Gian Carozzi – Pittura-pittura

Informazioni Evento

Luogo
CARDELLI & FONTANA - ARTE CONTEMPORANEA
Via Torrione Stella Nord 5, Sarzana, Italia
Date
Dal al

10-12.30 / 16.30-19.30, esclusa la domenica e su appuntamento.

Vernissage
14/10/2020

no

Artisti
Gian Carozzi
Generi
arte contemporanea, personale
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Una selezione di opere dell’artista realizzate tra gli anni ’60 e ’70 durante il suo soggiorno a Parigi.

Comunicato stampa

Parigi, 30 Marzo1960

Caro papà
[...] qui mostre a valanghe. Ti racconto il più bel vernissage di questi tempi.
Il pittore Klein, topo di bar di Montparnasse manda inviti per il suo vernissage ad una ristretta élite, 50 persone: è di rigore l’abito da sera.
Alle 9 di sera il vernissage; Klein riceve gli ospiti in Tait, ma nella galleria non c’è appeso un quadro. Solo una grande tela bianca fa bella mostra di sé su di un cavalletto.
Tutti a sedere.
A un cenno di Klein esce una banda Jazz di negri e suona; Klein spiega agli ospiti che il pittore in un certo momento della sua vita ha nausea di pennelli di colori, e allora lui dipinge dando ordini ad altri: Dimostrazione della nuova tecnica.
Ad un cenno di Klein escono 3 spettacolari indossatrici nude, ognuna delle 3 tiene in mano un bugliolo di pittura azzurra.
Sempre musica Jazz. Altro cenno di Klein; le ragazze con una spugna intingono nel bugliolo e si dipingono d’azzurro.
Cenno di Klein; le ragazze strofinano delicatamente il sedere blu contro la tela.
Klein segue, diciamo le pennellate e a un suo cenno le ragazze si fermano.
Sempre musica Jazz. Altro cenno di Klain; le ragazze strofinano il petto contro la tela.
Urlo di Klein: Fin!
Si alza in “trance” prende una lametta taglia il quadro in tanti pezzetti, li attacca alla parete e incomincia la vendita. Grande successo! E lo credo!
Questo Klein è un ragazzo simpatico e un mago della pubblicità.
(Gian Carozzi, lettera al padre - Parigi, 30 marzo 1960)

Protagonista dello scenario artistico ligure postbellico, Gian Carozzi (La Spezia 1920 - Sarzana 2008) tra il 1949 e il 1950 si trasferisce a Milano, dove entra in contatto con Lucio Fontana e firma due manifesti dello Spazialismo, il 3° Manifesto dell’Arte Spaziale (1951) e il Manifesto del Movimento Spaziale per la Televisione (1952).
Dopo un’intensa stagione di lavoro e di frequentazioni, alla fine degli anni Cinquanta lascia Milano per Parigi, dove soggiorna per circa vent’anni, per poi far ritorno nei suoi luoghi natali alla fine degli anni Settanta. Nei primi anni Ottanta si stabilisce a Sarzana, dove vive sino ai suoi ultimi giorni.
A partire dagli anni Sessanta Carozzi prosegue un cammino solitario, esplorando una ricerca che mai si riduce a univoca cifra stilistica, seppur coesa attorno a una profonda continuità di pensiero, attraverso un'ininterrotta indagine sulla pittura. Una pittura che mette in crisi le definizioni e vaporizza i confini: tra astrattismo e figurativo, tra avanguardia e inattualità.
Nel 2018 è stato istituito l’Archivio Gian Carozzi.