Giada Ripa – The Thin Line

Informazioni Evento

Luogo
FABBRICA SASSETTI
via Sassetti 31, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
09/11/2021
Artisti
Giada Ripa
Curatori
Pippo Ciorra
Generi
fotografia, personale
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Mostra fotografica dell’artista Giada Ripa a Milano.

Comunicato stampa

Dal 9 novembre aprirà al pubblico la mostra fotografica “The Thin Line” dell’artista Giada Ripa. In un viaggio di 4.000 chilometri dal confine con l’Austria in Friuli Venezia-Giulia alle rive del Mediterraneo di Mazzara del Vallo, passando per autostrade, percorsi turistici, foreste, parchi, fiumi e “oasi naturali” d’Italia, l’artista ripercorre l’esplorazione visiva del “gasdotto invisibile”, l’infrastruttura energetica che attraversa il Paese rispettando i territori e collegando le comunità.

L’esposizione, curata e allestita da un team coordinato da Pippo Ciorra con la collaborazione dell’architetto Luca Di Lorenzo Latini, sarà ospitata dalla “Fabbrica Sassetti” (via Sassetti 31), ex edificio industriale nel quartiere Isola di Milano, fino al 5 dicembre 2021. Ad accompagnare il progetto anche un libro realizzato da Giada Ripa e pubblicato dalla casa editrice 5 Continents Editions (www.fivecontinentseditions.com).

La mostra comprende circa 15 lavori di grande formato più un ampio corredo di materiali: documentari, video, mappe e testi. Gran parte delle opere fotografiche sono sospese nello spazio principale, al piano nobile del vecchio edificio industriale, creando una condizione di contrasto armonico con il carattere “delabré” dell’ambiente. Sulle pareti intorno al corpus centrale delle foto prende vita un dialogo a tre voci tra le immagini, i documenti archiviati e le interviste ai testimoni. Tra gli altri materiali, un video documentario riassume l’intero progetto contribuendo a ricostruire l’atmosfera dei luoghi e degli incontri vissuti.

Al centro del racconto c’è la rete di Snam, che si articola per oltre 32mila km lungo la penisola trasportando oggi gas naturale e in futuro sempre più gas rinnovabili come biometano e idrogeno.

Il passaggio dell’infrastruttura viene descritto come un’occasione di restauro del paesaggio. Le voci dei protagonisti e i documenti raccolti raccontano le microstorie dei luoghi e chiariscono come la “linea sottile” si inserisca senza traumi nei contesti che attraversa. Con il suo lavoro, Ripa offre al visitatore gli strumenti per accedere allo spazio nel quale si incontrano l’attenzione estetica e la tensione etica che devono accomunare oggi l’impegno dell’artista, del cittadino e delle grandi aziende energetiche.

Lo sguardo di Giada Ripa vuole testimoniare, come racconta il curatore e architetto Pippo Ciorra, “una coesistenza paradossale e virtuosa che fa sì che una rete veloce riesca a trarre vantaggio da un’efficienza radicata nella lentezza. La lentezza del paesaggio, calmo e riflessivo, e quella dei suoi abitanti, in gran parte umani ma in qualche caso anche rappresentanti eccelsi del regno animale”.

Il fulcro dell’esposizione trova così conferma in una celebre frase dello scrittore Eugenio Turri: “Il paesaggio non è soltanto, come lo intendono i geografi, lo spazio fisico costruito dall’uomo per vivere e produrre, ma anche il teatro nel quale ognuno recita la propria parte facendosi al tempo stesso attore e spettatore”.

La mostra, promossa da Snam, ha ingresso gratuito e resterà aperta al pubblico tutti i giovedì e venerdì, dalle 16:00 alle 20:00, e il sabato dalle 10:00 alle 18:00. Sarà inoltre possibile prenotare visite su appuntamento per gli altri giorni della settimana.

Al link una selezione di opere: https://we.tl/t-YC1OLm3H93

Contatti

Fabbrica Sassetti

[email protected]

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Giada Ripa

Fotografa e artista, Giada Ripa è nata a Londra e cresciuta a Bruxelles. Dopo una laurea in Relazioni Internazionali si trasferisce negli Stati Uniti per frequentare l’International Center of Photography di New York. Nel 2000 inizia a lavorare come fotografa rappresentata dall’agenzia Grazia Neri, realizzando reportages per le principali testate italiane e internazionali. Gran parte della sua pratica artistica e documentaria si concentra principalmente in progetti lungo le antiche e nuove vie di scambio di tutto il mondo, dall’antica via della Seta all’Amazzonia, con un’attenzione particolare sui paesaggi legati all’energia contemporanea. I suoi lavori sono esposti in musei e gallerie internazionali tra cui la Royal College of Art di Londra, International Centre of Photography di New York, Moscow Museum of Modern Art in Russia, Kyotographie in Giappone, e Paris Photo. È visiting lecturer presso l’ICP a New York, presso l’Accademia di Arte di Shanghai e presso la Rochenko school of photography. Ha insegnato alla Domus Academy tra il 2005-2011. Finalista del premio Terna 2009 e Vevey International Award 2017, è stata nominata due volte per il Premio Pictet, il più importante premio a livello mondiale per la fotografia sul tema della sostenibilità ambientale.

Pippo Ciorra

Architetto, critico e docente, collabora con giornali e riviste ed è autore di molti saggi e pubblicazioni. È professore presso la SAAD di Ascoli Piceno e direttore del dottorato internazionale Villard d’Honnecourt (IUAV). Ha curato e allestito mostre in Italia e all’estero; dal 2009 è senior curator del MAXXI Architettura. Tra le mostre recenti At Home, Gli architetti di Zevi, The Japanese House, Recycle. È co-curatore dell’evento annuale Demanio Marittimo km. 278.