gARTen

Informazioni Evento

Luogo
VILLA ROVERE
via San Martino 3 , Correggio, Italia
Date
Dal al
Vernissage
05/06/2021
Uffici stampa
CSART
Generi
arte contemporanea
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Galleria a cielo aperto con sculture.

Comunicato stampa

Galleria a cielo aperto con sculture di
Oscar Accorsi, Antonella De Nisco, Alberto Timossi

Opere realizzate dagli studenti di
Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Accademia di Belle Arti di Napoli Accademia di Belle Arti di Pesaro, Accademia di Brera

Weekend inaugurale: sabato 5 e domenica 6 giugno

L’associazione di promozione sociale “idee di gomma” presenta la settima edizione di “gARTen”, rassegna culturale dedicata a scultura, cinema, narrativa e musica, che ha il suo fulcro nell’installazione di opere a carattere monumentale nel parco di Villa Rovere, in via San Martino 3 a Correggio (RE).
Il giardino della dimora tardo-ottocentesca, trasformato per l’occasione in galleria a cielo aperto, ospita le sculture e le installazioni site-specific di Oscar Accorsi, Antonella De Nisco ed Alberto Timossi, alle quali si aggiungono le opere realizzate dagli studenti delle Accademie di Belle Arti italiane, selezionati dai rispettivi docenti.
«L’attività dell’associazione di promozione sociale “idee di gomma” – spiega Anna Corghi, consigliere e coordinatrice della sezione Scultura – si apre nel 2014 con la prima edizione di “gARTen”, nata da una passione condivisa per la scultura contemporanea e dalla volontà di rendere accessibile al pubblico uno spazio privato in cui si esplica la meraviglia della natura. Il nostro desiderio è quello di offrire una proposta d’arte contemporanea in uno spazio accogliente e aperto a tutti, nel quale è possibile assistere anche a spettacoli di narrativa non convenzionale, proiezione di film e musica originale dal vivo, per creare abitudine all’arte. Nel tempo, attraverso la disponibilità di molti docenti, abbiamo instaurato rapporti importanti con le Accademie di Belle Arti italiane, che ci hanno “affidato” i loro studenti. Nella stessa ottica, abbiamo avviato un percorso di alternanza scuola/lavoro con il Liceo Statale Rinaldo Corso di Correggio per cui saranno i ragazzi a fare da guida all’esposizione. La più grande gratificazione è vedere che qualcuno degli studenti delle accademie che abbiamo ospitato in passato sta facendo strada e si è avviato ad una carriera da professionista in un settore certamente difficile, ma allo stesso modo estremamente affascinante e poetico».
Oscar Accorsi presenta tre opere: l’installazione site-specific “Kontra-Punkte”, pensata per la ghiacciaia della Villa, e due sculture allestite nel parco, che appartengono a “Voronoi”, un ciclo iniziato nel 2018 e tutt’ora in corso. Il titolo “Voronoi” si riferisce ad una funzione che si trova nel programma di modellazione 3D utilizzato dall’artista per fratturare/frantumare solidi virtuali. In “Kontra-Punkte”, titolo tratto dall’omonimo brano di Karlheinz Stockhausen, si parla di contrappunto, ovvero di sovrapposizione di linee indipendenti, non solo musicali, che si muovono nel tempo.
Antonella De Nisco, con la sua grande opera “Monocolo” e un’installazione di lavori più piccoli, intitolata “Guardo Ascolto Parlo”, interviene negli spazi naturali dove si svolgono le attività della manifestazione, introducendo oggetti simbolici che saranno integrati nelle azioni performative (guardare, parlare, ascoltare). Le forme, collocate tra gli alberi, a terra o in sospensione, ricordano un monocolo, un orecchio e un megafono e sono segnali-metafora inseriti in un paesaggio che necessita di cure, incontri e socialità diffusa.
Alberto Timossi presenta “Dittico” e “Trittico”, due sculture di grandi dimensioni che vedono il pvc abbinato al marmo e al ferro. Opere che nascono da una riflessione sulla matrice dei materiali, naturali e artificiali, sulla loro qualità strutturale che determina il contrasto fra chi desidera deformarsi e cambiare, e chi invece lo obbliga alla staticità. Due componenti diverse e opposte che sono alla base di ogni trasformazione in natura.
