Fuori Classe

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CIVICO DI CREMA E DEL CREMASCO
Piazzetta Winifred Terni de Gregorj, 5, Crema, Italia
Date
Dal al

venerdì 16-18
sabato e domenica: 10 - 12 / 16.00 – 18
sabato 18 maggio 2019 dalle 21 alle 23: apertura straordinaria in occasione della Notte Europea dei Musei 2019

Vernissage
10/05/2019

ore 18

Patrocini

CCSAContemporaneo è un progetto del Comune di Crema - Assessorato alla cultura

Generi
arte contemporanea
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Fuori Classe è la prima mostra della seconda edizione di #ccsacontemporaneo (anno 2019).

Comunicato stampa

Fuori Classe è la prima mostra della seconda edizione di #ccsacontemporaneo (anno 2019)

È un progetto artistico strutturato sulla diversità dei linguaggi espressivi, dove la scuola diventa un possibile luogo di relazioni trasversali. Con questo progetto si intende uscire dalla classe per confrontarci in un luogo aperto, un museo con degli spettatori. Fuori classe vuole avere anche un valore qualitativo, dove l’arte attesta l’identità dello studente. Il progetto prevede l’allestimento di quattro installazioni realizzate da tre classi più due studenti del quinto anno, realizzate tra il 2018 e il 2019. Le opere dialogano con la contemporaneità tendendo ad uscire dai canoni classici della didattica artistica, andando ad indagare tematiche e linguaggi che appartengono all’oggi.

LA CLASSICA BUGIA
classe 3C Figurativo - Prof. Gianni Macalli
21 disegni matita su carta 50x70 cm, scultura di carta e ferro 2,5 m
La falsificazione delle relazioni costruiscono con le bugie una verità.
La classica bugia è un’installazione composta da un naso di carta lungo 2,5 m appoggiato su due steli di ferro fissati a terra. Attorno a questa scultura contemporanea collocata centralmente in uno spazio vuoto, ruotano 21 ritratti iperrealisti disegnati a matita. L’installazione si ispira all’opera di Luigi Ontani dove si ritrae con un naso di pinocchio. Ogni studente ha fotografato un compagno con il naso di pinocchio per poi disegnarlo su un foglio di carta 50 x 70. Classica sta per la classicità della scuola ma anche per l’identificazione della bugia classica (il naso di pinocchio come metafora). Il concetto di questa installazione riflette sull’esistenza della bugia per identificare la verità. La falsificazione delle relazioni costruisce la verità. Quindi ogni ritratto ha, sulla punta del naso di carta, appoggiato un insetto disegnato più reale del disegno, quasi una fotografia. Talmente è realistico l’insetto anche nelle dimensioni, che lo spettatore incuriosito o disturbato si deve accertare quanto è vera questa illusione o bugia.

SONO PRONTO
classe 4C Figurativo - Prof.sa Elisa Tagliati
22 fotografie su forex 50x70 cm
Guardare le proprie paure, attraversarle con la bellezza e la luminosità che appartiene a ognuno di noi. l’arte come mezzo per conoscere se stessi, per accrescere il proprio potenziale, la propria forza interiore. il corpo, la materia, le forme e i colori come talismani magici che ci mettono in contatto con il nostro mondo “altro”, con il sublime, il piacere, l’estasi. quindi giriamo lo sguardo verso l’interno e lasciamo che esca il nostro profondo essere. quale miglior arma per combattere le nostre ombre se non la bellezza? Eccoci, siamo pronti.

FOOD DESIGN
Classe 4E Design - Prof.sa Sabrina Grossi 200 cm x 40 cm
piastrelle, fotografie, cibo gelificato, video
Il progetto tratta di food design. Partendo dalla progettazione di un ambiente domestico, nel quale si rintracciano materiali di rivestimento, arredi iconici, colori, è stato associato un cibo ed una bevanda ad ogni luogo della casa e ad ogni oggetto del design storico. Il cibo si trasforma in liquido e il bere in solido. Si invertono i principi del consumo di alimenti. I materiali da rivestimento si trasformano nelle stoviglie di presentazione del cibo. L’installazione è commestibile.

COLLETTIVITA’ ANONIMA
Valsecchi Matilde, Zanolini Sabrina - Classe 5A Scenografia
videoproiezione 2x3 m durata: 32 minuti
Menzione speciale Borsa di studio Carlo Fayer - Premio Rotary Club Crema 2018

Ispirandosi a “Comizi d’Amore” di Pier Paolo Pasolini, girato nel pieno degli anni ’60 italiani, si è voluto fornire un frammento della nostra società del XXI secolo. Si è pensato di rivolgere l’indagine, riguardante varie questioni politico-sociali, agli alunni, ai docenti e al personale dell’IIS B. Munari, in quanto considerati una minima parte di una collettività ben più ampia: quella italiana per prima, quella del mondo poi.
Le voci degli intervistati, sono accompagnate da una proiezione: un flusso continuo di sabbia che cade verticalmente. Il materiale investe gli uomini, influenzandoli nei loro pensieri e nelle loro azioni; li sommerge, non- ostante al tempo stesso sia composto e, anzi, plasmato dagli individui stessi, i quali quindi, paradossalmente, hanno il potere di influenzarlo.
I visitatori sono invitati a sostare dinnanzi alla proiezione per quanto tempo essi desiderino: non è necessario un ascolto integrale per comprendere il fine dell’opera e, di conseguenza, stimolare delle riflessioni individuali.