Giovanna Lacedra – Io sottraggo

Informazioni Evento

Luogo
STATUTO 13
Via Statuto 13, Milano, Italia
Date
Il
Vernissage
22/01/2013

ore 18.30

Artisti
Giovanna Lacedra
Generi
performance - happening
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L’azione performativa dell’artista Lacedra è sublime in quanto ci coinvolge nell’intimità del suo disagio, quello che ha vissuto in primis.

Comunicato stampa

“IO SOTTRAGGO”
Performance artistica di Giovanna Lacedra
Sulla triangolazione cibo-corpo-peso
A cura di: Massimiliano Bisazza e Giovanna Lacedra

Quando?: il 22 Gennaio 2013 alle h.18,30
Dove?: Galleria d’arte Contemporanea e Spazio Espositivo STATUTO13, Via Statuto no.13 -corte interna-Brera District - 20121 Milano

L’Arte può essere un potente mezzo taumaturgico che permette l’esorcizzazione delle paure, dei traumi e delle angosce attraverso l’atto creativo. La Performance artistica di Giovanna Lacedra, che ho avuto la possibilità di curare in diversi ambiti artistici, mi ha colpito fin dal primo momento nel lontano Giugno 2011: per la sua intensità emotiva, per le grandi potenzialità educative, per la fattività dal punto di vista artistico-performativo e per il potente contenuto insito nel messaggio trasmesso.

L’intento dello svuotamento e del riempimento del corpo che viene utilizzato come un tempio da sacrificare alla nera divinità del disamore e del vuoto affettivo, è sicuramente uno dei punti focali di questa patologia così devastante. Auto-annientarsi per l’affermazione di se stessi sembra paradossale e forse lo è ma è questo il meccanismo inconscio che affligge chi soffre di anoressia e di bulimia. Un grido emerge dalla scarnificazione di se, dalla diminuzione di peso ricercata in modo ossessivo e compulsivo, perché non ci si sente adeguati, all’altezza, amati. Allora inizia il carosello espressionistico dove si martirizza il proprio corpo fino al completo e totale disfacimento, fino all’ultimo atto quello estremo del Thanatos.

L’azione performativa dell’artista Lacedra è sublime in quanto ci coinvolge nell’intimità del suo disagio, quello che ha vissuto in primis.
E’ certo un forte coinvolgimento emotivo e sono convinto che non durerà solo la sera dell’evento ma che un “seme” posto nella nostra testa ci farà tornare a quelle immagini e considerarle sotto vari punti di vista anche a distanza di tempo…nel tempo.