Francesco Visalli – Realtà Alternativa
In mostra circa 30 opere, olii su tela di medie e grandi dimensioni, in cui Visalli “pittore visionario, ama arricchire ogni rappresentazione di un arcano sapore esistenziale misto di fragranze distinte: l’aspro e il dolce vi si mescolano dando luogo ad un continuo senso di straniamento che interviene in chi guarda, stupito e affascinato i suoi quadri.” (G. Faccenda).
Comunicato stampa
Il 5 agosto alle ore 19, dopo i successi di Londra e Berlino, inaugura presso il Chiostro del Bramante di Roma la mostra "Francesco Visalli - Realtà Alternativa" curata da Giovanni Faccenda. L'inaugurazione, aperta al pubblico, sarà accompagnata dai meravigliosi archi delle "Romanza Quartet".
La mostra curata da Giovanni Faccenda, con la collaborazione di Giulia Leporatti, attraverso il progetto di Uros Gorgone e il supporto dell'agenzia di comunicazione b-ad>, si avvale del patrocinio della Presidenza della Regione Lazio, della Provincia di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali, di Roma Capitale e del supporto di Banca Marche. Il catalogo è edito da Editoriale Giorgio Mondadori.
In mostra circa 30 opere, olii su tela di medie e grandi dimensioni, in cui Visalli "pittore visionario, ama arricchire ogni rappresentazione di un arcano sapore esistenziale misto di fragranze distinte: l'aspro e il dolce vi si mescolano dando luogo ad un continuo senso di straniamento che interviene in chi guarda, stupito e affascinato i suoi quadri." (G. Faccenda).
Artista eclettico e autodidatta Visalli approda nel 2009 alla pittura dopo una lunga carriera come architetto e un travagliato viaggio interiore che lo porta ad avvicinarsi all'arte quasi per caso trovandovi la sua fonte di rinascita. Elabora uno stile personale, immediatamente riconoscibile, in cui le figure sono sempre contraddistinte da forme geometriche ben definite. "Anche scorrendo rapidamente, con la memoria, l'ultimo secolo dell'arte, non è dato di incontrare alcuna fondata discendenza. Convergono, naturalmente, in una cifra creativa caratterizzata da un'evidente abilità immaginifica, i semi fecondi di una stagione surrealista meritoriamente visitata da Visalli nei giusti termini, senza, ovvero, quelle adesioni dolciastre, talvolta perfino simmetriche, che conducono al pericoloso precipizio dell'epigonato" (G. Faccenda).
Sulle sue tele, sempre molto colorate, si alternano scene di vita quotidiana ad altre dove l'artista da spazio a paesaggi di realtà alternativa, un "miraggio iconografico che appare perfino terapeutico: si manifesta nella ricchezza di simboli trasfigurati, di scene abitate da miti ed archetipi, di un'aura sopraggiunta per pacificare intime irrequietezze o risvegliare trasognati abbandoni." (G. Faccenda).