Francesco De Molfetta – POPcellana

Informazioni Evento

Luogo
29 ARTS IN PROGRESS
via San Vittore 13 , Milano, Italia
Date
Dal al

martedì-sabato, 11.00-19.00.
Altri giorni e orari su appuntamento

Vernissage
13/10/2016

ore 18 solo su invito

Artisti
Francesco De Molfetta
Uffici stampa
CLP
Generi
arte contemporanea, inaugurazione, personale
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A inaugurare il ciclo espositivo milanese sarà POPcellana, la personale di Francesco De Molfetta (Milano, 1979), artista di grande talento e di fortissima originalità, il cui soprannome, quasi una sorta di “marchio registrato”, è semplicemente “Demo”, che presenterà trenta opere interamente realizzate in porcellana.

Comunicato stampa

Giovedì 13 ottobre 2016, 29 ARTS IN PROGRESS apre la nuova galleria a Milano, in via San Vittore 13, a due passi dalla basilica di Sant’Ambrogio e dal Museo della Scienza e della Tecnologia.

“Dopo anni di intensa attività da Londra – affermano i fondatori Eugenio Calini e Luca Casulli – , con mostre organizzate in Europa e nel Sud-est asiatico, 29 ARTS IN PROGRESS compie un ulteriore salto in avanti, alla ricerca di nuovi orizzonti d’azione e altre piattaforme di visibilità, scegliendo Milano come culla dei futuri progetti di sperimentazione e promozione del Contemporaneo e della Fotografia”.
A inaugurare il ciclo espositivo milanese sarà POPcellana, la personale di Francesco De Molfetta (Milano, 1979), artista di grande talento e di fortissima originalità, il cui soprannome, quasi una sorta di “marchio registrato”, è semplicemente “Demo”, che presenterà, dal 14 ottobre al 12 novembre 2016, trenta opere interamente realizzate in porcellana.
Il suo lavoro getta un ponte tra l'arte classica e la cultura iconografica contemporanea. Francesco De Molfetta lega il fatto storico di rilievo con i personaggi dell’attualità, gli eroi dei cartoni animati - Topolino - e le icone del cinema - James Bond, con i grandi miti della storia dell'arte - Rodin.
L’artista milanese esprime sempre una componente seducente, spettacolare e di presa mediatica, con una giocosità di taglio tipicamente neopop, caratterizzata da colori vivaci con un’ironia scanzonata, che tuttavia induce alla riflessione, come quando declina i più importanti brand dell’economia globalizzata in sculture di matrice concettuale e ironica.
Il continuo rapporto di scambi, di allusioni, di interazioni reciproche tra titolo e corpo dell’opera è uno dei temi principali della sua cifra stilistica, supportata da un ricercato perfezionismo linguistico, espresso da un virtuosismo tecnico-formale e dalla riscoperta di raffinati metodi di verniciatura, di policromia, di lucidatura e di rifinitura dell’opera.

Milano, settembre 2016