Festival Bianco e Nero / Ermanno Leinardi

Informazioni Evento

Luogo
IL GHETTO
Via Santa Croce 18, Cagliari, Italia
Date
Dal al

Centri Comunali d’Arte Ghetto, Castello di San Michele ed EXMA resteranno chiusi da giovedì 5 novembre fino a giovedì 3 dicembre.

Vernissage
29/10/2020

ore 17

Artisti
Ermanno Leinardi
Generi
arte contemporanea, personale, festival
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Torna la manifestazione tra arte, ambiente e cultura
Festival Bianco e Nero nel segno delle Visioni concrete di Ermanno Leinardi.

Comunicato stampa

A partire dal 29 ottobre , giorno in cui prende il via la V edizione del Festival Bianco e Nero di Cagliari, il Centro comunale d’arte e cultura il Ghetto (via Santa Croce 18 Cagliari) ospiterà la mostra antologica Visioni concrete (1954-2004) di Ermanno Leinardi. L’esposizione, curata dalla storica dell’arte Maria Dolores Picciau e fortemente voluta dagli eredi dell’artista (Raul, Viviana, Tiziana e Monica Leinardi) sarà visitabile fino al 15 novembre e accompagnata da un documentario sulla figura dell’artista sardo firmato dal regista Antonello Carboni.
Visioni concrete presenta tutta la produzione pittorica di Ermanno Leinardi (Pontedera 1933- Calasetta 2006) con 60 opere che ripercorrono l’intera produzione dell’artista dal 1954 al 2004. L’esposizione ricostruisce l’itinerario artistico di Ermanno Leinardi, che dagli esordi figurativi espressionisti, vicini a Matisse procede lungo le direttrici dell’informale prima e dell’astrattismo geometrico poi, sino alla scoperta della forma ellittica O, gli studi sugli spazi impossibili, definiti ambigui, e gli inganni percettivi determinati dal posizionamento delle figure geometriche sulla pagina bianca della tela. L’artista ha rappresentato per la città di Cagliari e per la Sardegna un simbolo della rivoluzione estetica portata avanti nei decenni Sessanta, Settanta da quei movimenti d’avanguardia, che nell’isola come in altre parti d’Europa, sono stati il megafono di un rinnovamento del linguaggio e dei canoni estetici legati ancora a rappresentazioni figurative. A quella frattura Leinardi arrivò nel 1960, dopo un tormentato periodo di silenzio ed essere rimasto folgorato dalle opere di Jean Fautrier alla Biennale di Venezia. Di quel periodo l’artista scrisse: ”Mi sconvolse Fautrier, di cui vidi 6 disegni a penna che mi hanno aperto un mondo che non conoscevo. Erano figurativi, ma il valore del segno prescindeva dalla figura. Ricordo forme femminili appena accennate che cantavano sul bianco del foglio”. Da quel momento Leinardi sposa completamente l’idea di un’arte logica, matematica, rigorosa che strizza anche l’occhio alle variazioni poetiche, di luce, spazio, colore, sperimentando varie tecniche come pittura a olio, acrilico, acquerello, grafica. Dopo aver accresciuto la notorietà internazionale grazie a importanti occasioni espositive a Zurigo, Francoforte, Lucerna, Parigi, in un dialogo sempre aperto tra la sua terra e il panorama internazionale e aver stretto amicizia con la critica italiana e d’oltralpe, Leinardi trascorre gli ultimi anni di vita a Calasetta dove nell’ex mattatoio riesce a creare un museo di arte concreta che racchiude una parte cospicua della sua collezione personale con le opere di Mario Radice, Philippe Morrison, Jean Leppien, Bice Lazzari, Max Huber, Lucio Fontana, tra gli altri.
Leinardi ha continuato anche negli ultimi anni di vita a battersi per un’arte severa, intransigente e rigorosa, puntando sul risveglio di un’isola ancora molto sonnolenta, e su un museo dal respiro internazionale come preludio di rinascita, che nel tempo ha perso completamento la vocazione e la linea che Leinardi aveva inteso e progettato.

Il 6 novembre (alle ore 18) si terrà la Conferenza on-line su Ermanno Leinardi e il movimento concreto europeo. I rapporti tra l’artista e le Avanguardie storiche sarà il tema al centro del dibattito a cui parteciperanno il figlio Raul, gli storici dell’arte Claudio Cerritelli e Gianni Murtas, gli artisti Tonino Casula, Giovanni Campus, Angelo Liberati, Ugo Ugo.

