Giulio Belluz – Segni e Colori
Si distingue nell’essere forse l’ultimo testimone di una scuola antica dei mestieri dell’arte. Raccoglie in sé con uno spirito didascalico e preciso ogni tecnica conosciuta, dalla più arcaica alla più moderna.
Comunicato stampa
“a fresco” sia a strappo che muratura, calcografie, incisioni in acqueforti e acquetinte,xilografie, litografie, serigrafie, monotipi, olio, tempera classica, acrilico ed acquerello. Tecniche diversificate di un moderno alchimista di mestiche, oli, pigmenti e linguaggio.
Esperto in arte musiva sia di impronta storica che di nuove dimensioni destrutturate. Modella creta, scolpisce pietra e legno, in stiacciato donatelliano o tutto tondo aereo.
Bulino, pennello, scalpello, martellina, dominati e diretti con decisione, leggera e veloce, in esecuzione fresca e toccante. La passione di una sperimentazione dal sapore anche archeologico non gli impedisce di strutturare un linguaggio dalla grande forza espressiva.
La linea, il segno, l’area definita e pulita, l’anatomia spinta fino al suo limite intrinseco, si coniugano alla forza di un colore intenso e profondo. Campiture, velature, si oppongono ritmicamente in danze geometriche complesse. Si strutturano i soggetti su sfondi evocati come dal fato. Il vero viene ripreso al suo apice per poi evanire tra forme illusorie e tocchi di luce. Il ritmo intenso pulsa sulla superficie come d’acqua, slegato dal supporto. Immergersi e farsi trascinare tra ombre e foschie oppure cogliere forme che traspaiono sognanti. Emozione allargata del momento e particolare in ogni singolo tocco significante. Nulla rimane al caso e nulla disarmonizza in tale bizzarro intersecarsi dei piani, una caotica melodia. Una semantica di sintesi in una sintassi complessa.Tutto il bello del Tutto, compresso in un solo istante, a disposizione nostra per tutto il tempo desiderato.
Jala Belluz