Francesco Campese – Convivium
Cantina Scarpa prosegue il suo percorso di ricerca e collaborazione con il mondo dell’arte tramite un nuovo evento espositivo che affonda le radici nel tema della convivialità e della ricerca storica degli spazi intesi come luoghi di aggregazione.
Comunicato stampa
Cantina Scarpa prosegue il suo percorso di ricerca e collaborazione con il mondo dell’arte tramite un nuovo evento espositivo che affonda le radici nel tema della convivialità e della ricerca storica degli spazi intesi come luoghi di aggregazione.
Dopo un lungo periodo di assenza di socialità obbligata l’essere umano necessita un ripensamento del termine “vuoto” e a tradurre in arte questo pensiero è Francesco Campese, giovane artista Campano che nel corso della sua ricerca creativa ha affrontato proprio il tema degli spazi esenti dalla figura umana. Le opere di Campese ci trasportano in una atmosfera fantasiosa fatta di architetture statiche, sospese, in attesa dei suoi protagonisti. Scenografie abbandonate di un vecchio set cinematografico o di un teatro che aspetta i suoi attori. Un vento freddo e rigido accompagna il visitatore mentre osserva i suoi lavori, precisi per tecnica e attenti ai dettagli naturalistici. Paesaggi metafisici e forme sospese creano nello spettatore curiosità e attenzione per andare aldilà del dipinto.
Una tecnica studiata, velata e costante che trasmette sicurezza e una visione dell’artista netta e ben salda.
Simbolo dell’esposizione l’opera “Dopo l’ultima cena” realizzata in occasione di Expo Milano 2015 che vuole porre l’attenzione sul tema della convivialità e del tavolo come simbolo stesso di socialità e condivisione tra persone, popoli e culture.
L’esposizione, a cura di Matteo Chincarini vuole dialogare con lo spirito culturale di Cantina Scarpa, che condivide con l’artista l’attenzione e la sensibilità verso l’aspetto più vero del passare del buon tempo al tavolo con valore e qualità.