Nel parco sono inoltre installate le opere realizzate dagli studenti di quattro Accademie di Belle Arti italiane, selezionati e supervisionati dai rispettivi docenti: la prof.ssa Claudia Farina per l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino (opere di Linda Biella, Alberto Parino, Andrea Rinaudo), il prof. Pasquale Pennacchio per l’Accademia di Belle Arti di Napoli (opere di Mariarita Ferronetti, Irene Macalli, Perseo Roberto Pesacane), il prof. Michelangelo Galliani per l’Accademia di Belle Arti di Pesaro (opere di Marco Augusto Basso, Michele Cotelli) e il prof. Omar Galliani per l’Accademia di Brera (opere di Andrea Bigoni, Luca Valente).
Il programma della manifestazione prevede tre appuntamenti settimanali, il mercoledì, il giovedì e la domenica con serate di narrativa non convenzionale, cinema, musica originale dal vivo e degustazioni gastronomiche. Visite guidate condotte dagli studenti del Liceo Statale Rinaldo Corso di Correggio. Il calendario completo è disponibile all’indirizzo http://infoideedigomma.wix.com/idg-web e sulle pagine social dell’associazione di promozione sociale “idee di gomma” e di “gARTen”.
La rassegna sarà inaugurata nelle giornate di sabato 5 e domenica 6 giugno (ingresso libero e gratuito), con la possibilità di partecipare a visite guidate alla mostra di scultura, al parco e alla villa (solo esterni), condotte da Mauro Severi, Carlo Berselli e Marco Tassoni. Le visite, con prenotazione obbligatoria (M. +39 342 5938990), si terranno alle ore 16.00 e alle ore 18.00 e consentiranno agli Architetti iscritti all’Ordine di ottenere 2 crediti formativi. Nel giardino sarà allestito un punto bar per aperitivi e cene (su prenotazione). L’ingresso agli eventi successivi sarà riservato ai soci ARCI, previa prenotazione. Durante le serate sarà allestito, sempre su prenotazione, un bar per aperitivi e drink in giardino. I cancelli saranno aperti alle ore 19.00. Per tutta la durata di “gARTen”, nei giorni liberi da eventi la mostra sarà visitabile gratuitamente su prenotazione dalle ore 19.30 alle ore 21.00, ultimo turno 20.30.
Per informazioni e prenotazioni: M. + 39 342 5938990, [email protected], www.facebook.com/IdeeDiGomma, www.instagram.com/ideedigomma.

Oscar Accorsi (Correggio, 1958) ha studiato composizione con Salvatore Sciarrino all’Accademia Musicale di Città di Castello (PG). Dal 1985 è diplomato in “Strumentazione per banda” e dal 1987 in “Musica corale e direzione di coro”. Ha svolto attività direttoriale e compositiva indagando, con quest’ultima, principalmente i rapporti tra la percezione del suono e l’organizzazione del medesimo. Nel 1988 viene segnalato al 1° Concorso internazionale di Composizione per Organo Serassi “Olivier Messiaen” di Bergamo col brano “L’antico forzare”. Nel 1990 vince il 2° premio al VI “Concorso internazionale di Composizione ed elaborazione corale” indetto dalla Federazione Cori del Trentino, categoria “Trascrizione ed elaborazione di canto popolare trentino”. Nel 1990 ottiene una menzione d’onore al “Concorso Nazionale di Composizione per Quintetto a Fiati” di Livorno col brano “I° Quintetto”. Dal 1993 affianca alla propria ricerca compositiva una attività artistica volta a coordinare suono, materia e luce in un unicum dai risvolti teatrali evidenti, dove lo “spettatore” non è tale, bensì si ritrova ad essere mutato in “attore” senza che da questo suo nuovo ruolo possa uscire. Al suo attivo ha diverse personali e collettive in Italia, Belgio e USA. Per lui hanno scritto: Salvatore Sciarrino, Claudio Cerritelli, Valerio Dehò, Valeria Tassinari, Sandro Parmiggiani, Luciano Ernesto Francalanci, Stefano Gualdi, Alessandra Vaccari e altri. Contemporaneamente svolge attività didattico/laboratoriale su temi di varia natura, dal suono alla materia, in scuole di vario ordine e grado e come formatore di insegnanti e atelieristi presso ReMida e le Scuole dell’infanzia di Reggio Emilia, oltre all’Istituto Comprensivo di Neviano degli Arduini. Nel 2008 forma, assieme a Mauro Casappa, "OTTOelectro Sound and visual art", gruppo votato alla proposta di musica elettronica "live" in multidiffusione, intrecciata a soluzioni visive, a carattere performativo, applicate anche alla danza e al teatro. Da qualche anno ha allargato ulteriormente i propri orizzonti affrontando la produzione di video e il loro uso dal vivo, declinandolo a fini installativi e performativi propri e in collaborazioni altre rispetto al proprio lavoro, specialmente applicate al Teatro (collaborazioni Teatro al Parco e Teatro del Cerchio PR e Teatro San Materno Ascona). Nella mostra personale, curata da Claudio Cerritelli, presso lo Studio Masiero di Milano (2019) ha presentato lavori pensati e costruiti utilizzando le tecniche di modellazione 3D, cui ha avuto seguito la creazione di installazioni virtuali, la cui esistenza, nella maggior parte dei casi, ha come unica possibilità la loro collocazione in spazi digitali. Dal 2005 insegna Educazione Musicale all’Istituto Comprensivo di San Polo d’Enza (RE).
