Far retrocedere dappertutto l’infelicità #1

Informazioni Evento

Luogo
BAD MUSEUM
Via B. Croce 1 , Casandrino, Italia
Date
Il
Vernissage
26/01/2013

ore 19

Contatti
Email: marina.guida@libero.it
Curatori
Stefano Taccone
Generi
incontro - conferenza
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Un ciclo di incontri a cura di Stefano Taccone dal titolo “Far retrocedere dappertutto l’infelicità”, l’Internazionale Situazionista e la sua attualità”. Il primo incontro sarà organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale AIDÓS.

Comunicato stampa

Bad Museum
BAD Bunker Art Division
Casandrino, Napoli

Far retrocedere dappertutto l’infelicità
L'Internazionale Situazionista e la sua attualità

Ciclo di incontri
a cura di Stefano Taccone

MARIO PERNIOLA - ENEA BIANCHI 26 gennaio
ANSELM JAPPE 2 febbraio
GIANFRANCO MARELLI 16 febbraio
MARTINA CORGNATI - ENRICO MASCELLONI 2 marzo
PINO BERTELLI 16 marzo
PASQUALE STANZIALE 27 marzo
SERGIO GHIRARDI 13 aprile

Coordinamento: Ilaria Tamburro, Silvia Vicinanza

A partire dal 26 gennaio fino al 13 aprile 2013, al BAD Bunker Art Division di Casandrino, associazione no profit per la promozione della ricerca artistica contemporanea, diretta da Peppe Buonanno e che dal 2001 ha promosso progetti e collaborazioni con artisti, come Renato Barisani, Lorenzo Scotto di Luzio, Piero Golia, Rosaria Iazzetta, Pennacchio Argentato, Marcello Cinque, Rosy Rox, Nini Sgambati con il gruppo Quarta Pittura, sarà ospitato un ciclo di incontri a cura di Stefano Taccone dal titolo “Far retrocedere dappertutto l’infelicità”, l'Internazionale Situazionista e la sua attualità”.

L’Internazionale Situazionista costituisce indubbiamente uno dei più rilevanti e significativi quanto complessi e controversi capitoli della vicenda delle avanguardie, se non, più precisamente, come sostiene Mario Perniola, l’ultima effettiva avanguardia storica del Novecento. La sua estremamente dinamica parabola colpisce per il desiderio di radicalità e coerenza assolute che la anima, per la incrollabile, peculiare determinazione dei suoi protagonisti nel procedere convinti di equivalere al «grado più alto della coscienza rivoluzionaria internazionale», rifiutando ogni mediazione o adattamento e sforzandosi di infrangere ogni separazione tra teoria e prassi, così come tra arte e vita. Concetti come la costruzione di situazioni, la deriva, il détournement, la psicogeografia, l’urbanismo unitario; problematiche come il superamento dell’arte, la critica della società spettacolare, la reinvenzione della rivoluzione rappresentano altrettanti motivi che testimoniano il fascino e la pregnanza delle riflessioni e delle intuizioni del movimento, fondamenti di una fortuna sopravvissuta ben oltre la sua stessa fine, inducendo non di rado a parlare delle sue attitudini per molti versi profetiche.

Ad oltre quarant’anni dalla fine ufficiale dell’Internazionale Situazionista, in quali direzioni si muovono le ricerche intorno agli snodi nevralgici della storia del movimento ed alla critica delle sue principali idee-guida? E quali sviluppi ulteriori hanno conosciuto, in anni più recenti, queste ultime ad opera di coloro che hanno continuato ad alimentarsene? Qual è, più in generale, il lascito del movimento alle generazioni successive e come valutarlo? In che misura e modalità esso parla del nostro presente – ed al nostro presente? E riguardo al presente della produzione artistica contemporanea? Queste ed altre le domande che intende sollecitare ed affrontare il progetto, il cui titolo - tratto da un passaggio del Rapporto sulla costruzione di situazioni di Guy Debord - mira ad evidenziare la centralità, irrinunciabile per ogni approccio situazionista, di una prospettiva di trasformazione radicale della vita. Esso si articola in un ciclo di sette incontri a scadenza quindicinale, nell’ambito dei quali di volta in volta un o più personaggi di varia formazione e profilo sono invitati discutere dell’argomento a partire dalle proprie peculiari letture e ricerche. Alle pareti della sala che ospita gli incontri è inoltre allestita una mostra documentaria fondata su scritti ed immagini tratti dalle pubblicazioni del movimento.

Scheda Evento

Titolo “Far retrocedere dappertutto l’infelicità”, l’Internazionale Situazionista e la sua attualità
Progetto ideato da Peppe Buonanno
Curatore Stefano Taccone
Coordinamento Ilaria Tamburro, Silvia Vicinanza

Produzione – organizzazione BAD

Relatori e date
MARIO PERNIOLA - ENEA BIANCHI 26 gennaio 2013
ANSELM JAPPE 2 febbraio 2013
GIANFRANCO MARELLI 16 febbraio 2013
MARTINA CORGNATI - ENRICO MASCELLONI 2 marzo 2013
PINO BERTELLI 16 marzo 2013
PASQUALE STANZIALE 27 marzo 2013
SERGIO GHIRARDI 13 aprile 2013

Orari inizio incontri previsti alle ore 19.00
Sede BAD MUSEUM Indirizzo: Via Benedetto Croce, 1 - 80025 Casandrino - Napoli
[email protected] – www.bunkerart.org – fb: BAD museum
Ingresso Gratuito
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Marina Guida [email protected] +39 3494666212
Maria Savarese [email protected] +39 3490077796

Scheda informativa del primo incontro
Il primo incontro sarà organizzato in collaborazione con l'Associazione Culturale AIDÓS.

Mario Perniola, Vittoria o sconfitta del movimento situazionista?
L'intervento ripercorre i momenti salienti del movimento "Internazionale situazionista" (1957-1970), l'ultima avanguardia artistico- politica e si interroga specialmente sul significato storico del suo animatore Guy Debord (1931-1994), autore del volume La società dello spettacolo.
Mario Perniola, professore di estetica e direttore della rivista di Studi culturali e di estetica "Ágalma"è autore di una ventina di libri tradotti in molte lingue anche orientali, tra cui "I situazionisti" (Castelvecchi 2005). Ultime pubblicazioni: Da Berlusconi a Monti: Disaccordi imperfetti(Milano, Mimesis, 2013), 20th Century Aestetics. Towards a Theory of Feeling (London, Bloomsbury, 2013), Vom katholischen Fühlen (Berlin, Matthes & Seitz, 2013).
Enea Bianchi, Aspetti della ricezione del movimento situazionista
Già all'interno del movimento situazionista si manifestò una ricezione passiva delle tesi sostenute dei pensatori del gruppo. Successivamente questo fenomeno ha trovato in Internet una ben più ampia diffusione, trovando più fans che attenti lettori.
Enea Bianchi fa parte del comitato di redazione di "Ágalma".