Futurismi – percorsi futuristi nell’arte del primo Novecento

La mostra intende portare l’attenzione sugli sviluppi che il Futurismo ha avuto nelle Marche a partire dal 1922, quando a Macerata, presso il Convitto Nazionale, il giovane pittore Ivo Pannaggi organizzò una mostra di opere di Balla, Boccioni, Carrà e Depero, e sui riflessi di tale stagione dell’arte italiana su quella marchigiana, che non furono di poco conto.
Comunicato stampa
La mostra “Futurismi – percorsi futuristi nell’arte del primo Novecento”, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e allestita presso la propria sede in Piazza Colocci n. 4 a Jesi, curata dal Prof. Stefano Papetti, intende portare l’attenzione sugli sviluppi che il Futurismo ha avuto nelle Marche a partire dal 1922, quando a Macerata, presso il Convitto Nazionale, il giovane pittore Ivo Pannaggi organizzò una mostra di opere di Balla, Boccioni, Carrà e Depero, e sui riflessi di tale stagione dell’arte italiana su quella marchigiana, che non furono di poco conto. Saranno esposte alcune opere di principali esponenti del movimento come Balla, Depero, Sironi e degli artisti marchigiani che hanno fatto parte del “gruppo futurista” o “gruppo maceratese” quali: Rolando Bravi, Cleto Capponi, Sante Monachesi, Ivo Pannaggi, Umberto Peschi, Bruno Tano e Wladimiro Tulli.
La mostra, patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dalla Regione Marche, verrà inaugurata presso Palazzo Bisaccioni il 7 dicembre 2016 alle ore 18.00 e le opere saranno esposte fino al 26 febbraio 2017 con i seguenti orari:
tutti i giorni ore 9.30/13.00 e 15.30/19.30