Fausto Melotti / Giuseppe Spagnulo – Il sogno della materia

Informazioni Evento

Luogo
PROGETTO ARTE ELM
Via Mario Fusetti 14, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
14/10/2021
Artisti
Giuseppe Spagnulo, Fausto Melotti
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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La galleria Progettoarte-elm è lieta di annunciare la mostra “Il sogno della materia. Melotti e Spagnulo “.

Comunicato stampa

Tra i più grandi scultori del secondo Novecento, Fausto Melotti (Rovereto 1901, Milano 1986), e Giuseppe Spagnulo (Grottaglie, Taranto 1936-2016), sono come due rami molto diversi, ma provenienti dallo stesso tronco: lo stesso grande amore per la Grecia classica, il sud delle nostre origini, la scultura arcaica e i miti di una civiltà primordiale. In Melotti il grande interesse per l’arte minoica e micenea, e i racconti mitologici di Zeus, Orfeo, Dioniso, Demetra, fino a Salomone, sempre intrecciati alla ricerca delle origini e del perché della creazione del mondo, in una ceramica ed una scultura smaterializza, lirica, leggera.

In Spagnulo, il recupero di una scultura primordiale, originaria, dove la Grecia arcaica si intreccia con le sue antichissime fonti: i grandi blocchi in pietra dell’antico Egitto. Forme appena delineate, gesti fondamentali modellati sul quadrato, il rettangolo, il cerchio, dove prima di ogni discorso e racconto, prima di ogni antropomorfismo, la semplice e pura immagine di una forma si impone con la sua possente presenza.

Così ai racconti e le elaborazioni logiche e mitologiche di Melotti, Spagnulo ha risposto con il suo semplice essere, un ignoto che appare, prima di ogni discorso, ogni ipotesi, prima di ogni opinione.

Un’unica origine, declinata in due concezioni opposte e complementari. In Melotti i due grandi temi che fondano la filosofia di Platone, il mithos ed il logos, le due forme antitetiche che si devono integrare, e che descrivono e indagano il mistero della vita e dell’essere. Da una parte il mito come racconto, narrazione, storia verosimile, per spiegare ciò che la logica e la ragione non possono spiegare; dall’altra il logos, la ragione, la sua perfetta immagine “secondo forme e numeri” (Platone, Timeo).

La mostra è a Cura di Paolo Repetto, corredata da un catalogo bilingue con le riproduzioni ambientali e le immagini delle opere.