L’antologica, aperta da uno straordinario disegno a china, un ritratto dell’artista firmato da Maria Lai nel 1978, proseguirà con importanti integrazioni all’aeroporto di Cagliari - Elmas, a Oristano, Sassari e Roma, secondo Maria Dolores Picciau ” è un’immagine simbolo di come l’arte avvicini, in questo momento critico, e sia fondamentale per un rilancio della vita culturale del nostro Paese”.

La mostra è aperta la pubblico da martedì a domenica dalle 9 alle13 e dalle 16.00 alle 20 (chiusa il lunedì). E’ consentito l’ingresso ad un massimo di 10 visitatori ogni ora.

È preferibile prenotare i biglietti cliccando sul seguente link https://forms.gle/sPTK9rh9E8REorK97

Per la biografia della curatrice www.mariadolorespicciau.it
Dal 29 ottobre al 30 dicembre torna la kermesse che coniuga arte, ambiente e cultura
Festival Bianco e Nero, al via a Cagliari la quinta edizione con le Visioni concrete
Conferenza stampa e inaugurazione-anteprima della mostra antologica di Ermanno Leinardi
(giovedì 29 ottobre – ore 11 – Centro comunale d’arte e cultura Il Ghetto)

Ai nastri di partenza la quinta edizione del Festival Bianco e Nero, la kermesse che a Cagliari ancora una volta coniuga arte, ambiente e cultura con un interessante calendario ricco di eventi in programma dal 29 ottobre al 30 dicembre. L'iniziativa, organizzata da Interforma e realizzata col patrocinio dell’Assessorato alla cultura del comune di Cagliari, l’Assessorato al turismo della Regione Sardegna, la facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche di Cagliari, la Fasi con i circoli dei sardi in Italia e nel mondo, verrà presentata giovedì 29 ottobre alle ore 11 presso la Sala Cannoniera Centro comunale d’arte e cultura Il Ghetto (via Santa Croce, 18 Cagliari) da Paola Piroddi (assessore alla Cultura del Comune di Cagliari), Enrica Anedda (presidente commissione cultura Comune di Cagliari) Raul Leinardi (figlio di Ermanno Leinardi) e dalla direttrice del Festival, Maria Dolores Picciau.
Seguirà, alle ore 17, l'inaugurazione-anteprima della mostra antologica Visioni concrete (1954-2004) di Ermanno Leinardi, pittore sardo, operatore culturale e grande protagonista dell’arte concreta in Europa, scomparso nel 2006 all’età di 73 anni. L'esposizione, curata dalla storica dell’arte Maria Dolores Picciau e fortemente voluta dagli eredi dell’artista - Raul, Viviana, Tiziana e Monica Leinardi -sarà visitabile fino al 15 novembre e accompagnata da un documentario sulla figura di Leinardi, curato dal regista Antonello Carboni. Il percorso dalle origini figurative sino alle prove su tele di grandi dimensioni, comprende le opere che l’artista ha realizzato dal 1954 al 2004 e un ritratto del 1978 firmato da Maria Lai. La mostra proseguirò negli spazi dell’aeroporto di Cagliari -Elmas, prima di approdare ad Oristano, Sassari e Roma.
Il 6 novembre (alle ore 18) si terrà la Conferenza on-line su Ermanno Leinardi e il movimento concreto europeo. I rapporti tra l’artista sardo e le Avanguardie storiche (di cui Leinardi è stato il promotore) sarà il tema al centro del dibattito a cui parteciperanno il figlio di Leinardi, Raul, gli storici dell’arte Claudio Cerritelli e Gianni Murtas, gli artisti Tonino Casula, Giovanni Campus, Angelo Liberati, Ugo Ugo. E sulle avanguardie artistiche, cosa hanno rappresentato per la città di Cagliari e per la Sardegna, si terranno anche conferenze e documentari. La figura di Leinardi sarà ricordata anche per essere riuscito a realizzare nel 2000 un museo dell’arte concreta in una cittadina a vocazione marina come Calasetta, con l’idea di far partire il rilancio culturale dell’isola da questo territorio, nonostante le lungaggini e difficoltà burocratiche.