Antonella De Nisco nasce a Bassano del Grappa (VI) e vive a Reggio Emilia. Laureata in Storia dell’Arte - Università di Parma. Diplomata in Pittura - Accademia di Belle Arti di Bologna. Alta Formazione Universitaria in Didattica Laboratoriale - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. Artista e docente di storia dell’arte, affianca alle attività espositive collaborazioni in progetti, installazioni, eventi, lezioni e pubblicazioni: A. De Nisco/G. Teggi, “Arte Fluviale”, Aracne Edizioni/Roma, 2015; “DISEGNaMEMORIA”, Quaderni Canossa, RE, 2013; Riflessi tessuti, Collana ed. Riflessi-Libroggetto/RE, 2012; Intralci/7selle da riposo, Ed. Cervi 2012; A. De Nisco/M. Lazzaretti, T-essere, Musei Civici/Re, 2012; “Esercizi di Laboratorio. Esperienze didattiche 2004/2009”, Quaderni Canossa-RE, 2010; ideazione del sito http://space.comune.re.it/gioiedelparco/ (RE 2005); A. De Nisco/G.Teggi, “Piazza dell’Innamorato, storie, sprazzi, spruzzi e lazzi”, Ed’ A, Pescara, 1996. È autrice di articoli e ricerche sulla didattica dell’arte: “Ondevento” (Quaderni 16-Cervi 2020); “NASSE” (Quaderni 14-Cervi 2018); “FOGLIaTERRA (Culture della sostenibilità 19-2017); “Spiare la terra” (Quaderni 12-Cervi 2016); “PaesaggiopiattO” (Quaderni 11-Cervi 2015); “Essere al mondo come in casa d’altri” (Sentieri interrotti Silvio D’Arzo e in suo doppio, Consulta ED/RE, 2015); “RIPOSATOID’ITALIA” (Quaderni 10-Cervi 2014); “Quattro progetti/installazioni per la Summer School” (Editrice Compositori, Bologna, 2013); ”La didattica dell’anima” (Quaderni 9-Cervi 2012); “Labirinto/intralcio” (Quaderni 8-Cervi 2011); “MUPAR” (Quaderni -Cervi 2010); “SaliScendiGira” (Antropologia Museale 9-N°25/26 2010). Raccoglie le sue esperienze artistiche nella serie di pubblicazioni tascabili denominata “Collane di Plastica”: “BIMbamBù” (2016), “RIPArami” (2015), “ARIOS(t)O” (2013), “ABITanti” (2013), “Intralci” (2012), “7selle da riposo” (2011), “CASTELLAramo” (2010), “Riposatoi” (2009), “D’Aria” (2008), “Un nuovo angolo visuale” (2007), “Tessereorizzonti” (2007), “Gioie del Parco. Manuale d’uso” (2006), “Cronache del fare” (2005), “Il giardino nel giardino” (2005), “DialoQui” (2004), “Acquabaleno” (2003), “6 tane di pianura” (2002), “Collane di Plastica n°0” (2002). Selezionata alla Biennale ’88 dei Giovani Artisti dell’Europa Mediterranea (BO), presente nell’archivio Giovani Artisti Reggiani con mostre collettive e personali (1984/2000), ha vinto numerosi concorsi legati al design, alla moda, arredo urbano e arte esponendo i suoi progetti in molte città come Amsterdam, Bologna, Capri, Cervia, Faenza, Ginevra, Firenze, Reggio Emilia, Roma, Leeds, Le