Francesca Ferreri – The inbetweeners

Informazioni Evento

Luogo
VILLA CONTEMPORANEA
via Bergamo 20 20900 , Monza, Italia
Date
Dal al

DA MARTEDI’ A SABATO DALLE ORE 15 ALLE 19

Vernissage
01/12/2012

ore 18

Artisti
Francesca Ferreri
Generi
arte contemporanea, personale
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Francesca, alla sua prima mostra personale presso Villa Contemporanea, presenta un progetto che amplia e prosegue la sua ricerca sui meccanismi che regolano la mente, indagando il ruolo che il sentimento investe in tutti i processi cognitivi.

Comunicato stampa

Francesca, alla sua prima mostra personale presso Villa Contemporanea, presenta un progetto che amplia e prosegue la sua ricerca sui meccanismi che regolano la mente, indagando il ruolo che il sentimento investe in tutti i processi cognitivi.
Partendo dallo studio del saggio “Il Sé viene alla mente”, di Antonio Damasio (uno dei maggiori neuroscienziati a livello mondiale), Francesca analizza il processo di elaborazione delle immagini e la relazione tra percezione e rappresentazione che unitamente alla memoria, alle emozioni, ai sentimenti primordiali (il piacere e il dolore) e all’esperienza, contribuiscono alla costruzione dell’identità individuale.
Secondo Damasio la mente umana prende in considerazione il peso emotivo che deriva dalle nostre precedenti esperienze, fornendoci una risposta sotto forma di sensazione viscerale. Le emozioni e i sentimenti spesso sono in grado di condizionare fortemente, e a nostra insaputa, le nostre convinzioni e le nostre scelte. Mente, cervello e corpo sono in stretta relazione tra loro; il cervello non può quindi essere studiato senza tener conto dell’organismo a cui appartiene e dei suoi rapporti con l’ambiente.
Il sentimento, stato della mente, e l’emozione, stato del corpo, giocano un ruolo fondamentale nel processo decisionale.
La scelta non è quindi una fredda valutazione razionale dei vantaggi e degli svantaggi, ma è elaborata dall'emozione ed è finalizzata al raggiungimento di un equilibrio e al mantenimento di uno stato di benessere per l'individuo.
Di fronte alle alternative possibili dunque, l'uomo opera le proprie scelte in base alle esperienze precedenti e al grado di successo o fallimento che queste hanno determinato e vengono archiviate tramite i cosiddetti marcatori somatici. Essi sono ciò che unisce all'esperienza l'emozione provata permettendole in futuro di identificarla.

L'intero processo creativo che sottende le opere in mostra (una videoanimazione, alcuni disegni e due sculture) si fonda sull'utilizzo di un segmento della procedura di animazione tradizionale: l'intercalazione o inbetweening. Nell’animazione, gli animatori sono gli artisti incaricati di produrre i disegni fondamentali di un cartone animato, mentre i disegnatori che producono le intercalazioni sono detti intercalatori o inbetweeners.
Nel linguaggio colloquiale inglese per inbetweener s'intende anche l'individuo che si pone fra due estremi, nel mezzo.
L'azione dell'interpolare è stata messa in relazione da Francesca con una delle modalità operative del cervello, che attraverso sistemi di neuroni riproduce immagini. Le immagini così costruite non sono "figure" in se stesse ma "mezzi per ricostituirle". Allo stesso modo disegnare un'intercalazione rappresenta un mezzo per ricostruire una forma presente solo a livello potenziale, nel tentativo di renderla visibile.
La mente inoltre, secondo Damasio, funziona principalmente per immagini, riprodotte nel cervello come mappe e queste ultime emergono in stretta prossimità temporale: da un lato l'immagine di un oggetto, e dall'altro l'immagine del proto-sé modificata da quell'oggetto. (il proto-sé è costituito dalle immagini che il cervello crea del corpo di cui è parte, e con cui
è in costante riferimento).
Il risultato dell'uso dell'intercalazione come dispositivo utilizzato in chiave ludica si palesa in forme ibride, informi, spesso tendenti all'astrazione. Nella serie dei disegni, Francesca, attingendo al suo archivio personale di immagini, ha intercalato soggetti e oggetti dell'azione, oggetti e membra, azioni e traiettorie, precludendo in questo modo il completo controllo del risultato finale.
La scultura in mostra è il risultato di un compromesso fra l'intenzionalità di rivelare una forma, presente nella mente solo come traccia, e la necessità della scultura stessa di trovare un equilibrio strutturale. L'opera segue in un primo momento la traccia, per poi accogliere e incorporare gli accidenti oggettuali che ne modificano la forma.

Francesca Ferreri (Savigliano - CN, 1981) vive e lavora a Torino.

Mostre personali: 2009 icons?, Cavallerizza Reale, Torino 2008 Sometimes I feel like, Accademia Albertina delle Belle Arti, Torino a cura di Renato
Galbusera

Mostre collettive (selezione):
2012 TI RACCONTO, CRAC, Cremona, selezione video a cura di Giovanni Viceconte NADSAT, Rituali e linguaggi della giovinezza, Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano,
a cura di Luiza Turrini e Paolo Donini 2VIDEO, Milano, a cura di Giovanni Viceconte
2011 WONDERART, Mlac, Roma a cura di Curatorial Mlac
Biennale di Venezia, Padiglione Accademie, Tese di S.Cristoforo, Venezia a cura di Vittorio Sgarbi ATHENS VIDEOART FESTIVAL, Atene, selezione Videoinstallazioni GRANTORINO, Frost Museum, Miami a cura di Francesco Poli e Alessandro Demma
2010 VIDEO.IT, being different is absolutely beautiful, Fondazione Merz, Torino
VIDEO.IT, DOCVA, Milano TorinOver 010,SOS planet, stazioni Metro, Torino, Glasgow, Rotterdam, Salt Lake City, Nagoya (mostra itinerante) a cura di Elisa Lenhard IN SEDE, Tempi precari, Palazzo Regione, Provincia, Comune a cura di Francesco Poli e Elisa Lenhard Scene contemporanee, Villa Vallero, Torino a cura di Elisa Lenhard
2009 st.art me up -Nuovi Arrivi/proposte, Accademia Albertina delle Belle Arti, Torino, a cura di
Maria Teresa Roberto Torinover 09, Stazioni Metro, Torino, Glasgow, Rotterdam, a cura di Elisa Lenhard
Daimon 3, Ex Carceri Le Nuove , Torino, a cura di Associazione Paradigma ZOOART, Giardini Fresia, Cuneo New York-Torino. Nuove Proposte, Fusion Art Gallery, Torino, a cura di Edoardo Di Mauro ARS Captiva. Horror vacui horror pleni, Ex Carceri Le Nuove, Torino Nologospotfestival, Cinema Massimo, Torino (premio della critica)
Workshop/Residencies:
2011 Assistente al progetto di Graham Hudson "Sondaggio-Torino", vincitore della residenza
Diogene Bivaccourbano 2009 Idee pericolose, Workshop con Filippo Leonardi, PAV Parco d’Arte Vivente, Torino
Projects:
2011 Partecipa a Solid Void, ideato da Progetto Diogene, Torino (editors: Roberto Cuoghi e Gian
Antonio Gilli)