Visioni concrete, però, è anche il titolo scelto per la quinta edizione del Festival Bianco e Nero. Il riferimento è rivolto intenzionalmente alle visioni, alle prospettive, agli scenari futuri di un’isola, la Sardegna, che paga gli effetti drammatici del lockdown, e di come, nonostante la pandemia da Covid-19 sia ancora presente e con dati preoccupanti, cerchi di risollevarsi. Terra felice per le sue bellezze naturali, con un mare spettacolare e panorami mozzafiato, la Sardegna ha subito l’onda dello tsunami Coronavirus che ha lasciato segni pesanti con il 46% delle attività produttive (52.000 imprese, di cui 26.000 artigianali) bloccate durante la chiusura della scorsa primavera e 126mila persone rimaste a casa. I dati relativi al periodo aprile-giugno 2020 sono ancora più allarmanti con 66mila disoccupati e un crollo dell’80% delle assunzioni. Nonostante i molti settori in crisi dal turismo all’agricoltura, dalla moda alla cultura, dall’industria all’artigianato l’isola sta provando a rialzarsi rispondendo in modo positivo anche nei confronti di una parte di stampa che l’ha descritta come terra infetta e pericolosa. La manifestazione sarà l’occasione per fare il punto della situazione insieme ai protagonisti del mondo della politica, dei settori produttivi e sindacali, della cultura, del turismo e dell’economia. Si cercherà di dare risposte concrete e operative per un rilancio della Sardegna e del capoluogo Cagliari, a partire dal turismo.
A tale proposito il 7 novembre alle ore 11 si terrà la Conferenza Il rilancio della Sardegna, online causa Covid, con esperti dell’industria culturale, dell’informazione, della politica, dei circoli dei sardi in Italia e nel mondo che si incontreranno virtualmente per parlare di strategie di sviluppo per la Sardegna a partire dalle ricchezze del territorio. Parteciperanno alla discussione Cristiano Ardau (Responsabile centro studi Uil Sardegna), Benedetta Cimini (PR), Nicola Colabianchi (Sovrintendente Teatro Lirico di Cagliari), David Crognaletti (Sogaer), Paolo Di Giannantonio (TG1), Monica D'Ambrosio (RiciclaTv), Pietrina Lecca (commissaria Zir), Paolo Truzzu (sindaco Città metropolitana di Cagliari), Serafina Mascia (Presidente Fasi), Fausto Mura(Federalberghi), Massimiliano Piras (Unica), Ilene Steingut (Architetto), Anna Trebbi (Rainews 24).
Oltre alla mostra inedita di Leinardi, la rassegna anche quest’anno propone un cartellone ricco di incontri, reading, conferenze, percorsi virtuali, laboratori e contest sui social con gli studenti della Facoltà di Scienze economiche giuridiche e politiche di Cagliari e degli istituti De Sanctis Deledda e dell’Istituto Alberghiero Gramsci.
Dal 29 novembre al 30 dicembre gli studenti dell’Istituto Alberghiero Gramsci dovranno dar vita ad un piatto dedicato alla città di Cagliari, mentre gli alunni dell’Istituto De Sanctis Deledda dopo aver prodotto uno studio sulle ricchezze monumentali e culturali dei borghi sardi saranno coinvolti nella realizzazione di campagne di comunicazione social, con post dedicati alla promozione turistica di Cagliari. I ragazzi saranno impegnati anche nella produzione di un documentario e di un volume sulla figura di Ermanno Leinardi (dal 29 ottobre al 30 dicembre), oltre che di alcuni cortometraggi sulla storia dei borghi San Sperate, Sadali, Carloforte, Bosa, Paulilatino, Cabras, Nora, Sant’Antioco, Barumini, Iglesias, Masua, Montevecchio, Fluminimaggiore.
A chiudere il Festival Bianco e Nero, che vanta un gemellaggio con la città di Padova, il 30 dicembre sarà il dibattito sul museo all’aperto per Cagliari, progetto ideato dalla giornalista e storica dell’arte Maria Dolores Picciau, e che nel 2016 ha visto l’inserimento di sculture-installazioni in alcune aree verdi del capoluogo sardo. A seguire, la presentazione dei lavori finali e premiazione del contest.
Tutti gli eventi, disponibili in streaming sui canali ufficiali della manifestazione https://www.biancoenerofestival.it/, si svolgono a numero chiuso e nel rispetto delle norme anti Covid-19. Per partecipare è indispensabile prenotarsi attraverso l'indirizzo mail dell’ente organizzatore [email protected]; per la mostra contattare il Centro comunale d’arte e cultura Il Ghetto cliccando sul seguente link
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScDyAftJYkMQV_J9YpRgaV_SZve7tjCp25HTJ4v3Rrtiw3JVQ/viewform