Ferruccio Ascari – Silenzio

Informazioni Evento

Luogo
CHIOSTRI DI SAN SIMPLICIANO - FACOLTA' TEOLOGICA DELL'ITALIA SETTENTRIONALE
Via Dei Cavalieri Del Santo Sepolcro 3, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Chiostro piccolo di San Simpliciano

Ingresso da via dei Cavalieri del S. Sepolcro, 3

lunedì: 8.30-13.00 / 14.00-18.00

martedì-venerdì: 8.30-19.15

sabato: 09.00-18.30

domenica chiuso

Chiesa di San Raffaele

Via S. Raffaele, 4

lunedì-venerdì: 9.00-18.30

sabato: 15.00-18.30

domenica: 16.00-18.30

San Bernardino alle Ossa

Verziere, 2

lunedì-venerdì: 8.00-18.00

sabato: 9.30-18.00

domenica chiuso

Vernissage
13/10/2017
Artisti
Ferruccio Ascari
Curatori
Daniela Cristadoro, Matilde Scaramellini
Generi
arte contemporanea, personale

“Silenzio” è il titolo della mostra di Ferruccio Ascari che sarà ospitata in contemporanea in tre luoghi di culto nel cuore di Milano, straordinari per valore storico e artistico: il chiostro piccolo della Basilica di San Simpliciano, la Rettoria di San Raffaele, la Cappella di San Bernardino alle Ossa.

Comunicato stampa

“Silenzio” è il titolo della mostra di Ferruccio Ascari che, dal 13 ottobre al 1 dicembre 2017, sarà ospitata in contemporanea in tre luoghi di culto nel cuore di Milano, straordinari per valore storico e artistico: il chiostro piccolo della Basilica di San Simpliciano, la Rettoria di San Raffaele, la Cappella di San Bernardino alle Ossa.

Per quest’occasione l’artista ha realizzato una serie di opere specificatamente concepite per questi tre luoghi di culto, studio e silenzio. Il visitatore è invitato a compiere il tragitto che collega le tre sedi, riscoprendo tre luoghi di intensa spiritualità oltre che di grande fascino e rilievo culturale: spazi carichi di storia e tuttavia capaci di stabilire una dialettica stimolante e ricca di senso con la contemporaneità.

Nel lavoro di Ascari, il dialogo tra l’opera e lo spazio in cui è collocata ha sempre rivestito un’importanza fondamentale. Qui l’artista si misura per la prima volta con lo spazio sacro: intessendo una fitta trama di suggestioni, le sue opere invitano alla riflessione e all’ascolto—condizione necessaria perché le cose possano svelare la loro essenza e diventare oggetto di contemplazione.

In San Simpliciano, al centro del chiostro piccolo attiguo alla Facoltà di Teologia, è collocata l’installazione Luogo Presunto: un insieme di esili sculture in filo di ferro. Architetture fragili, archetipi di edifici che da un momento all’altro potrebbero prendere il volo. Come il titolo indica, si tratta di un luogo immaginario di cui non è certa l’esistenza, che ha la stessa consistenza di una visione, di un sogno.

In San Raffaele, in una teca posta nella cappella del Santo, si trova invece Silenzio, ricamo in oro su tela di lino che racchiude l’intento dell’intero progetto: l’invito a disporsi all’ascolto e al dialogo interiore. Sospeso al di sopra dei gradini che portano all’altare, Amen è un trittico con esplicito riferimento alle iconostasi orientali. Come molte opere di pittura di Ascari, è realizzato con la tecnica dell’affresco strappato e riportato su tela; qui l’artista coniuga l’affresco col fondo oro, chiaro rimando alla grande tradizione della pittura italiana duecentesca, ma anche all’icona bizantina e al suo significato teologico oltre che artistico. Sull’altare, al centro del ciborio, sopra il tabernacolo, è collocata una terza opera: Logos, un uovo aureo, simbolo di vita e di rinascita in tante culture antiche come anche nella tradizione cristiana.

In San Bernardino alle Ossa il tragitto di questa mostra trova compimento e rivela il suo senso complessivo. Interamente rivestito di teschi e ossa, questo luogo invita a riflettere sulla transitorietà di ogni cosa, divenendo esso stesso contenuto e centro dell’operazione artistica. Le tre opere presenti nella Cappella, Ex-voto 1, 2 e 3, rimandano agli ex-voto disposti nel corridoio antistante; mentre in un ambiente a lato dell’ossario, il video Rumore, girato dall’artista in occasione di questa mostra, verte sulla dialettica tra silenzio interiore e frastuono del mondo.