Francesco Fonassi / Liliana Moro – Blitz

Informazioni Evento

Luogo
RENATA FABBRI ARTE CONTEMPORANEA
Via Antonio Stoppani 15/c, Milano, Italia
Date
Dal al

martedì – sabato dalle 15.30 alle 19.30 – mattina e lunedì su appuntamento

Vernissage
20/01/2017

ore 18.30

Artisti
Francesco Fonassi, Liliana Moro
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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Mostra doppia personale

Comunicato stampa

BLITZ
LILIANA MORO E FRANCESCO FONASSI

Inaugurazione giovedì 19 gennaio ore 18.30

D: Potresti elencare particolarità geografiche, geologiche o altro in prossimità dell'area in cui vivi?

R: Granoturco. Il granoturco è ovunque. - Aree ricche di ferro, molte miniere abbandonate, le pendici dei monti Appalachi, alcune depressioni. Anche un lago prosciugato. - C'è una specie di stazione per le telecomunicazioni a un miglio e mezzo giù per la strada, dietro un negozio chiamato The Warmth Company al 140 Post Office Drive (angolo Soquel Dr. Street). Ha una serie di cartelli di segnalazione tutti attorno, molto preoccupanti. Mi informo meglio e poi modifico il file (se è possibile). - Ci sono molte colline dove vivo.

D: Si arresta mai il suono?

R: Non ancora. - Direi di no. Solo se muovo la testa, ma torna quando la fermo. Smetto di sentirlo se metto della musica, ma è sempre là, solo non così percepibile. - Durante i blackouts. - Brevi pause intermittenti, ma periodi consistenti di 'droning' dalle 22 alle 7.30. - Lo sento solo quando piove insistentemente.

La mostra prosegue fino al 4 marzo 2017

BIO:

Liliana Moro: nasce nel 1961 a Milano, dove vive e lavora. Nel 1989 fonda, insieme ad altri artisti, lo Spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano che chiuderà nel 1993. Ha esposto in importanti mostre collettive quali: Documenta IX ,Kassel (1992); Aperto XLV Biennale di Venezia (1993); Castello di Rivoli, Torino 1994; Quadriennale ,Roma 1996/2008); Moderna Museet, Stoccolma(1998); PS1 New York(1999),; De Appel, Amsterdam(1999); I Bienal de Valencia (2001); La Magnifica Ossessione, MART Rovereto (2012) ; MAMbo,Bologna(2013), Ennesima, Triennale Milano(2015), MAXXI, Roma (2016); e ha tenuto mostre personali : Galleria Emi Fontana, Milano; Greta Meert Bruxelles; MUHKA ,Anversa(1996); Fondazione Ambrosetti, Brescia (2004); Istituto Italiano di Cultura ,Los Angeles (2007); Fabbrica del Vapore,Milano (2008); galleria Francesco Pantaleone,Palermo: Fondazione A.Ratti, Como (2012); All’Aperto, opera permanente, Fondazione Zegna , Trivero (2015);
Incontrando i lavori di Liliana Moro si ha la percezione che sia presente ciò che è strettamente necessario. Suono, parole,sculture,oggetti e performance, compongono un mondo che “mette in scena” una realtà,allo stesso tempo ,cruda e poetica.Sono territori di un’esperienza individuale (quella dell’artista ma soprattutto dello spettatore) che invitano a andare oltre ciò che è visibile.
La libertà di azione è un aspetto importante del lavoro ma lo definisce solo in parte: ciò che produce lo scarto interessante è la relazione tra l’universo delle possibilità e la tensione a più livelli – fisica e poetica- generata da questa relazione.
Francesco Fonassi: (Brescia, 1986) è un artista e sonic researcher che opera in diversi ambiti disciplinari. Il suo lavoro è stato presentato presso istituzioni nazionali e internazionali, tra le quali si ricordano Palais de Tokyo, Parigi; MAXXI, Roma; CoCA, Torun; Viafarini DOCVA e CareOf, Milano; The Emily Harvey Foundation, New York; Fargfabriken, Stoccolma; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Fondazione Memmo, Auditorium Parco della Musica e Macro, Roma; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; MAG, Riva del Garda; Museo Pecci, Milano. E stato finalista del Premio Furla (2015) e del premio LUM (2011) e vincitore del premio 6Artista (2012). Tra gli interventi e le performance in festival, manifestazioni e spazi indipendenti: BB15, Linz; Blockhaus DY10, Nantes; Bunker, Torino; DKSG Galerija e Remont Gallery, Belgrado; A Certain Lack Of Coherence, Porto; Glassbox, Parigi; LocaleDUE, Bologna; Sarajevo Winter Festival, Sarajevo; Bjcem, Skopje; Q16 - Quadriennale di Roma. Tra i programmi di residenza: Le Pavillon, Palais de Tokyo, Parigi; Fondazione Pastificio Cerere, Roma, Citè Internationale des Arts, Parigi; Atelier BLM, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Real Presence 2007-2010, Belgrado – Castello di Rivoli, Torino.
In una relazione prima di tutto etica al sapere e all'altro, la pratica artistica di Francesco Fonassi opera sulle dinamiche e sui fenomeni della percezione spingendo il reale a urtarsi contro i suoi stessi dispositivi di separazione e relazione che sottendono e articolano un sentire comune. Lo fa insistendo sull’attitudine umana al subire e reagire a forme di aggressività e isolamento, interruzione e durata attraverso l’esperienza dell’ascolto, che pone come soglia sulla quale articolare rapporti di attività e passività, e oltre la quale marcare luoghi di co-appartenenza. Per mezzo di azioni, registrazioni, configurazioni ambientali, trasmissioni radio, sessioni di ascolto, audiovisivi e la predisposizione di spazi sensoriali, Fonassi progetta lo spazio per una moltitudine di soggetti non più passivi, ma insieme percepenti e percepibili, suscettibili di articolare forme del tenersi insieme nelle quali resistere all'inclusione in un tutto conchiuso, sia esso di natura acustica o sociale.