Festival dei Diritti Umani
Il Festival dei Diritti Umani è un evento culturale creato per sensibilizzare la cittadinanza sui diritti umani. Il focus dell’edizione di quest’anno è la devastazione della Terra e di come questo saccheggio incide sui diritti umani: inquinamento, profughi ambientali, impazzimento climatico ma anche i segnali della consapevolezza di una necessaria inversione di tendenza.
Comunicato stampa
Martedì 20 marzo inaugura il Festival dei Diritti Umani, evento culturale creato per sensibilizzare la cittadinanza sui diritti umani. Il focus dell’edizione di quest’anno è la devastazione della Terra e di come questo saccheggio incide sui diritti umani: inquinamento, profughi ambientali, impazzimento climatico ma anche i segnali della consapevolezza di una necessaria inversione di tendenza.
Il festival prevede alla mattina appuntamenti pensati appositamente per gli studenti delle superiori con proiezioni di documentari e testimonianze; al pomeriggio e sera una programmazione a 360° con documentari e film, spesso inediti; dibattiti con intellettuali e studiosi italiani e internazionali, dialoghi con testimoni; mostre fotografiche.
Si inizia la mattina alle 9,30 con l’incontro ECONOMIA, ECOLOGIA, ETICA. LE IMPRESE ECCEZIONALI: Carlo Carraro (Università Ca' Foscari di Venezia e Fondazione CMCC) dialogherà con Paola Gianotti, cicloviaggiatrice e Guiness World Record per il giro del mondo in bicicletta, una donna che non si limita a girare il mondo con la sua bicicletta ma usa le sue imprese eccezionali per distribuire solidarietà.
Verrà inoltre proiettato Bring the Sun Home di Chiara Andrich e Giovanni Pellegrini, la storia di donne analfabete che diventano ingegneri solari.
Nell’ambito della sezione TALK, alle ore 14,30, si tratterà il tema AMBIENTE E DIRITTI INDIGENI: LA FORESTA MAU IN KENYA con Valerio Bini (ricercatore in Geografia presso il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell'Università degli Studi di Milano e presidente Mani Tese), Stefania Albertazzi (PhD Università di Padova) e Matteo de Mayda (regista e fotografo). La Foresta Mau è un ecosistema di grande valore ambientale che negli ultimi decenni ha subito un importante processo di degrado. Dal 2017, l’ONG Mani Tese e l’Università di Milano collaborano per contrastare il degrado della foresta e sostenere i diritti degli Ogiek, la popolazione che storicamente abita la foresta. L’incontro vuole raccontare per immagini questo eccezionale patrimonio socio-ambientale e le attività messe in atto per la sua tutela. Lezione per immagini in collaborazione con Università degli Studi di Milano-Scienze umane dell’ambiente, del territorio e del paesaggio e Mani Tese.
Alle ore 17 inizierà la rassegna DOC del Festival dei Diritti Umani proposta da Sole Luna Doc Film Festival con due proiezioni: La terre abandonnée, regia di Gilles Laurent: nella zona evacuata attorno alla centrale nucleare di Fukushima, a cinque anni dalla catastrofe, il villaggio di Tomioka è ancora abbandonato e svuotato dei suoi cinquemila abitanti; Invisible frontier, regia di Nicolás Richat & Nico Muzi, la storia vera di alcune comunità sudamericane intrappolate in una delle guerre più lunghe del pianeta che coinvolge proprietari terrieri che producono olio di palma e contadini ed indigeni che vivono in quelle terre.
Alle ore 18 si parlerà di IL FUTURO È GIÀ ENTRATO IN NOI. CAMBIAMENTI CLIMATICI E VIOLENZA, NELLA VITA E NELLA LETTERATURA con Bruno Arpaia (scrittore, autore di Qualcosa, là fuori - ed. Guanda, 2016) e Kuki Gallmann (ecoattivista e scrittrice, autrice di Sognavo l’Africa - ed. Mondadori, 1993), modera Danilo De Biasio, direttore Festival dei Diritti Umani di Milano. Ci sono luoghi del mondo dove fenomeni climatici estremi, carestie e comportamenti egoistici non sono un futuro spaventoso ma il presente. L’Africa sognata da Kuki Gallmann nei suoi libri in parte ne è già vittima. Ed è un mondo molto simile a quello che un altro scrittore, Bruno Arpaia, immagina per un’Europa futuribile, dove la solidarietà è spazzata via dall’impazzimento del clima.
Alle 19,30 si terrà l’inaugurazione delle due mostre dei vincitori del contest fotografico #ioalzolosguardo che ha consentito - già dallo scorso anno - di produrre progetti fotografici di ampio respiro a livello internazionale.
Grazie al supporto e alla collaborazione di Emergency, che ha messo a disposizione strutture e risorse umane del suo poliambulatorio a Castelvolturno, Andrea Kunkl ha potuto completare il suo progetto Crepe, una documentazione approfondita, che verrà esposta al festival, sulle persone migranti, nella quale pratiche artistiche e indagine scientifica si fondono in un contenitore multimediale di percezioni, visioni e rappresentazioni.
Le Reception Homes della ONG Terre des Hommes nel Tamil Nadu (India) hanno accolto l’altro vincitore del contest #ioalzolosguardo, Stefano Stranges, che durante il suo viaggio ha raccolto le storie (soprattutto fotografiche) di bambini vulnerabili e fragili nella loro disabilità ed emarginazione sociale, di bambine e ragazze vittime di violenza, matrimoni forzati, stupri, discriminazioni, e che propone nell’allestimento Le bambine salvate.
La giornata si concluderà alle ore 20,30 con la proiezione di Grain di Semih Kaplanoglu, regista turco che gioca con i canoni della fantascienza per portarci a riflettere sui limiti dell’umanità e sulla pseudo liberazione che la tecnologia potrebbe dare (introduce Claudia Sorlini, Professore emerito dell'Università degli Studi di Milano, già Presidente del Comitato Scientifico per EXPO 2015 del Comune di Milano).
Il FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI è organizzato da Reset-Diritti Umani, con il patrocinio di Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Amnesty International Italia, Legambiente, Ordine degli Avvocati di Milano, Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano.
Reset-Diritti Umani è un’associazione non profit, nata a Milano nel 2015 per diffondere la conoscenza e la cultura dei diritti umani attraverso il Festival e altre iniziative. L’associazione è presieduta dall’avvocato del Foro di Lugano, Paolo Bernasconi – da anni attivo sul fronte della difesa dei diritti umani - e ha come Segretario generale Giancarlo Bosetti, direttore dei Reset-Dialogues On Civilizations. Inoltre annovera tra i suoi fondatori Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera, Francesco Micheli – ideatore di MiTo – e Danilo De Biasio, già direttore di Radio Popolare.