Giovanni Chiamenti – La cerimonia dei misteri

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO SERRA
Passante Lancetti, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
09/12/2019
Artisti
Giovanni Chiamenti
Generi
arte contemporanea, personale
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La stagione espositiva di spazioSERRA continua con il ciclo di mostre incentrate sull’Horror Vacui, tema selezionato per la call for artists di quest’anno. Lo spazio ospita la prima personale di Giovanni Chiamenti, giovane artista diplomato alla magistrale di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano.

Comunicato stampa

La stagione espositiva di spazioSERRA continua con il ciclo di mostre incentrate sull’Horror Vacui, tema selezionato per la call for artists di quest’anno. Lo spazio ospita la prima personale di Giovanni Chiamenti, giovane artista diplomato alla magistrale di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano.

L’opera site-specific parte dalle teorie del tedesco Rudolf Otto contenute ne Il sacro (1917). Il libro del teologo e storico delle religioni analizza la questione del divino in ogni sua espressione, tra cui quella razionale. Lo scrittore indaga il concetto di “numinoso”, ovvero di quella categoria del sacro intuibile, ma difficilmente teorizzabile. Esso è l’effetto del “mysterium tremendum et fascinans”, una forza generatrice, terrificante e meravigliosa, che sconfina nel campo cieco del sentimento sacro. La cerimonia dei misteri, titolo della mostra, come scrive l’artista «deriva da caerimonia che in latino descrive la sacralità e il rito che in questo caso rimane avvolto da un’aura misteriosa, in quest’ambientazione al limite tra l’ancestrale e il surreale. Tramite l’inserimento di materiali sintetici, la mostra intende riflettere sullo smarrimento della visione sacrale della natura. L’intento è quello di evocare una presenza che aleggia tra umano e divino».

Giovanni Chiamenti immagina spazioSERRA come un luogo sacro, data la sua pianta a base ottagonale che ricorda i battisteri. Al suo interno vi posiziona tre strutture realizzate in ceramica: un altare, una sorgente e un arco. Queste architetture primitive sono completate da dispositivi artificiali in plastilina, resina e silicone che rievocano una natura primordiale e rigogliosa.

La ricerca artistica di Chiamenti esamina anche la teoria dell’Antropocene, termine coniato dal Premio Nobel per la chimica Paul J. Crutezen e che indica l’era geologica in cui viviamo. Secondo lo scienziato olandese, l’uomo, con le sue rivoluzioni tecniche, ha modificato il territorio che abita al punto da generare una nuova epoca in cui i climi e le strutture della Terra sono alterati rispetto al loro normale corso.

Giovanni Chiamenti (Verona, 1992) vive e lavora a Milano. Consegue il diploma di laurea magistrale in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano nel 2017. Nel corso del 2016/17 intraprende il programma Erasmus+ presso l’Académie Royale des Beaux-Arts de Bruxelles. Espone in mostre collettive in Italia e all’estero presso la Palazzina dei Bagni Misteriosi (Milano), Atelier 34zèro Muzeum (Bruxelles), Galleria Daniele Agostini (Lugano). Nel 2018 è stato in residenza presso la School Of Visual Arts di New York e tra i finalisti del Premio Francesco Fabbri. Attualmente è in residenza presso VIR viafarini- in-residence a Milano ed è uno tra gli artisti selezionati per il programma di residenza IN PRATICA, in partnership con VIAINDUSTRIAE (Foligno) e The Blank Contemporary Art (Bergamo).

spazioSERRA nasce dal progetto Artepassante, un programma di riqualificazione degli spazi metropolitani che fa capo all’Associazione Le Belle Arti in collaborazione con RFI e col patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia. SERRA è uno spazio espositivo no-profit che nasce con l’obiettivo di valorizzare il territorio milanese attraverso il lavoro dei giovani artisti, in un luogo, quello suburbano, non dedicato all’arte, dove l’arte diventa un incidente. Per la realizzazione della mostra hanno collaborato: critica e curatela Vincenzo Argentieri, gestione dell’evento Silvia Biondo, gestione dello spazio Virginia Dal Magro, allestimento Angelo Di Matteo, strategia social Massimiliano Fantò, contenuti social Giacomo Lambrugo, fotografia Cristiano Rizzo.