Gianfranco Baruchello – Anni ’60-’70

Informazioni Evento

Luogo
CAVANA ARTE CONTEMPORANEA
Via Vincenzo Gioberti 52, La Spezia, Italia
Date
Dal al

dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 19.30.
Domenica su appuntamento

Vernissage
19/04/2014

ore 18

Artisti
Gianfranco Baruchello
Generi
arte contemporanea, personale
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Una pittura frammentata, miniaturizzata, su grandi superfici bianche, fatta di segni, scritte, disegni, con frequenti rimandi ai simboli della societa’ consumistica e televisiva.

Comunicato stampa

Cavana Arte Contemporanea inaugura la mostra di Gianfranco Baruchello con opere degli anni ’60 e ’70, le opere fanno parte di una raccolta privata.

Gianfranco Baruchello nasce nel 1924. La sua prima formazione avviene in clima parigino: conosce Sebastian Matta e tre anni dopo Alain Jouffroy. Nel 1962 conosce Marcel Duchamp. A New York nel 1964 conosce John Cage e si confronta con la pop art e l'espressionismo astratto americano. Le esperienze americane si concretizzano nelle grandi tele bianche Altre tracce, con spesse e dense strisce di pittura nera; l'eredità europea si materializza invece nella creazione di oggetti vicini allo spirito del Nouveau Réalisme.

È del 1962 la partecipazione alla mostra New Realists organizzata da Pierre Restany alla Sidney Janis Gallery di New York (alla quale espongono anche Enrico Baj, Tano Festa, Mimmo Rotella e Mario Schifano). La partecipazione attiva al mondo delle avanguardie internazionali tuttavia influisce solo parzialmente sulla ricerca di Baruchello che si configura sin dall'inizio come essenzialmente autonoma. Nel 1963 tiene una personale alla Galleria La Tartaruga di Roma, presentata da Jouffroy: vi si trova una pittura frammentata, miniaturizzata, su grandi superfici bianche, fatta di segni, scritte, disegni, con frequenti rimandi ai simboli della società consumistica e televisiva. Le opere in mostra fanno parte di questa serie, tutte bianche su tela o alluminio.

Pittura, cinema e produzione di libri sono solo alcuni dei linguaggi che Baruchello sperimenta; a partire dalla seconda metà degli anni sessanta la sua attività rientra in quell'ambito che E. Crispolti ha definito extra-mediale: pittura calligrafica, produzione di oggetti, testi letterari, teatrali, film, videotapes, fotografia, operazioni agricole, in una continua tensione al rovesciamento delle convenzioni codificate e riproposte dai mezzi di comunicazione di massa.
Tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012, a cura di Achille Bonito Oliva, la Galleria nazionale d'arte moderna di Roma ha presentato la mostra antologica Gianfranco Baruchello. Certe idee.