Archeologia Urbana/Taranto Sotterranea” con visite guidate, didattica, conferenze, seminari, teatro, installazioni ambientali di arte contemporanea, mostre documentarie, e con una significativa giornata clou, la “Notte bianca dell’Archeologia, che si terrà il 29 dicembre p.v.
Gli eventi culturali sono promossi dalle cooperative Ethra, Nove Lune e Polisviluppo (costituitesi in Associazione Temporanea d’Imprese), in collaborazione con l'associazione "Terra" e con la disponibilità della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto. La kermesse è parte integrante del cartellone culturale del Comune di Taranto, che offrirà alla cittadinanza ulteriori arricchimenti culturali e di promozione turistica, valorizzando nel contempo l’immenso patrimonio artistico-culturale del territorio jonico.
“La cultura, affermava Elio Vittorini, è la forza umana che scopre nel mondo l'esigenza di un mutamento e ne dà coscienza al mondo”. «In tanti anni – affermano gli organizzatori – abbiamo investito facendo della cultura una risorsa insostituibile ed una fonte di ricchezza spirituale per lo sviluppo del territorio. Taranto è storia, è bellezza, è una città che può, con la sua storia millenaria, continuarci a sorprendere».
Gli eventi culturali vivranno il loro momento più importante sia nella Necropoli greca di via Marche che nella Cripta del Redentore di via Terni, con le istallazioni ambientali site specific “Scavi di Luce”, realizzate dell'affermato artista tarantino Giulio De Mitri, che inaugureranno venerdì 29 dicembre la “Notte bianca dell'Archeologia” e resteranno aperte sino al 6 gennaio. Le due installazioni, fondate su una ricerca profonda nella storia, nella memoria collettiva, nel mito; dalla filosofia greca alla letteratura contemporanea, innescano una serie illimitate di riflessioni: dalla «Necropoli greca del VI-V secolo a.C. che diventa - scrive nel testo di presentazione il critico e curatore Roberto Lacarbonara - la scena di una palingenesi, il riaffiorare di una luce immateriale proveniente dalla fredda compattezza della terra. De Mitri rinnova la simbologia della farfalla (in greco psyché) quale corpo che abbandona la propria natura corporea per effetto di una metamorfosi che produce il volo di ali spiegate, colte nell’atto di librarsi verso l’alto. Nella superficie specchiante dell’acciaio riverberano i riflessi della luce, s’insediano le tracce del cielo e dello spazio circostante, manifestando la piena mutevolezza di una plasticità impalpabile.»(...) alla «Deesis bizantina il visitatore viene accolto in un vero e proprio viaggio nella profondità della terra e della storia, testimonia la straordinaria tradizione iconografica cristiana in terra jonica. Attraverso i dodici gradini che conducono alla tomba a camera di età romana, si giunge nei pressi delle tre piccole edicole semicircolari, un tempo dedite ad accogliere le urne cinerarie. Parte da qui l’incontro con la luce nuova con cui Giulio De Mitri incede nello spazio sacro dell’ipogeo.» (...)
Scavi di Luce, “energia luminosa” grazie all'artista che ci dona con le sue opere profondità e leggerezza e “mettendo così la vita al centro della vita.”

GIULIO DE MITRI (Taranto, 1952). Ha compiuto studi umanistici ed artistici (Accademia di Belle Arti e Università). È professore ordinario di Prima fascia, titolare della Cattedra di Tecniche e tecnologie della arti visive all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Artista rigoroso e raffinato intellettuale, tra i massimi protagonisti della Light Art. Nel suo percorso artistico è determinante la profonda riflessione estetica in grado di coniugare la matrice filosofica platonica ed eraclitea con le istanze sociali e linguistiche del Novecento, tra Heidegger, Camus e Sartre. È presente in numerose e prestigiose esposizioni nazionali ed internazionali (Budapest, Stoccolma, Osaka, Isola di Samothrace, Ajdovscina, Porto Alegre, Philadelfia, Sarajevo, Geraki, Berlino, Mar de Plata, Labin). Tra le mostre personali e le rassegne più recenti ricordiamo: 2016: 57 Premio Campigna, AttraversaMenti in luce, opere 2006-2016, Galleria di arte contemporanea “Vero Stoppioni”, Santa Sofia (FC); Arte di ricerca per la ricerca, Palazzo Peruzzi De' Medici, Firenze; I Biennale Arte & Industria. Utopia e Realtà, Labin, Croazia; The last last supper. Leonardo e l'ultima cena, Expo Milano, Villa Burba, Rho, Milano; 2015: Notte Europea dei Ricercatori / Bright, Palazzo Pubblico, Siena; Icastica III Edizione, Loggiato del Vasari, Arezzo; Il giardino delle Muse, Giardino di Palazzo Fieravecchia, Siena; Light Art Ensemble, Ex-Chiesa di San Carpoforo, Milano; IV Edizione della Biennale del Fin del Mundo 2014/2015, Mar de Plata, Argentina; 2014: Il corpo e l'anima, Museo F.R.A.C., Baronissi, (SA); Esperidi, Studio d'arte contemporanea “Pino Casagrande”, Roma, 2013; Biennale di Venezia LIV (2011): Sguardo contemporaneo e Padiglione Italia e Biennale LII (2007): J. Beuys. Difesa della natura; XV Quadriennale, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2008; 20 artisti per i 150° dell’Unità d’Italia, Palazzo Reale, Torino, 2011; 2010: Intramoenia Extra Art, Castelli di Puglia; La luce come corpo, Galleria Peccolo, Livorno; XV (2012) e XIV (2010) Biennale d’Arte Sacra Contemporanea, Museo Stauros, San Gabriele (TE). Una vasta bibliografia accompagna la sua attività: pubblicazioni di carattere monografico e generale editate da Marsilio, Mazzotta, Skira, Silvana, De Agostini, Electa, Fabbri, Maggioli, Maretti, Rubettino, Peccolo, Gangemi, ecc. Sue opere sono presenti in Musei, collezioni pubbliche e private.