Gianna Moise – Ixthus

Informazioni Evento

Luogo
SILBERNAGL UNDERGALLERY - NAVIGLI STREET
Alzaia Naviglio Grande 4 , Milano, Italia
Date
Dal al

Dal Martedì al Sabato ore 11-19

Vernissage
06/09/2012

ore 19

Contatti
Sito web: http://www.giannamoise.com
Artisti
Gianna Moise
Curatori
Igor Zanti
Generi
arte contemporanea, personale
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La recente produzione della Moise, che da diversi anni si concentra con attenzione ed intuito su una ricerca sui materiali non tralasciando aspetti di sapore neofigurativo, indaga sul valore del “simbolo” in occidente.

Comunicato stampa

Silbernagl & Undegallery è lieta di presentare IXHTUS, mostra personale di Gianna Moise a cura di Igor Zanti.

Si inaugurerà il 6 settembre, in occasione della Vogue Fashion Night, nella sede milanese della Silbernagl & Undergallery di Milano in via Borgospesso 4, la nuova esposizione personale dell’artista milanese Gianna Moise.

La recente produzione della Moise, che da diversi anni si concentra con attenzione ed intuito su una ricerca sui materiali non tralasciando aspetti di sapore neofigurativo, indaga sul valore del “simbolo” in occidente.
Partendo, infatti, da un simbolo, quello del pesce -in greco antico IXTHUS, tradizionale acronimo delle parole, Gesù Cristo, figlio di Dio, Salvatore- la Moise ripercorre idealmente la storia di quell’apparato cognitivo che è alla base della cultura occidentale nella sua dimensione protocristiana e cosmogonica .
La figura del Cristo, mai dichiarata, ma sempre e comunque evocata, rimane centrale in questo lavoro, senza però una voluta interpretazione confessionale, ma piuttosto con un intento che si avvicina alla dimensione dell’antropologia culturale.
Il Cristo, infatti, trova una sua iniziale rappresentazione nel primo nucleo di opere dedicate all’immagine del pesce -l’IXTHUS per l’appunto- simbolo cristologico per eccellenza. Un pesce, in questo caso, che si declina in diverse soluzioni tecniche, che vanno dalla scultura in vetro, realizzata in collaborazione con la prestigiosa scuola del vetro Abate Zanetti di Murano, per giungere fino ai pesci su cartone dove l’artista “riempie” con colate di colore la texture del supporto, dando vita a composizioni di gusto materico dal forte impatto tattile. Il passo verso il ricamo risulta quasi scontato, suggerendo alla Moise nuove vie di sperimentazione.
Il primo nucleo di lavori sembra, nell’economia creativa di questa recente produzione, assumere il valore di un’affermazione a priori, di un assunto necessario per spingersi oltre, per indagare più a fondo, per percorrere senza incertezze la strada che porta verso il secondo gruppo di opere esposte in mostra.
In questo caso ci troviamo di fronte ad una dimensione più sperimentale, empirica, a tratti esoterica ed alchemica, e la materia di indagine ci viene offerta da un capolavoro molto caro all’artista: il Cenacolo di Leonardo da Vinci.
Lo spunto viene fornito da una considerazione sul Da Vinci e cioè dal fatto che Leonardo ritenesse che l'uomo fosse una rappresentazione in miniatura dell’universo e che, quindi, fosse composto dai quattro elementi fondamentali quali terra, acqua, aria e fuoco.
Il Cenacolo, in questo senso, può essere letto come un’allegoria dell’umanità e dell’universo e i dodici apostoli definiscono una sorta di cosmografia potendo essere identificati con le costellazioni zodiacali, con il Cristo/sole al centro.
La relazione tra le costellazioni zodiacali e gli stoicheia di tradizione ellenica è molto stretta, tanto che i segni zodiacali vengono tradizionalmente divisi tra segni di terra, di acqua, di fuoco e di aria.
Ad ogni costellazione, infine, può essere ricollegato un fiore che ne è raffigurazione simbolica, e questo suggerimento ha spinto la Moise a creare una sorta di “erbario”, un’inusuale natura morta, che riproduce in maniera allegorica l’Ultima Cena, con al centro l’immutabile immagine del sole, topos iconografico nella rappresentazione della divinità.

La mostra rimarrà aperta fino al 23 settembre e sarà accompagnata da un catalogo con introduzione critica a cura di Igor Zanti

GIANNA MOISE

Laureata in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Milano, ha successivamente frequentato la Scuola di Copia dal vero e Pittura all’Accademia di Brera a Milano. Coniugando studio e approfondimento sui materiali, Gianna Moise ha saputo creare nuove forme ed equilibri. Ha viaggiato per lunghi periodi in Oriente entrando in stretto contatto con la cultura artistica orientale. Dal 2011 è Direttore artistico della Fondazione Cova, Milano.
MOSTRE

agosto 2012: selezionata per il Premio Murano, Venezia
luglio 2012: "Crocifisso" scelta tra le opere permanenti presso Palazzo Regione Lombardia, Piazza Città di Lombardia 1, 20124, Milano
febbraio-marzo 2012: collettiva “Works on paper”, Galleria EB&Flow, Londra
dicembre 2011: collettiva ‘ObraXmas’, Galleria Obraz, Milano
dicembre 2011: mostra personale “Segni particolari”, Spazio ar.de.a, Lecco
settembre 2011: installazione ambientale, Fondazione Giovanni e Irene Cova, Milano
giugno 2011: collettiva “Solo per una notte”, Spazio Bigli, Milano - evento organizzato da Galleria Obraz
maggio 2011: collettiva Museo d’Arte moderna PaRDeS con l’installazione ambientale in plexiglass LUMAC@
maggio 2011: collettiva con “La Galleria “ a Kyoto – Giappone. Progetto per solidarietà – emergenza
dicembre 2010: Installazione pittorica site specific per il Reparto Maternità dell'Ospedale di Sesto San Giovanni, Milano
2010: ArtVerona, Galleria Obraz, Milano
2010: collettiva “Tutto in rosso”, Galleria San Lorenzo, Milano
2010: collettiva, “10 anni di Obraz” Galleria Obraz
2010: personale “More is More“ Galleria Obraz, Milano a cura di Ivan Quaroni
2009: personale “Archetipi, le forme in cui il silenzio appare”, antico Oratorio della Passione in Sant’Ambrogio, Milano a cura di Alessandra Redaelli
2009: STEP 2009 - Galleria Arteutopia
2009: collettiva “The world’s silence” alla Galleria "La Galleria" a Kyoto, Giappone
2007-2008: Palm Beach 3, Contemporary Art Fair, Galleria Barbara Paci,
2008: personale presso la galleria Arteeutopia, “la Donna Alchemica“ curata da Mimmo Di Marzio
2007: personale “Preghiera” Galleria Barbara Paci, Pietrasanta a cura di Mimmo Di Marzio.
2007: installazione ambientale nel giardino Cardinal Piazza per il progetto Genius Loci, a cura di Ughetta Molin Fop, Cristina Montagner, Elena Santagiustina, Monica Trevisan, Massimiliano Zane, con la collaborazione dell’Associazione Wigwam Club in occasione della 52° Biennale d’Arte di Venezia
2007: collettiva “mostra decennale CARTEC” a cura di Maria Luisa Trevisan, presso il Museo di Arte Contemporanea ParRDeS di Mirano (Ve)
2006-2007: collettiva alla Galleria Arteeutopia di Milano
2004-2006: collettiva “Scultura e dintorni“ Galleria Ada Zunino - Milano
2004-2005: collettiva “Le strade della scultura”, Galleria Ada Zunino - Milano