Mans, Losanna, Matera, Milano, Modena, Parma, Piacenza, Palermo, Senigallia, Siena, Tokyo, Torino, Udine, Vicenza. Con l’architetto Giorgio Teggi ha teorizzato “Per un’arte clandestina” (1996), continuando a praticarla nell’ideazione di progetti sperimentali e di ricerca artistica, insieme hanno fondato LAAI (Laboratorio di Arte Ambientale Itinerante) che interviene negli spazi della quotidianità attraverso installazioni territoriali a creare “luoghi di sosta” capaci di segnalare, creare riposo e riparo, indurre fruizioni simboliche. Gli interventi sono realizzati attraverso laboratori d’intreccio, parole, presenze, passaggi di amici. Dal 2014, curano la manifestazione “Arte Fluviale”, LidoPO di Guastalla (RE). Dal 2010 partecipa alla “Scuola Estiva di Paesaggio Emilio Sereni” (Gattatico-RE) nella creazione di installazioni tematiche, laboratori di approfondimento e ricerca didattica. Da molti anni collabora con scuole, comuni, musei, teatri, intervenendo con mostre e installazioni site-specific nei luoghi naturali di giardini, parchi, sia in luoghi urbani/museali che in aree di margine: P.zza Fiume (Scandiano-RE), Montegrosso (AT), Palazzo delle Stelline (MI), Palazzo d’Accursio (BO), Museo Mambo (Bo), P.zza Bentivoglio (Gualtieri-RE), Parco della Pace/P.zza Politeama (Correggio-RE), P.zza Bagnolo (RE), Cimiteri (Bibbiano, Scandiano, Carpi), Parco di Felino (Pr),Velodromo di Reggiolo (RE), Parco del Museo Cervi (RE), P.zza Prampolini (RE), Parco di Roncolo (RE), Museo Farnese (PC), Museo della Scienza (PC), Albinea (RE), Castellarano (MO), Orto de’ Pecci (SI), Rotonda (Senigallia), Orto di Gabrina (RE), Castello di Spannocchia (SI), Teatro Cavallerizza (RE), Casa dell’Ariosto (RE), Via Krupp (Capri-Na), Ca’ Ghironda (Zola Pedrosa/BO), Liceo Canossa (RE), Liceo Chierici (RE), Teatro Piccolo Orologio (RE), Camera del Lavoro (RE), Teatro Valli (RE), Teatro Ariosto (RE), Museo di Palazzo Farnese (PC), Ecomuseo del Mare (PA), Parco pubblico di Carpi (MO) e moltissimi i suoi interventi nei parchi/giardini delle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia, Mantova e provincia. Le sue opere sono presenti in collezioni private e visibili in luoghi pubblici: P.zza di Bagnolo-RE, REmida-RE, Cimitero di Scandiano, Bibiano e Reggiolo a RE, Scuola Comunale di Scandiano RE, Centro Sociale di S. Ruffino-RE, Velodromo di Reggiolo-RE, Cimitero di Carpi-MO, Camera del Lavoro-RE, Sala delle Colonne-RE, Liceo Canossa-RE, Museo del Truciolo di Luzzara-RE, Musei Civici di RE, Biblioteca Emilio Sereni/Museo Cervi, Gattatico-RE, Museo della Scienza-PC, Castello di Spannocchia-SI, Nonantola-Modena, Izieu-Lione, Museo del PO di Boretto-RE, Ecomuseo Memoria Viva-PA, Museo del Tessuto di Chieri (TO), MODATECA San Martino (RE).
