FotograficaMONTI – 2019-2020
Mostra di fotografie di Mattia Morelli.
Comunicato stampa
Torna operativa a pieno regime FotograficaMonti, rassegna fotografica a cura di Barbara Martusciello ad AntigGallery che inaugura questo giovedì con "Piazza l’auto e altri risVOLTI" di Mattia Morelli.
In Piazza degli Zingari 3 a Roma, grazie all'antistante piazzetta di Monti, accogliente "salotto urbano" su cui affaccia la Galleria, sarà possibile una fruizione più libera e nel rispetto delle norme covid-19.
Dal testo della curatrice:
Camminando, scegliendo di lasciarsi andare a quelle derive urbane di guydebordiana memoria, oppure, al contrario, a percorsi prestabiliti a partire da un punto preciso della città per giungere ad un altro, il territorio della visione può espandersi, come quello psicologico, e poi della consapevolezza della realtà: ma solo se si è disposti a lasciarsi andare, a percepire “non in base a ciò che sapete, ma in base a ciò che vedete intorno”; insomma: se si è un occhio allenato a cogliere panorami altri. E’ questo il caso di Mattia Morelli e della sua Fotografia che ha prodotto due serie particolari qui proposte.
In Piazza l'auto! – segnalata e inserita nel neonato Archivio Fotografico, Sito e laboratorio d’idee AntiVirus Gallery (https://antivirus.gallery) – e in Ladies & Gentlemen accade proprio questo, e ne scaturisce una, anzi,ne scaturiscono ben due epifanie. Ritrovamenti che dall’ordinario si palesano straordinari.
In Piazza l'auto! vediamo automobili oramai fuori produzione e abbandonate in posti diversi, ognuno, però, non adibito al parcheggio autostradale; se ne possono trovare ovunque, di queste situazioni, spesso con fastidioso danno per il decoro cittadino. Eppure, lo spazio, con questa presenza ammalorata e muta, si rivela – maggiormente proprio attraverso lo scatto – surreale, o meglio, metafisico: come quello, con una stratificata wunderkammer di riferimenti e sentimenti; allo stesso tempo,ovvero pur sempre nella stessa immagine,emerge la mancanza di armonia di quel panorama e si ravvisa il tradimento del rispetto del bene comune. La realtà è questa, la Fotografia la comprova e trasforma una banalità del quotidiano in un interessante e complesso contenitore di nessi, emozioni ed estetica contrastanti, dissonanti: senza la volontà di sanare questa sorta di… aporia. Come sostiene lo stesso autore: “Se da una parte la fotografia documenta un dato di fatto, dall’altro ne sublima l’atto.”.
In Ladies & Gentlemen Morelli parte dall’idea antropomorfo-centrica dello sguardo umano: tutto, del mondo visibile, può essere ricondotto alle immagini consuete dell’uomo; come fanno spesso i bambini, cioè, si è spessissimo capaci di ricostruire/identificare nella forma delle nuvole, nelle macchie, nelle crepe sui muri, dei volti umani. Giocando su questa associazione d'idee quasi automatica, Morelli ha scrutato proprio i muri in una ricerca e “un’analisi lunga ed estenuante, dovuta ad una investigazione paziente e meticolosa” che, ci racconta lui stesso, “mi ha portato a riconoscere, nelle crepe dei muri formatesi dal distacco, del tutto casuale, dell'intonaco dalle pareti stesse, l'esistenza di infiniti volti, tanto da poter azzardare perfino un qualche studio antropologico della specie.”. Un progetto, questo suo, nato casualmente, all’inizio, che via via è diventata un enciclopedico ordinamento di tipi, una raccolta di volti come “classificazione della specie umana e uno studio su quella che è stata, per secoli, ed è ancora, la ritrattistica.” .Con ironia, che non esclude la serietà dell’impresa.
Mattia Morelli (1985) pugliese d’origine fin da piccolo si sposta tra Lecce, Roma, Torino e Bologna.
Dopo gli studi classici, ottiene il diploma di laurea dapprima in Pittura e successivamente in Fotografia all’Accademia di Belle Arti. Espone in varie manifestazioni artistiche in Italia (Bologna, Milano, Napoli, Roma, Spoleto, Torino) e all’estero (Amsterdam, Arles, Copenaghen, Grenoble, Miami, Parigi).
Collabora negli anni con il fotografo Nino Migliori, lo scultore Maurizio Mochetti e il critico d’arte Mario Dal Bello. Sue fotografie sono presenti su Artribune, Il Fatto Quotidiano, La Repubblica e L’Espresso.
Attualmente vive e lavora a Roma. www.mattiamorelli.com