Giorgio Santucci – La fine dell’oscurità

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA TRICROMIA
Via della Barchetta, 13 – 00186, Roma, Italia
Date
Dal al

dal mercoledì al venerdì 15.00 - 19.00 | sabato 10.00 - 19.00

Vernissage
13/04/2018

ore 18

Artisti
Giorgio Santucci
Generi
personale, disegno e grafica
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La fine dell’oscurità. Giorgio Santucci ci racconterà la rinascita di Dylan Dog, un’apocalisse contemporanea.

Comunicato stampa

La fine dell'oscurità

Il titolo del nuovo albo che Giorgio Santucci, dedica al celeberrimo Dylan Dog di Sergio Bonelli Editore.

Il fumetto in bianco e nero è fatto di bianchi e di neri. Sembrerebbe una frase scontata. Non lo è. Anche perché il rapporto tra il bianco e nero ha mille sfaccettature. Ad esempio per una certa scuola di fumetto c’è il nero che gentilmente chiede permesso al bianco per mostrare le forme della sua realtà. E il bianco dice: vieni, accomodati. Per un’altra scuola del fumetto (quella che deriva da Milton Caniff e che poi ha avuto in Will Eisner, Hugo Pratt, Francisco Solano Lopez e José Munoz alcuni dei suoi migliori interpreti) ci sono le macchie bianche le macchie nere. Che creano equilibri. Di ombre e di luci. Di presenze e assenze. Di impressionismi e di espressionismi. Giorgio Santucci viene da lì. Da quella scuola lì. Alimentato da una passione per il fumetto tenace e costante. E dall’amore per le emozioni forti, per i contrasti e anche per le provocazioni. Quelle che il fumetto decenni fa non si permetteva. E che Santucci oggi può permettersi. Ecco allora che il suo fumetto diventa il terreno in cui il bianco e nero si confrontano, anzi no, meglio, si scontrano. L’equilibrio è precario perché uno vuol prevalere sull’altro. Il bianco sul nero, il nero sul bianco. E il bianco vuol fare paura al nero. E viceversa. Noi lettori siamo dentro a questa lotta. Precaria, Paurosa. Non c’è da scherzare quando Santucci, con una risata malvagia, vuole che partano i lampi dalle battaglie che organizza nelle sue vignette. Non c’è da scherzare quando bianco e nero se le danno di tutti i colori e non c’è via d’uscita.

Bisogna solo cercare di non avere paura.

Luca Raffaelli

La Galleria d'Arte Tricromia, sulle cui pareti dal 1990 hanno scritto i migliori artisti e disegnatori quali Altan, Mattotti, Pericoli, Toppi, Bucchi, De Loustal, Igort, Luzzati, Matticchio, Gipi, Toccafondo, Ricci… portando ognuno i propri respiri e la propria armonia, continua a scoprire, ospitare e promuovere nuovi artisti.