Francesco Maluta – Bernoccolo

Informazioni Evento

Luogo
FONDERIA ARTISTICA BATTAGLIA
Via Oslavia 17, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal Lunedì al Venerdì
dalle 14.00 alle 17.00
(solo su appuntamento, scrivendo a: [email protected])

Vernissage
20/03/2018

ore 18

Artisti
Francesco Maluta
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale

Comunicato stampa

FRANCESCO MALUTA, Bernoccolo

Sul mercato nero, il corno di rinoceronte supera la cocaina raggiungendo prezzi esorbitanti: 95mila dollari al kg. Calcolando il peso di ogni singolo corno, ogni rinoceronte può rappresentare un affare da un milione di dollari.
I corni, spesso strappati agli animali ancora in vita e costretti ad agonizzare per ore prima di morire, vengono venduti nei Paesi del Sud-est asiatico come ingredienti di miracolose cure per il cancro, l’impotenza o semplicemente l’influenza, senza alcun fondamento medico-scientifico, dal momento che sono costituiti da cheratina, la stessa sostanza delle nostre unghie e dei nostri capelli.
Ancora oggi la maggior parte degli abitanti del Vietnam o della Cina sostiene che il corno del rinoceronte abbia proprietà benefiche sulla salute, donando forza e vigore.
Centro della mostra presso la Fonderia Artistica Battaglia è Bernoccolo, un copricapo illuminato da una luce soffusa: il bianco lo rivela nella penombra come magica e prodigiosa presenza calata in uno spazio silenzioso. La scultura è osservata da un punto di vista pittorico attraverso la luce che ne disegna la forma per mezzo dei chiaroscuri.
Se da un lato l’opera rimanda ad un oggetto dai poteri sciamanici, dall’altro lato il titolo la riporta all’immagine della stupidità umana, ricordando un bernoccolo che spunta quando si prende una zuccata.
I lavori pittorici sono nati nelle quattro settimane di residenza e hanno accompagnato il processo di realizzazione della scultura in bronzo.

L'Open Studio alla Fonderia Artistica Battaglia si presenta come preview della mostra personale Totoaba che inaugurerà il prossimo 25 maggio presso gli spazi di TRA Treviso Ricerca Arte. Dal vino di ossa di tigre del Bengala alle scaglie del pangolino, dal corno del rinoceronte alla vescica natatoria del pesce totoaba, la mostra rifletterà su un insieme di animali pericolosamente in via di estinzione perché ritenuti “miracolosi” secondo la magia delle credenze popolari.

Francesco Maluta è nato a Lovere nel 1983, vive e lavora a Milano. L’interesse per la natura animale, che contraddistingue la sua ricerca, riflette una serie di problematiche attuali, dalla dinamica del dominio, al gioco eternamente irrisolto tra oppressore e oppresso, ad un’empatica osservazione degli “esclusi”.
I suoi lavori mostrano come l’immagine della comunicazione non verbale possa provocare riconsiderazioni sull'uomo e sulle effettive relazioni tra le specie, ragionando su quali siano i nostri modelli per riconfigurare la società e il nostro rapporto con l'ambiente in senso lato. La natura animale è oggi più che mai al centro dei dibattiti sull’era antropica e sulle preoccupazioni ecologiche di scienziati e pensatori, ma forse il vero accesso all’alterità animale sarà possibile solo con una trasformazione dell’auto-comprensione umana.

Dal 2013, è co-fondatore del collettivo artistico Fondazione Malutta. Dopo la laurea specialistica conseguita nello stesso anno presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha partecipato a numerose residenze e workshop tra cui VIR Viafarini-in-residence a Milano, ViadellaFucina16 a Torino, Madeinfinlandia a Pergine Valdarno e Penthouse Art Space Residency a Bruxelles. Il suo lavoro è stato esposto alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, al Tulla Culture Center di Tirana, a Dimora Artica a Milano, alla Galleria Monitor di Roma, al Caffè Internazionale di Palermo, alla Villa Vertua Masolo di Nova Milanese, alla Collezione Zoologia di Comerio. Nel 2017 è finalista del Premio Fondazione Francesco Fabbri e vincitore del Premio TRA Treviso Ricerca Arte.

OPEN STUDIO

La Fonderia Artistica Battaglia offre all’Artista la possibilità di utilizzare il proprio Studio, di poter seguire la produzione dal prototipo alla patina, assistito dagli Artigiani, e di avere a disposizione uno Spazio Espositivo per il progetto finito, nello storico edificio di via Stilicone 10.

Ultimi open studio presentati:
Giulio Zanet, Zombi, con Galleria Lietti Arte Contemporanea
Josefina Vilela, The Path, con PAGANA Casa de Arte
Federico Tosi, Il Signorino, con Galleria Arrivada
Bibi Yamamoto, con Video Sound Art
Marta Pierobon, Shoes, Tongues and Cigarettes, con APALAZZO Gallery
T-yong Chung, Lavinia, con TenderTo Art - Tendercapital
Elisa Strinna, This Algo is like a Tiger that lurks in the Woods, con Galleria Massimodeluca.
Sara Enrico, Mirroring, con Luisa Ferrario.
Arianna Carossa, Massetere, con Placentia Arte e Tetto Garrone.