Giovanni Boldini – Il ritorno di Franca Florio
Il quadro acquistato all’asta dai marchesi Berlingieri sarà esposto a Villa Zito in accordo con Fondazione Sicilia per due mesi.
Comunicato stampa
DAL 16 MARZO LA TELA DI BOLDINI IN MOSTRA A PALERMO
Il quadro acquistato all'asta dai marchesi Berlingieri sarà esposto a Villa Zito in accordo con Fondazione Sicilia per due mesi
16 marzo - 20 maggio | Villa Zito
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?Il 30 aprile dell’anno scorso, la tela di Giovanni Boldini (Ferrara, 31 dicembre 1842 – Parigi, 11 gennaio 1931) raffigurante Franca Florio (qui l'immagine completa dell'opera, ndr), è stata battuta all'asta. Fino a quel momento si trovava al Grande hotel Villa Igiea di Palermo, antica residenza dei Florio diventata poi albergo di lusso. Da allora il dipinto non è più stato esposto a Palermo. È per questo la mostra dell'opera in programma da venerdì prossimo e fino al 20 maggio a Villa Zito è da considerarsi un evento.
In accordo con la Fondazione Sicilia e grazie alla concessione degli acquirenti, i marchesi e mecenati Berlingieri che lo hanno acquistato per un milione e 133 mila euro, infatti, il quadro torna ad essere visibile a tutti. Un appuntamento dal sapore particolarmente dolce per i palermitani, profondamente legati alla figura di Franca Florio e alla fama che accompagna la sua vita e la sua scomparsa, tra fortune e miserie. Mito della Belle Epoque e della Palermo Felicissima, a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento. La "Regina" era soprannominata Franca Florio dalle riviste patinate dell'epoca, mentre D'Annunzio la definiva "L'Unica".
A rendere ancora più affascinante questo quadro e questo appuntamento anche il mistero scoperto di recente. Per molto tempo si è creduto che esistessero due dipinti a figura intera di Franca Florio realizzati da Boldini. Il primo databile all'indomani dalla commissione ricevuta da Ignazio Florio, nel 1901, e l'altro del 1924 poi esposto a villa Igiea e arrivato fino ai giorni nostri. Studi recenti hanno permesso di capire che la tela è una soltanto e che sotto il dipinto attuale se ne celano altri due: nel primo, l'abito ha maniche lunghe e una gonna più vaporosa; nella versione successiva Franca Florio indossa invece un vestito più malizioso (il dipinto risalirebbe agli anni della Prima guerra mondiale): e infine il terzo strato, è la versione del dipinto arrivata fino a noi.