Alberto Timossi (Napoli 1965), intende la scultura come intervento nello spazio urbano e installazione ambientale. Formatosi all’Accademia di scultura di Carrara, dopo aver lavorato la pietra, partecipando a simposi (fra gli altri il “Wei-hai International Sculpture Competition”,Cina, 1993, e il Simposio Internazionale di Horice V Podkrkonosi, Rep. Ceca, 1994) sviluppa una serie di lavori in ferro che espone in varie rassegne e mostre (“Premio Marche”, Mole vanvitelliana, Ancona, 1995; Plaza Gallery, Tokyo, 1997 e 2000, “Periplo della scultura italiana contemporanea 2”, Chiese Rupestri, Matera, 2000; “Giovani artisti all’inizio del nuovo millennio”, Chiostro del Bramante, Roma, 2000; Premio scultura giovani, Accademia nazionale di S. Luca, Roma, 2002). Negli ultimi anni ha privilegiato la forma del tubo industriale, capace di dialogare con gli spazi interni e esterni degli edifici (“Largo gesto”, Albornoz Palace Hotel, Spoleto, 2003; “Innesti”, Fondazione Pastificio Cerere, Roma, 2006; “Parti del discorso”, Galleria Tralevolte, Roma e Musma, Museo della Scultura, Matera, 2008) ma anche di proporsi come elemento strutturale a sé immerso nella natura (Beelden in Gees, Olanda, 2015 e Bad Ragartz, 6° Triennale di Scultura, Svizzera, 2015). Nel 2013 ha tenuto una personale nella Collezione Manzù di Ardea, intitolata “Flussi”, e nel 2014 ha dialogato con le strutture medievali del palazzo dei Consoli di Gubbio nella personale “Flussi: il rosso, il giallo”. È stato presente alle prime tre edizioni della Biennale di Scultura di Piazzola sul Brenta (2013-15-17) sempre cercando il dialogo con lo spazio aperto, l’acqua dei canali e l’architettura storica. Sue opere sono conservate nel Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova e al Musma di Matera, mentre sculture ambientali sono presenti al MAAM di Roma (2014), ad “Arte nell’orto” di Frascati (2015) e al DIF di Formello (2016), nonché al Museo dei Bocs Art di Cosenza (2017). Fra le ultime esposizioni: “Dissonanze” (con Monica Pennazzi) presso i Magazzini Artistici Pennazzi di Ancona; “Bosco rosso” (con Tiziana Cera Rosco) presso la galleria Curva Pura di Roma (entrambe nel 2018); “33 Stelline” presso il Palazzo della cultura di Reggio Calabria e “Pezzi unici” nella Galleria Gallerati di Roma (entrambe nel 2020). Sue sculture sono presenti nel parco SIC, Sculture in Campo, di Bassano in Teverina (“Flusso”, 2015) e nell’Aia piccola di Alberobello (“Tiptoe”, 2018), dove, a seguito della partecipazione all’Apulia Land Art Festival, nella nascente collezione d’arte contemporanea della Casa Rossa di Alberobello colloca anche l’opera “Virgola rossa” nata come intervento ambientale. Nel 2018 partecipa anche al Festival di Castelnuovo Fotografia e alla Biennale di Viterbo (2018 e 2020). Negli ultimi anni dedica grande attenzione ai temi legati all’ambiente che muta, realizzando installazioni ambientali di grandi dimensioni, (“Illusione”, Cave Michelangelo, Carrara, 2015; “Spilli”, Lago ex Snia, Roma, 2018) e al cambiamento climatico (“Fata Morgana/dentro l’antropocene”, Lago del Rock Glacier del Col d’Olen, Gressoney La Trinité, 2017; “Fata Morgana/la fonte sospesa”, Fontana della Minerva, Sapienza Università di Roma, 2018; “In memoria, Pietre nere per il Lago Sofia”, Ghiacciaio del Calderone, Gran Sasso d’Italia, 2018). Nel 2019 effettua una residenza nel Macro Asilo a Roma e partecipa alla collettiva “Avvistamenti” nel Castello medievale di Montechiarugolo (Parma). Un nuovo intervento ambientale intitolato “Segnacoli” è stato realizzato all’interno della vasca sacra del Kothon, realizzata dai fenici nel corso del VII secolo a. C., nell’area archeologica dell’Isola di Mozia, in Sicilia, su invito della Missione archeologica a cura dell’Università La Sapienza di Roma. L’esperienza di “Segnacoli” è stata riproposta nella mostra personale “Levitas” alla galleria Gallerati di Roma (dicembre 2019 – gennaio 2020). Nel 2020 ha installato le sculture ambientali “Altrobosco” nel Sentiero d’arte Langhirano Torrechiara (Parma) e “Cinque Passi” nel Monastero di Siloe (Grosseto).