Futurismo e Parole

Informazioni Evento

Luogo
LEO GALLERIES
Via De Gradi 10, Monza, Italia
Date
Dal al

mar-ven: 15.00/19.00; sab 10:00/13:00 – 15.00/19.00

Vernissage
05/05/2021

no

Generi
collettiva, arte moderna
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Torna il Futurismo con i suoi protagonisti più illustri e la portata contemporanea della sua arte.

Comunicato stampa

Torna il Futurismo con i suoi protagonisti più illustri e la portata contemporanea della sua arte, protagonista alla LeoGalleries con la mostra “Futurismo e Parole”, in programma dal 4 maggio.

Al centro dell’allestimento ci sono le tele di Fortunato Depero con una delle opere dedicate al Caffè Irrera, R. M. Baldessari “Natura morta con Lacerba e Picasso” e Giulio D’Anna con l’iconico “Il merlo” e ancora “Comunicazione, pubblicità e progresso”.

A impreziosire la mostra vengono proposte alcune tavole parolibere estetiche firmate da Filippo Tommaso Marinetti, tratte dal libro “Le mots et liberté futuristes”, due tavole parolibere di Depero eseguite a New York nel 1930 e la china su carta di Mino Delle Site “Futur Alvino”.

Filo rosso dell’antologica, che propone tele e carte dagli anni Venti ai primi anni Trenta, è la parola, non nella semplice accezione comunicativa, ma autentico e innovativo elemento artistico.

«In tutte le opere proposte in questa mostra la parola si fa immagine, non più solo da leggere ma da vedere. È la novità dei futuristi – racconta Maurizio Scudiero, massimo esperto italiano di Futurismo -.

Tecnicamente si tratta di opere, specie quelle di Depero, che anticipano il Lettrismo, poi codificato da Isidore Isou nei primi anni ’40, la cui idea fondante era quella di rinunciare alle parole in quanto tali e sostituirle con onomatopee».

Per Depero la parola diventa elemento pubblicitario, l’arte capace di abbracciare ogni istante della vita, tanto che per l’artista “la strada sarebbe diventata la sola galleria per i futuristi”.

Per Baldessari, la parola inserita a collage nel dipinto, conferma come lui avesse, tra i primi in Italia, “guardato” a Picasso ed ai suoi papier collée.

Per D’Anna, invece, le parole sono evocative di messaggi e idee quasi aeree.

In mostra le parolibere di Marinetti, capaci di raccontare storie e situazioni anche attraverso le onomatopee, così come le tavole parolibere di Depero
realizzate a New York nel 1930, che descrivono le montagne russe e il “tunnel dell’amore” nel luna park di Coney Island.

Quest’ultima opera in particolare raffigurata con la sinuosa e maliziosa forma di un serpente, come quello che tentò Eva.

Una mostra che segna la riapertura al pubblico della LeoGalleries con un allestimento di altissimo livello. «È quasi impossibile trovare le tavole parolibere di Depero – conferma Scudiero – sono una rarità da non perdere, così come le tele di Depero e D’Anna».

Per presentare la mostra, nel rispetto delle norme anti Covid-19, è prevista
la realizzazione di un video, che sarà diffuso dal 14 Maggio attraverso i social della Galleria (YouTube, Instagram, Facebook), nel quale Maurizio Scudiero racconterà dal vivo le opere esposte.

Un ringraziamento particolare all’Archivio Depero, all’Archivio Futuristi
Siciliani e alla Fondazione Berardelli di
Brescia.