Francesco Snote – Sulle colazioni e sulle imboscate

Informazioni Evento

Luogo
LUPO GALLERY
Corso Buenos Aires 2, Milano, Italia
Date
Dal al

martedì - sabato dalle 11:00 alle 18:00

Vernissage
14/09/2021
Artisti
Francesco Snote
Generi
arte contemporanea, inaugurazione
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L.U.P.O inaugura con la prima mostra personale di Francesco Snote: sulle Colazioni e sulle
Imboscate.

Comunicato stampa

“Malgrado il deplorevole fatto che presto sarò morto per sempre, io vivo nel presente, non nel futuro.
Di fronte alla scelta tra un’allarmante estrazione (morte) e la rassicurante evidenza dei miei sensi
(colazione!) la mia mente preferisce concentrarsi su quest’ultima”.
Jonathan Frazen
L.U.P.O inaugura con la prima mostra personale di Francesco Snote: sulle Colazioni e sulle
Imboscate. La mostra presenta sculture e disegni che, come dei presagi, raccontano di uno spazio
di transizione. Lazzaro è figura centrale di questo body of work e movendosi, quasi come un
fantasma, in ambientazioni oniriche si rivela come simulacro di un equilibrismo tra lo svelato e
l’occulto.
Questi lavori si pongono tra evidenti trascendenze e richiami, trovando riscatto nella
rappresentazione di un quesito atavico, percorrendo un confine indecifrabile fra il presente e il
tempo, cercando di chiudere la cerniera tra l’aldilà e l’aldiquà, tra il dormiveglia a colazione e lo
sbigottimento di un’imboscata.
L’opera di Francesco ha una credibilità atemporale. L’artista, cogliendo occasioni e definendo le
sue scelte tramite atti provvisori, crea un processo di spaesamento che trae in inganno il tempo e
tradisce riferimenti convenzionali senza nascondersi all’oggi.
La dialettica nelle sculture di Francesco Snote seduce con una spiccata ampiezza gestuale volta a
ricreare sagome vive di movimento, figure incerte, in procinto di sciogliersi. Nelle espressioni dei
volti un pò beffardi di queste opere ritroviamo un apparato ludico ricco di emotività e di
suggestioni.
Gli 11 lavori su carta rappresentano un immaginario a metà tra una sensibilità e uno spazio
metafisico incombente. L’artista porta nei suoi primi piani aperture sul mondo che sono un invito a
riconsiderare la natura dei nostri problemi. La figura ricorrente della finestra funziona come
ingresso che raffigura immagini di abbandono, dove si concentrano le traslate fantasie dell’artista.
Si tratta di immagini-spettacolo che non si avvalgono di retorica per suggerire, all’interno di
simulacri di ambiente, ragioni celate nascoste dietro il peso dell’allegoria.
Da Biella a Porta Venezia, come un Lazzaro che arranca in San Babila, Snote ci racconta le visioni
psicomagiche di una Milano 2021.
Francesco Snote
Francesco Snote (Biella, 1991) si forma in accademia a Torino dove ha fondato Spazio Buonasera,
spazio dedicato a progetti di arte contemporanea a gestito da artisti. Vive e lavora a Biella.